Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 18.1912

DOI Artikel:
Marucchi, Orazio: Di alcune iscrizioni del cimitero di Domitilla poste in relazione con i Cristiani di Roma nominati da S. Paolo
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.19826#0127
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
ISCRIZIONI DEL CIMITERO Df DOM1TILLA

121

critici, i quali pretenderebbero che il capitolo XVI della cele-
bre epistola fosse un brano staccato di un’altra lettera scritta
agli Efesii. 1 Da questi monumenti infatti si ricava una bella
conferma della autenticità della intiera lettera dell’Apostolo
nella forma in cui essa ci è pervenuta, perchè essi ci provano
che quei personaggi nominati da S. Paolo nella sua epistola
ai Romani dimoravano veramente in Roma.

Questo studio epigrafico pertanto reca un notevole con-
tributo alla ricerca delle prime origini del cristianesimo in
Roma; ricerca che noi dobbiamo avere sempre in vista nella
illustrazione dei monumenti delle catacombe romane.

Orazio Marucghi.

1 È un’asserzione gratuita che il capo XVI della lettera ai Romani
non facesse parte di questo documento. Ed a tale proposito il P. Giuseppe
Albarelli ha richiamato la mia attenzione su ciò che dice il Lemonnier,
Epitres de St Paul, parte 1, pagg. 238 segg. e me ne ha gentilmente tra-
scritto il passo che qui riporto: «Il ms. di Marcione termina con il
capitolo XVI. Negli antichi mss. greci la dossologia non ha un posto
fìsso, qualche volta è posta in fine al capo XVI, altre volte in fine al XIV.
Così in qualche esemplare occidentale. Partendo da questa incertezza dei
mss. alcuni critici hanno negato la perfetta omogeneità del l'epistola, sti-
mandola il risultato della fusione di due lettere distinte. — M. Julicher,
Einleitung in das N. T. (4a ed., 1901), propone l'ipotesi che l’attuale let-
tera. si componga di una lettera ai Romani (capitoli T-XIV) e di un biglietto
scritto dall’Apostolo agli Efesini (cap. XVI, v. 1-20) dallo stesso luogo (Co-
rinto), e contemporaneamente. La fusione sarebbe forse dovuta al segre-
tario Ter/.io. — Ragioni: ta S. Paolo non pare fosse stato ancora a Roma.
Come dunque conosceva tanta gente? 2a Prisca ed Aquila sono ad Efeso,
non più a Roma (T, Cor., xvi, 19). 3“ La situazione indicata dal capo XIV,
v. 17-20 è più quella di Efeso che di Roma. — M. Spitta, Untersuchungen
uber den Brief des l'aulus an die Ròmer (1901), propone l’ipotesi di due
lettere scritte in epoca diversa ma sempre ai Romani, poi fuse in una sola
facendo sparire l’introduzione della seconda che comprenderebbe i capi-
toli XII-XV, 7 e XVI, 1-20. — MM. Sanday e Headi.am, Roman Inlroduc-
tion, p. xcviii (1900) sostengono invece trattarsi d’una sola lettera e risol-
vono elegantemente la difficoltà intrinseca. Le difficoltà dello Julicher
sono abbastanza puerili, giacché le comunicazioni erano assai facili».
 
Annotationen