Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane (18.1912)

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G. SCHNEIDER—GRAZIOSI

Sulla curva del circolo ricorre la linea di una corona di alloro e
dentro v’è il monogramma a^oj. Il colore è rosso chiaro ed
evidentemente è sovrapposto alla pittura precedente. Eccone
uno schizzo di disegno (fig. 2).

Il de Rossi attribuì il monogramma all’epoca del papa
Siricio, cioè alla fine del iv secolo. Io non dubito invece di
assegnarlo alla prima metà del secolo vi, riferendolo ai restauri
fatti da Giovanni I nella basilica tra gli anni 523-526). 1 Quivi
forse fu dipinto quando l’ambulacro B, ostruito in parte da
un muro, fu ridotto a mensa oleorum, ciò che dovette acca-
dere circa il secolo v o vi. Assai significante per l’età del mono-
gramma è il confronto con quello similissimo scolpito nel
centro del sarcofago di s. Barbaziano nella basilica Ursiana
in Ravenna, che appartiene appunto al secolo vi 2(fìg. 3).

Glie l’ambulacro B sia stato ridotto a mensa oleorum ho
potuto dedurlo da una particolarità - a tutti sfuggita - che
cioè sulla volta restano le traccie di appiccagnoli in ferro,
ancora infissi, dai quali pendevano le lampade: e da questa
mensa attinse l'olio nel secolo vi il messo di Teodolinda,
come appare dal papiro di Monza. La trasformazione indi-
cata dimostra poi insostenibile la collocazione in quel vano

1 Di questo papa il Liber pontificalis dice : renovavit coemeterium
beatorum martyrum Nerei et Achillei (Lib. Pont, in Ioanne, I, § VII).

2 Per la forma dei monogrammi di Cristo nell’età bizantina e nei sar-
cofagi ravennati cfr. De Rossi, Bull. (Pareli, crisi., 1864, p. 19, n. 1, 2;
1882, p. 180, fìg. 2, 3; H. Dììtschke, Ravennatische Studien, Leipzig, 1909,
p. 49, abb. 19; p. 72, abb. 29 a ; p. 76, abb. 30 c.