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Ostrowski, Jan K. <Prof., Dr.>
Arte popolare polacca — Bologna, 1981

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https://doi.org/10.11588/diglit.31059#0039
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decorati (p. 141). Fra gli esempi più tipici troviamo ciotole e contenitori per illatte, tipici
soprattutto delle regioni montane a economia pastorizia e anche gli stampi per le forme
del formaggio e del burro (p. 139), nella cui decorazione sono presenti sia motivi
ornamentali che figurativi. In modo simile ai formaggi venivano confezionati anche
particolari dolci, che erano praticamente dei veri e propri bassorilievi di pasta. Ouesto
attesta l’importanza che aveva per la cultura popolare l’elemento estetico, che si rendeva
presente anche in questi oggetti per loro natura non destinati alla conservazione.

In alternativa all’onnipresente legno, la cultura popolare ha creato relativamente pochi
oggetti in metallo (p. 140). Quelli in cui si incontrano elementi di creatività artistica
sono soprattutto cancellate, serrature, cardini di porte, infissi per cassapanche, porte e
finestre, e infine croci sulle tombe o nelle edicole. Lo sforzo artistico del fabbro
consisteva da una parte nel dare al prodotto una forma decorativa, dall’altro nel
dotarlo di un’ornamentazione adeguata. Tra la minuteria metallica dobbiamo
ricordare la gioielleria in ottone dei dintorni di Cracovia e del Podhale; sempre del
Podhale sono le scuri dalla ricca decorazione e le forme per cuocere le «ostie» di
Natale. Di grande importanza nella cultura materiale delle campagne erano gli oggetti
in ceramica. II mestiere del vasaio era diffuso quasi ovunque e i suoi centri maggiori,
primo fra tutti Uìa, sorsero là dove c’era abbondanza di argilla. La tradizione della
ceramica popolare è assai antica sia dal punto di vista tecnico che da quello formale. La
sua massima fioritura si ebbe nel secolo XIX, poi col tempo, come è avvenuto per gli
altri settori della cultura popolare, dovette cedere di fronte alla concorrenza dei
prodotti industriali. Semplici recipienti, indispensabili in agricoltura, vengono però
prodotti ancor oggi con l’antica tecnologia e secondo i modelli tradizionali.

La ceramica popolare comprende soprattutto vasellame di vario tipo (p. 142), ma
anche certi oggetti decorativi e perfino sculture. La produzione degli oggetti era fatta
con argilla convenientemente preparata e lavorata con l’aiuto di una ruota da vasaio.
Successivamente l’oggetto veniva fatto asciugare e poi cotto in un forno in muratura
alla temperatura di circa 920°. La decorazione veniva eseguita col metodo
dell’incisione o della coloritura di un’ornamentazione geometrica e vegetale, secondo
la moda in vigore nella regione. II colore del prodotto dipendeva dal tipo di argilla e
dal tipo di smaltatura, eseguita prevalentemente con ossido di piombo. Nella ceramica
popolare polacca prevalgono le sfumature naturali delle ocre, della terra di Siena e del
bronzo; un fenomeno specifico è il vasellame di colore nero e dal semplice ornato,
ottenuto mediante la levigatura della superficie opaca. Tra i prodotti in ceramica quelli
che possedevano le migliori forme artistiche erano le piastrelle che venivano usate per
costruire le stufe, ricoperte a volte di vere e proprie piccole scene dipinte. I centri di
produzione di queste piastrelle si trovavano a Cracovia, LeÈajsk, nel Podhale, nel
Pokucie a sud di Leopoli e in Mazuria.

L’ultimo grande settore dell’artigianato popolare è quello della tessitura. La
produzione in proprio delle stoffe era di uso universale nell’ambiente contadino
tradizionale. In quasi tutte le case era affidata alle donne e non si può parlarne come di
una produzione di artigianato professionale. È una tradizione che si è conservata fino
ad oggi in molte regioni, come produzione destinata in parte alla vendita, ma anche
per uso proprio. Venivano eseguiti sia tessuti decorativi che stoffe per l'abbigliamento.
A seconda degli scopi, venivano impiegati come materia prima il lino o la lana.

I modelli decorativi venivano elaborati durante il processo stesso di tessitura, ma
anche mediante la stampa di ornamenti, i ricami e le appliques. La tessitura popolare
ebbe il suo massimo sviluppo nella Polonia centrale, dove domina il disegno a bande
colorate parallele, chiamato comunemente di Lowicz, sebbene compaia in una zona di
territorio molto più estesa. I centri più importanti di produzione dei tessuti
ornamentali si trovano nelle regioni nord-orientali. I ricami sono presenti in tutte le
regioni e contribuiscono alla ricchezza e alla varietà di colori dei costumi popolari. Nel
Podhale, dove si producono pantaloni di colore bianco grezzo ornati di una ricca
decorazione, i ricami hanno raggiunto un livello autenticamente artistico. Una
trattazione completa delle tecniche di tessitura popolari, che costituiscono un settore a
parte e assai ricco dell’arte popolare, non è possibile nell’ambito del presente saggio.

Va tuttavia rilevato che proprio nel campo della tessitura le antiche tradizioni di
disegno e di esecuzione si sono conservate nel modo più completo, per merito
soprattutto delle istituzioni che si occupano dell’organizzazione della produzione
tessile delle campagne e della sua vendita.

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