156 istituti Artistici e loro edifizi
Molte sacre suppellettili, crocifissi, dittici, calici, patene, cro-
ci vescovili, campane, e incensieri di varia materia. Parecchie fi-
gure in rilievo di bronzo, di legno, di avorio. Un globo celeste d’ot-
tone venuto dall’oriente al Cardinal Borgia ed illustrato dall’astro-
nomo Toaldo a dall’Assemanni. Vi si legge in arabo: Per comando
e con la protezione di nostro signore il sultano Alkamel, il saggio, il
giusto, il difensore della fede musulmana Maometto Ben-Ahi Becker-
Ben-Aioud, sempre invincibile, fu disegnalo da Caissar Ben-Abi Al-
casem Ben Mosafer Alabraki Alhanofi, Vanno G22dopo regira (1225
di Gesù Cristo ). Una patera di bronzo, che serviva di amuleto, ha
pure due arabe iscrizioni, una al di dentro, che dice che portan-
dola addosso, lo spirito maligno sarà cacciato con Vaiato del Signo-
re', un’altra al di fuori che suona così: Maometto Babunar fratello
secondogenito di Rabuni, di cui Dio abbia misericordia. Questa pa-
tera sacra è rimedio contro le morsicature de'serpenti, degli scorpio-
ni, de' cani arrabbiati, contro i parti difficili, i tumori e le coliche
violente.
Alcune pitture che portò al Cardinal Borgia dall’india il p. Pao-
lino da s. Bartolommeo, dove son condotti la Trimurti di quel pae-
se, Visnu e le sue apparizioni, il combattimento di Shrirama, il
sole, contro Ravana principe delle tenebre, per vendicare il ratto
di Sida, moglie di Visnu. Altre divinità come Hanuman, il vento,
Hivaunya che vuol distruggere il mondo, Saravasdi, la dea dell’ar-
monia, Madevi, la dea della discordia, l’abluzione di un Bramino,
un sacrifizio in onore della deaBagavadi, il trono di Kreshnea ,
Apollo, le immagini di Ganesha, Giano, e di Lakshmi, Venere; di
Subramanya, Ercole; di Godama, Mercurio, con altre figure mes-
sicane e chinesi.
Finalmente molti oggetti degli abitatori di Otaiti, della Nuova
Zelanda e della Caledonia, recati la prima volta in Europa dal capi-
tano Cook, cioè tessuti delle piante dette Ghana e Kambohr, ami
fatti d’ossa umane, dardi con la punta anche d’ossa umane, ed al-
cuni archi e frecce tolte agli Arvarachi da’Brasiliani.
Officina de'papiri ercolanesi. Chi dicesse trovarsi in qualche par-
te del globo tele ben lunghe di nera cenere, arrotolate, e queste ,
dopo giaciute per diciassette secoli profondamente sotterra ed aver
resistito al tempo, quasi con la durezza del marmo e del bronzo,
Molte sacre suppellettili, crocifissi, dittici, calici, patene, cro-
ci vescovili, campane, e incensieri di varia materia. Parecchie fi-
gure in rilievo di bronzo, di legno, di avorio. Un globo celeste d’ot-
tone venuto dall’oriente al Cardinal Borgia ed illustrato dall’astro-
nomo Toaldo a dall’Assemanni. Vi si legge in arabo: Per comando
e con la protezione di nostro signore il sultano Alkamel, il saggio, il
giusto, il difensore della fede musulmana Maometto Ben-Ahi Becker-
Ben-Aioud, sempre invincibile, fu disegnalo da Caissar Ben-Abi Al-
casem Ben Mosafer Alabraki Alhanofi, Vanno G22dopo regira (1225
di Gesù Cristo ). Una patera di bronzo, che serviva di amuleto, ha
pure due arabe iscrizioni, una al di dentro, che dice che portan-
dola addosso, lo spirito maligno sarà cacciato con Vaiato del Signo-
re', un’altra al di fuori che suona così: Maometto Babunar fratello
secondogenito di Rabuni, di cui Dio abbia misericordia. Questa pa-
tera sacra è rimedio contro le morsicature de'serpenti, degli scorpio-
ni, de' cani arrabbiati, contro i parti difficili, i tumori e le coliche
violente.
Alcune pitture che portò al Cardinal Borgia dall’india il p. Pao-
lino da s. Bartolommeo, dove son condotti la Trimurti di quel pae-
se, Visnu e le sue apparizioni, il combattimento di Shrirama, il
sole, contro Ravana principe delle tenebre, per vendicare il ratto
di Sida, moglie di Visnu. Altre divinità come Hanuman, il vento,
Hivaunya che vuol distruggere il mondo, Saravasdi, la dea dell’ar-
monia, Madevi, la dea della discordia, l’abluzione di un Bramino,
un sacrifizio in onore della deaBagavadi, il trono di Kreshnea ,
Apollo, le immagini di Ganesha, Giano, e di Lakshmi, Venere; di
Subramanya, Ercole; di Godama, Mercurio, con altre figure mes-
sicane e chinesi.
Finalmente molti oggetti degli abitatori di Otaiti, della Nuova
Zelanda e della Caledonia, recati la prima volta in Europa dal capi-
tano Cook, cioè tessuti delle piante dette Ghana e Kambohr, ami
fatti d’ossa umane, dardi con la punta anche d’ossa umane, ed al-
cuni archi e frecce tolte agli Arvarachi da’Brasiliani.
Officina de'papiri ercolanesi. Chi dicesse trovarsi in qualche par-
te del globo tele ben lunghe di nera cenere, arrotolate, e queste ,
dopo giaciute per diciassette secoli profondamente sotterra ed aver
resistito al tempo, quasi con la durezza del marmo e del bronzo,