P. Prefestiva, Labicana, o Maggiore 145
ticolo degli Acquedotti. E da notarsi che per la demo-
lizione delle porte Prenestina e Labicana che si sia at-
tualmente operando, questa è la sola che rimanga di tutte
quelle edificate da Onorio, nella sua integrità.
Dopo la porta s. Lorenzo trovasi incastrato nelle
mura un castello pertinente all’acquedotto dell’acqua An-
toniniana, ed una porta contemporaneamente progettata
e chiusa, che per essere nella direzione della via Golla-
tina sembra che fosse destinata a portare il nome di
porta Collatina. Di là da essa le mura vengono attraver-
sate dagli acquedotti dell’Anione Vecchia, Marcia, Te-
pida, e Giulia. Quindi presentasi il monumento gigan-
tesco dell’acqua Claudia e deìl’Aniene Nuova, del quale
dovrò particolarmente parlare nell’articolo degli Acque-
dotti. In questo punto Onorio profittò di questo acque-
dotto ed aprì due porte nel bivio di due strade pree-
sistenti, porte che ora si demoliscono per isgombrare il
monumento medesimo, e che verranno ricostrutte ad uso
di porta. Queste due porte ebbero il nome, di Prenestina
quella a sinistra, di Labicana quella a destra, perchè po-
ste nella direzione di quelle due vie consolari. Nel tem-
po di Procopio conservavasi il nome di Prenestina,
Guerra Gotica lib. I. c. XXII. e conservavasi pure sul
principio del secolo IX. come si trae dall’Anonimo di
Mabillon : quello di Labicana, o Lavicana conservavasi
ancora nel secolo XIII. a’tempi di Martino Polono, che
cosila designa nella sua cronaca lib. I. c. IV: egli però
l’appella ancora Maggiore, quae Maior dicitur, quae est
circa s. Crucem. Or questo nome apparisce fino dal seco-
lo X. in un documento dell’anno 919 riferito dal Galletti
Primicero p. 192, nel quale si parla di un terreno posto
foris iuxta porta Malore'. si nomina pure in un altro
documento dell’anno 924 riportato dallo stesso ed in altre
carte posteriori. Quel nome derivò alla porta come si ere-
ticolo degli Acquedotti. E da notarsi che per la demo-
lizione delle porte Prenestina e Labicana che si sia at-
tualmente operando, questa è la sola che rimanga di tutte
quelle edificate da Onorio, nella sua integrità.
Dopo la porta s. Lorenzo trovasi incastrato nelle
mura un castello pertinente all’acquedotto dell’acqua An-
toniniana, ed una porta contemporaneamente progettata
e chiusa, che per essere nella direzione della via Golla-
tina sembra che fosse destinata a portare il nome di
porta Collatina. Di là da essa le mura vengono attraver-
sate dagli acquedotti dell’Anione Vecchia, Marcia, Te-
pida, e Giulia. Quindi presentasi il monumento gigan-
tesco dell’acqua Claudia e deìl’Aniene Nuova, del quale
dovrò particolarmente parlare nell’articolo degli Acque-
dotti. In questo punto Onorio profittò di questo acque-
dotto ed aprì due porte nel bivio di due strade pree-
sistenti, porte che ora si demoliscono per isgombrare il
monumento medesimo, e che verranno ricostrutte ad uso
di porta. Queste due porte ebbero il nome, di Prenestina
quella a sinistra, di Labicana quella a destra, perchè po-
ste nella direzione di quelle due vie consolari. Nel tem-
po di Procopio conservavasi il nome di Prenestina,
Guerra Gotica lib. I. c. XXII. e conservavasi pure sul
principio del secolo IX. come si trae dall’Anonimo di
Mabillon : quello di Labicana, o Lavicana conservavasi
ancora nel secolo XIII. a’tempi di Martino Polono, che
cosila designa nella sua cronaca lib. I. c. IV: egli però
l’appella ancora Maggiore, quae Maior dicitur, quae est
circa s. Crucem. Or questo nome apparisce fino dal seco-
lo X. in un documento dell’anno 919 riferito dal Galletti
Primicero p. 192, nel quale si parla di un terreno posto
foris iuxta porta Malore'. si nomina pure in un altro
documento dell’anno 924 riportato dallo stesso ed in altre
carte posteriori. Quel nome derivò alla porta come si ere-