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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Antica — Roma: Tipografia delle belle arti, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.68900#0577
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Tempio dell a Concordia 539
fi irregolari , che direhbonsi lavoro del secolo settimo
di Roma: costruzioni che nella parte che non dovea so-
stenere peso lascia de’vuoti riempiuti con sabbia locale,
uno de’quali venne aperto negli anni scorsi, ed è quel-
lo verso il tempio di Giove Tonante. Questa costruzio-
ne nella parte esterna era fasciata da un solido muro
costrutto di massi quadrilateri di tufa lionato disposti a
strati alternati, come può vedersi nel lato della cella
che guarda il tempio di Giove Tonante, lato, che mo-
stra essere stato rivestito di astraco, e stucco dipinto a
fondo rosso; ma nel prospetto in luogo di questo rive-
stimento la fasciatura di massi di tufa era coperta da
lastre di marmo bianco lunense. Tutto il piano della cel-
la rimane: di questo gli ultimi scavi hanno messo allo
scoperto poco più di una metà: il resto è sotto la cor-
donata. Vedendo che le torri del Campidoglio moder-
no verso il Foro , come pure i muri intermedi! sono
costrutti dello stesso tufa che un tempo fasciò la cella
del tempio, panni ragionevole, che Niccolò V. che li
costrusse , e che non bisogna confondere con Bonifa-
cio IX, il quale da ciò, che venne esposto di sopra for-
tificò il Campidoglio dall’altra parte, profittasse di que-
sti avanzi, onde la cella rimase viemmaggiormente sman-
tellata. Di questa cella , oltre il piano , resta 1’ indizio
dello stipite occidentale della porta, ed una gran parte
della soglia, che era di un sol masso enorme di quella
pietra, che oggi chiamano porta santa e che è della più
bella specie : e sopra questa soglia è ancora superstite
l’incavo di un cadùcèo di bronzo, come pure i fori la-
sciati dalla incassatura de’cardini della porta, la quale,
siccome da questi cardini apparisce era fissa in mezzo
al vano ed aprivasi verso le estremità. Il pavimento in-
terno era nobilissimo e formato da quadrati di marmo
affri cano detto dagli antichi chio, circoscritti da lastre
 
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