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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 18.1912

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Muñoz, Antonio: La decorazione medioevale del Pantheon
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https://doi.org/10.11588/diglit.19826#0038
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A. MUNOZ

Delle colonne di porfido del ciborio due furono da Cle-
mente XI trasportate al Vaticano, e le altre due vendute dal
Capitolo del Pantheon nel 1769 al barone russo Schidloff. 1

Nell’esame dei cumuli di
marmi dei grottoni del Pan-
theon rinvenni anche i resti
di due lastre tombali ; uno
della tomba di Pietro Angelo
de Mede, di cui l’iscrizione è
riportata dal Forcella che la
dedusse dal manoscritto di
Cassiano del Pozzo. Non rima-
ne ora della lastra che il solo
stemma. Altra lastra tombale,
meglio conservata, di cui ho
potuto ricostruire vari fram-
menti (fìg. 4), rimonta al se-
colo xiv ; è ignota al Forcella
ed all’Eroli; comincia: Hic
requiescit corpus col...; e fini-
sce: die XVII. requiescat in
pace amen.

Al secolo xiv appartiene
pure un lacero affresco (fìg. 5).

Pig. 4. ~ Lastra tombale nei Pantheon, rinvenuto nella Cappella, ora

tomba del Re Umberto I, già
dedicata a S. Tommaso. 2 Vi si vede una rappresentazione
della quale non è ben chiaro il significato: il Cristo seduto
in trono benedice con la destra e impone la sinistra sui capo

1 G. Eroli, Raccolta generale delle iscrizioni del Pantheon, Marni,
1895, pag. 356.

2 Vi era nell’altare il quadro dell’incredulità di S. Tommaso di Pietro
Paolo Bonzi da Cortona detto il Gobbo dei Caracci, ora appeso da un lato
nella cappella del Crocifìsso. Ai lati dell’altare v’erano i due angeli di
marmo del sec. xvn, ora posti nella cappella dell’Annunziata.
 
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