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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 18.1912

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Marucchi, Orazio: Di alcune iscrizioni del cimitero di Domitilla poste in relazione con i Cristiani di Roma nominati da S. Paolo
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https://doi.org/10.11588/diglit.19826#0125
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ISCRIZIONI DEL CIMITERO DI DOM1TILLA

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lettera ai Fili ppcsi scritta da Roma.1 Ed è importante il fatto
che altri addetti alla casa imperiale anche di età posteriore
vennero sepolti nel cimitero di Domitilla. 2

Il Narcisso della piccola base riportata di sopra fu servo del-
t imperatrice Agrippina, madre di Nerone ; ma siccome Agrip-
pina morì nell’anno 59 dell’èra volgare, così è certo che Nar-
cisso apparteneva alla corte, cioè era de domo Caesaris, prima
del 59. Ora precisamente nell’anno 58 l’apostolo Paolo scrisse
ai Romani la sua lettera ; 3 ed in essa mandò a salutare parec-
chi cristiani dimoranti in Roma e da lui conosciuti. Fra costoro
vi è un Ampliato;4 ed a questo Ampliato il De Rossi attribuì
un nobile cubicolo decorato di pitture rivenuto nel 1881 in una
parte assai antica del medesimo cimitero di Domitilla.5 Ora
è notevole che fra gli altri fedeli di Roma ai quali l’apostolo
invia il suo saluto, si nomina precisamente un Narcisso e la
sua casa: « Salutate eos qui sunt ex Narcissi domo, qui sunt
in Domino » ;6 e nel passo medesimo si nomina ancora una
lidia che potè essere una liberta o serva di Agrippina.7

Da tutte queste osservazioni pertanto io credo di poter con-
cludere che il Narcisso, il quale ebbe un sepolcro nella Via

1 Salutant vos omnes saneti, maxime auiem qui de Caesaris domo
suni (ot è/c rrjs Kalcrapos oUtas) - Ad Philipp., IV, 22.

2 De Rossi, Bull, d’arch. crist., 1875, p. 59 segg.

3 La lettera ai Romani fu scritta verso la fine dell’anno 58: v. Le Camus,
L’CEuvre des Apótres, 111, pag. 301.

4 Ad Bomanos, XVI, 11.

5 Bull, d’arch. cristiana, 1881, pag. 57-74.

6 ’Acnrciaacrde tovs Èk twv Naprlcrcrov tovs óvras èv Kvpiu> (cui Roman.,

XVI, il).

7 L’apostolo manda a salutare anche un Rufus. E deve notarsi che in
questo gruppo medesimo d’iscrizioni del nostro cimitero vi sono le epi-
grafi di un P. Aelius Rufinus e di una Rufìna, come già si disse, ed anche
quella di una Valeria Rufìna, nomi tutti derivati da Rufus. Qui furono
sepolti i martiri Nereo ed Achilleo: e si è sospettato da alcuni che il primo
di questi martiri sia il Nereo nominato pure da S. Paolo. Ma per tale
ultima identificazione vi sono gravi difficoltà, come dirò nella R. S. illu-
strando il carme damasiano di quei santi.
 
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