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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 12.1906

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Marucchi, Orazio: Studio archeologico sulla celebre iscrizione di Filumena scoperta nel cimitero di Priscilla
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https://doi.org/10.11588/diglit.19820#0305
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LA CELEBRE ISCRIZIONE DI FILDMENA

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approvò il culto di essa con questo titolo; e poi per i prodigi che
si dicono operati da Dio ad intercessione di quella defunta.

Quanto alla prima ragione è noto che l’ecclesiastica autorità in
questi casi, i quali dal secolo XVII0 in poi furono assai frequenti,
cioè nei riconoscimenti di corpi creduti di martiri nelle catacombe,
si fondava sopra il giudizio di coloro che allora si credevano com-
petenti nello studio dei monumenti cimiteriali; e quindi sul giudi-
zio di essi che si trattasse veramente di martiri. E perciò tali rico-
noscimenti possono ben dirsi condizionati e sottoposti alla con-
dizione sottintesa « si vera sunt exposita ». Insomma l’autorità
ecclesiastica di quel tempo li riconosceva come corpi di martiri,
perchè coloro che si ritenevano allora quali giudici competenti
in materia di archeologia cristiana asserivano esservi veramente
in quei casi gli indizi certi del martirio.

Onde la responsabilità degli errori che assai spesso si com-
misero in tali giudizi di fatto non cade sulla suprema autorità
ecclesiastica, ma piuttosto su coloro che informarono questa au-
torità e pronunciarono troppo leggermente dei giudizi senza co-
gnizioni sufficienti in quella infanzia dell’archeologia cristiana.

Ora se il giudizio di coloro che informarono l’autorità fosse
stato erroneo nel caso di Filumena, come lo fu certamente e
per lungo tempo in moltissimi altri casi somiglianti, è ben chiaro
che questa approvazione del culto di lei siccome martire, non
può essere portata come un serio argomento per ciò che riguarda
questo titolo.

Quanto poi all’indizio dei miracoli, che si asseriscono operati
nel caso speciale, io non intendo entrare in tale questione che
è assolutamente estranea all’archeologia. Ma se questi vi furono,
essi possono provare solo che l’anima la quale informò quel corpo
fu un’anima santa e cara a Dio, e che Iddio volle esaudire i
devoti e volle premiarne la viva fede. Ma da questi soli non
potrà ricavarsi che essa fosse stata veramente martire, potendo
Iddio averli operati anche ad intercessione di una santa che non
 
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