Foro Romano
si trova praticato dagli antichi (i). Il tempio stes-
so poi area otto colonne di fronte, e dieci di tìan-
co , seppure non erano undici, e per difetto di chi
incise sul marmo la pianta , trovansene segnate
dieci. La cella cominciava alla quarta colonna· ed
in conseguenza il pronao avea otto colonne di fron-
te, e tre di fianco; inoltre il pronao avea due al-
tre linee di colonne internamente ne’lati, formate
da due colonne, non compresa quella di fronte -
e perciò tutto insieme era decorato da sedici co-
lonne, alle quali conviene aggiungere due pilastri
nell’angolo della cella, corrispondenti alle linee in-
terne delle colonne, del pronao; e due pilastri v’era-
no pure corrisportdenti alle stesse colonne del pe-
ristilio esterno di fianco. La cella era internamen-
te decorata ne’lati da dodici colonne di molto mi-
nore dimensione , sei per parte , e forse fra queste
colonne furono nicchie per statue * Tale è la pianta
di questo tempio conservataci nella icnografia di
Roma, pianta, che mostra il tempio di Giulio Ce-
sare uno degli edihcj più magnifici : il nome di ba-
silica Giulia, che si legge nell’edificio accanto a
questo tempio , toglie qualunque dubbio, poiché ,
oltre tutto ciò, che si è detto, vedremo, che essa
era accanto al tempio di Giulio Cesare in questo
stesso lato del Foro. E’ da osservarsi però , che
nella esecuzione , la pianta, che abbiamo nella ic-
nografia di questo tempio, manca di esattezza geo-
metrica , come generalmente tutte le altre , che
nelle stesse tavole si ravvisano. Io ne ho dato il
frammento tal quale esiste, lasciando agli archi-
tetti di farne un esatto ristauro.
(i) Tale era pure , siccome si è trovato negli ultimi scavi ·>,
il tempio della Pietà oggi cangiato in chiesa di S. Nicola in
Carcere.
si trova praticato dagli antichi (i). Il tempio stes-
so poi area otto colonne di fronte, e dieci di tìan-
co , seppure non erano undici, e per difetto di chi
incise sul marmo la pianta , trovansene segnate
dieci. La cella cominciava alla quarta colonna· ed
in conseguenza il pronao avea otto colonne di fron-
te, e tre di fianco; inoltre il pronao avea due al-
tre linee di colonne internamente ne’lati, formate
da due colonne, non compresa quella di fronte -
e perciò tutto insieme era decorato da sedici co-
lonne, alle quali conviene aggiungere due pilastri
nell’angolo della cella, corrispondenti alle linee in-
terne delle colonne, del pronao; e due pilastri v’era-
no pure corrisportdenti alle stesse colonne del pe-
ristilio esterno di fianco. La cella era internamen-
te decorata ne’lati da dodici colonne di molto mi-
nore dimensione , sei per parte , e forse fra queste
colonne furono nicchie per statue * Tale è la pianta
di questo tempio conservataci nella icnografia di
Roma, pianta, che mostra il tempio di Giulio Ce-
sare uno degli edihcj più magnifici : il nome di ba-
silica Giulia, che si legge nell’edificio accanto a
questo tempio , toglie qualunque dubbio, poiché ,
oltre tutto ciò, che si è detto, vedremo, che essa
era accanto al tempio di Giulio Cesare in questo
stesso lato del Foro. E’ da osservarsi però , che
nella esecuzione , la pianta, che abbiamo nella ic-
nografia di questo tempio, manca di esattezza geo-
metrica , come generalmente tutte le altre , che
nelle stesse tavole si ravvisano. Io ne ho dato il
frammento tal quale esiste, lasciando agli archi-
tetti di farne un esatto ristauro.
(i) Tale era pure , siccome si è trovato negli ultimi scavi ·>,
il tempio della Pietà oggi cangiato in chiesa di S. Nicola in
Carcere.