5o Foro Romano
mità della Via Sacra (i) dove questa entrava nel
Foro fu della Vili. Regione , ed in conseguenza
appartenne al Foro (2) ; perciò poco di qua dal
Tempio di Antonino , e Faustina fu l’altro angolo
o limite della larghezza del Foro. A questa esten-
sione la quale è di circa 470 piedi, aggiungendo
almeno altri 235 piedi secondo la proporzione la-
sciataci da Vitruvio , ne seguirà , che il Foro non
potè estendersi in lunghezza , che presso a poco
alla Chiesa' di S. Teodoro , e di qua , nel lato op-
posto sotto il Campidoglio , verso la Chiesa della
Consolazione.
Il Foro fu in origine stabilito dopo il tratta-
to conchiuso fra Romulo , e Tazio , allorché Ro-
mulo aveva la sua residenza sul Palatino , e Ta-
zio sul Campidoglio. Questi due Re di concerto ta-
gliarono la selva , che copriva la pianura inter-
media , e riempierono in gran parte lo stagno for-
mato ivi dalle acque , che scendevano dai monti
vicini (3) . Ma quantunque dopo continuasse ad
(1) Cicerone prò Plancia cap, VII. Equidem, si quando ,
ut fìt, jactor in. turba , non illum accuso, qui est in stim-
ma Sacra via qtitim ego ad Fabium fornicem impellor , sed
cum, qui in me ipsum incurvii atque incidit .
(2) Seneca nel Trattato . In Sapiente™. non cadit infuria,
e. I. descrivendo gl· insulti fatti a Catone nel Foro, dice
che gli fu tolta la toga nel Foro, e che dai Rostri fu tra-
scinato fino all’ arco Fabiano : et tibi indignum yidebatur ,
quod illi dissuasuro legem , toga in foro esset erepta , quod-
que a Rostris usque ad aretini Fabianum per seditiosae
factionis manus tractus , voces improbas et sputa, et 0 ru-
ne s alias insanae multitudinìs contumelias pertulisset .
(3) Ρ'ωμ-υλος g‘v το Παχατζον κατίχων , καζ το Καζλζοι/ ορος*
«στζ di τω ϋα)·ατιω οτροσί^ίς . Τοοτζος di το Καττζτο’λζον , ο'ττίρ
βξ αρχυς κατ20'%£ ■> καζ τον Κνρινίον ο^&ον ' το d' υττοΜίμενον
τω 'Κ.αττιτω'λίω Tridicv , ίκΆο-^αντίς την ìv αυτω ΚΈφυζνίαν υ'λην,
και τηο, λιρνης, η dii dia το κοιλον αναι τ0 χωρίον, εττλκ&υνε
τοις κατιουΰΊν ίχ των ορών ναρασι ■> τ·Ά πολλά χωσαντις ■>
mità della Via Sacra (i) dove questa entrava nel
Foro fu della Vili. Regione , ed in conseguenza
appartenne al Foro (2) ; perciò poco di qua dal
Tempio di Antonino , e Faustina fu l’altro angolo
o limite della larghezza del Foro. A questa esten-
sione la quale è di circa 470 piedi, aggiungendo
almeno altri 235 piedi secondo la proporzione la-
sciataci da Vitruvio , ne seguirà , che il Foro non
potè estendersi in lunghezza , che presso a poco
alla Chiesa' di S. Teodoro , e di qua , nel lato op-
posto sotto il Campidoglio , verso la Chiesa della
Consolazione.
Il Foro fu in origine stabilito dopo il tratta-
to conchiuso fra Romulo , e Tazio , allorché Ro-
mulo aveva la sua residenza sul Palatino , e Ta-
zio sul Campidoglio. Questi due Re di concerto ta-
gliarono la selva , che copriva la pianura inter-
media , e riempierono in gran parte lo stagno for-
mato ivi dalle acque , che scendevano dai monti
vicini (3) . Ma quantunque dopo continuasse ad
(1) Cicerone prò Plancia cap, VII. Equidem, si quando ,
ut fìt, jactor in. turba , non illum accuso, qui est in stim-
ma Sacra via qtitim ego ad Fabium fornicem impellor , sed
cum, qui in me ipsum incurvii atque incidit .
(2) Seneca nel Trattato . In Sapiente™. non cadit infuria,
e. I. descrivendo gl· insulti fatti a Catone nel Foro, dice
che gli fu tolta la toga nel Foro, e che dai Rostri fu tra-
scinato fino all’ arco Fabiano : et tibi indignum yidebatur ,
quod illi dissuasuro legem , toga in foro esset erepta , quod-
que a Rostris usque ad aretini Fabianum per seditiosae
factionis manus tractus , voces improbas et sputa, et 0 ru-
ne s alias insanae multitudinìs contumelias pertulisset .
(3) Ρ'ωμ-υλος g‘v το Παχατζον κατίχων , καζ το Καζλζοι/ ορος*
«στζ di τω ϋα)·ατιω οτροσί^ίς . Τοοτζος di το Καττζτο’λζον , ο'ττίρ
βξ αρχυς κατ20'%£ ■> καζ τον Κνρινίον ο^&ον ' το d' υττοΜίμενον
τω 'Κ.αττιτω'λίω Tridicv , ίκΆο-^αντίς την ìv αυτω ΚΈφυζνίαν υ'λην,
και τηο, λιρνης, η dii dia το κοιλον αναι τ0 χωρίον, εττλκ&υνε
τοις κατιουΰΊν ίχ των ορών ναρασι ■> τ·Ά πολλά χωσαντις ■>