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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 18.1912

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Manaresi, Alfonso: L' epigrafe di un Ostiario dell' antica chiesa Bolognese
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https://doi.org/10.11588/diglit.19826#0108
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A. MANARESI

103

sebbene per quest’ultima non ce ne rimanga testimonianza
alcuna anteriore alla seconda metà del secolo quarto. 1

Fu probabilmente dopo la pace di Costantino che gli
ostiarii acquistarono un’ importanza notevole, quando cioè
sorsero in ogni diocesi chiese grandiose, nelle quali divenne
ben presto necessario un abile servizio di vigilanza. L’ufficio
loro fu meglio determinato, e stabilita anche più sicuramente
la maniera della Joro ordinazione. I canoni cartaginesi della
fine del quarto secolo vogliono che l’ostiario sia prima istruito
del suo ufficio dall’arcidiacono e poscia venga ordinato me-
diante la cerimonia della consegna delle chiavi, simbolo del
suo ufficio.2 Le Costituzioni apostoliche affidano agli ostiarii la
custodia delle porte della chiesa, destinate agli uomini, mentre
le diaconesse sorvegliavano quelle delle donne. 3 Anche Epi-
fanio 4 attribuisce agli ostiarii l'ufficio di mantenere l’ordine
nella chiesa. E lo facevano con rigore, come accadde di quel-
l’ostiario di Milano che avendo ricevuto da S. Ambrogio il
comando di non lasciare che alcuno portasse sulle tombe dei
martiri delle vivande, respinse anche Monica, la madre di
Agostino. 5 Benché ultimi nella scala della gerarchia ecclesia-

1 Nel processo verbale dei sequestri fatti nella chiesa di Cirta durante
la persecuzione di Diocleziano nel 303, appaiono, oltre il vescovo, alcuni
preti, diaconi suddiaconi, lettori, parecchi fossori, ma non gli ostiarii :
cfr. Gesta apud ZenopliUum, 2 (Gebhardt, Attsgetv, Mdrtyreracten, Berlin,
1902, p. 189 e segg.).

2 « Ostiarius cura ordinatili’, postquam ab arcidiacono instructus fuerit
qualiter in domo Dei debeat conversari, ad suggestionem arcidiaconi
tradat ei episcopus claves ecclesiae de altari, dicens: Sic age, quasi red-
diturus Deo rationem prò his rebus, quae his clavibus recluduntur »,
Hefele-Leclercq, lìist. des conciles, IL p. 113.

1 Zrri/cerocrac Se ol pèv TrvXu>poì eis ras eieróSovs tmv àvSpwv pvXàcr-
<xorres aùràs, ai Se Slcikovol eis ras twv yvvau«jòv, Costit. apost., 11, 57, 10
(ed. Punk, I, p. 163).

4 Eres, lib. Ili, 2, 21.

3 « Gum ad memorias sanctorum, sicut in Africa solebat, pultes et

panem et merum attulisset, atque ab ostiario prolliberetur ... », S. Agostino,

Conf., VI, 2.
 
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