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Maggi, Giovanni; Maupin, Paul; Losi, Carlo; Ehrle, Franz [Vorr.]
Le piante maggiori di Roma dei sec. XVI e XVII: riprodotte in fototipia (Band 4): Roma al tempo di Urbano VIII. — Roma, 1915

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https://doi.org/10.11588/diglit.25473#0012
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8

Introduzione

Arti di P. Zani1 pregai il chiar. dott. Orbaan, distinto
storico dell’arte, perchè avesse esaminato in Londra la
stampa in questione. Egli fece nel Map-Room le indagini
opportune, - per le quali lo ringrazio - e constatò, che
nè anche sulla stampa di Firenze si trovava il nome di
« Andreas », come il catalogo faceva supporre, ma sol-
tanto quello di « Ioannes». Quindi l’unico appoggio,
affatto insufficiente, per questa variante « Gianandrea
Maggi » è F Enciclopedia dello Zani, il quale ha aggiunto
alla prima, ben documentata forma « Giovanni », la
seconda di Gianandrea, fin adesso priva d’ogni fonda-
mento.

Più complicata ed importante è la questione, se
V architetto-ingegnere Gianpaolo Maggi sia la stessa
persona che il nostro pittore-incisore-architetto Giovanni
Maggi.

Raccogliamo prima di tutto ciò che sappiamo di
Gianpaolo e di Giovanni.

2) Gianpaolo Maggi: a) in un documento con-
temporaneo dell’Archivio Borghese, nell’Archivio Se-
greto Vaticano,2 fu da Gregorio XIII (1572-1585) per un
breve nominato architetto dello Studio, cioè della Sa-
pienza, e comparisce quindi sotto Paolo V (1605-1621)
fra i Prouisionati del Popolo Romano 3 come archi-
tetto dello Studio : Gio. Paolo Maggi, per breue di
Papa Gregorio XIII, scudi 50.

b) Quando il 23 dicembre 1598 la più spaventosa
inondazione del Tevere, della quale abbiamo memorie
più esatte,4 mise la costernazione nel popolo ed arrecò
danni immensi alla città, si cominciò al solito, e que-
sta volta più seriamente, a deliberare sul modo migliore
per impedire in seguito simili disastri. La Congrega-
zione delle Acque si radunò subito con la presenza di
diversi architetti e decise nella seduta del 3 febbraio 1599
« la missione di periti per esaminare il corso superiore
del fiume e dei suoi affluenti » Gli architetti prescelti
per questa missione furono « il padre Giouanni de Rosis
Gesuita, Giovanni Fontana e Gio. Paolo Maggi». Oltre a
questi Carlo Monino da Morco sottoscrisse la relazione
stesa dalla commissione. Il 4 maggio 1599 furono dai
Conservatori e dai deputati della Commissione incari-
cati Monino da Morco e Gianpaolo Maggi delle opere
da eseguirsi, principalmente alle Chiane.

1 Parte I, Parma, XII (1822), 239 : « Maggi Giovanni o Gianan-
drea, anche Majo e Majus (Ioannes Maius Romanus inventor (!) et
fecit 1598. - Ioannes Magius Ro. inv. ine. 1618) ». Lo qualifica come
pittore paesista, architetto civile, pittore di storia tanto sacra che
profana, disegnatore, incisore acquafortista. Sarebbe nato nel 1559,
e avrebbe lavorato ancora nel 1618.

2 Archivio Borghese, II. 27-28, f. 44.

3 L. c., f. 42 ss.

4 Un elenco delle inondazioni conosciute del Tevere dà Alveri,
Roma in ogni Stato. Roma, 16,1, 571 ss.; cf. E. Narducci, Saggio

Notizie sopra questa missione del Maggi si ritro-
vano nell’Archivio Segreto Vaticano :

Arch. Borghese, II, 467 (ol. 103 e 173 o D. 18) nel « Diario
delli negotii trattati in Campidoglio di uarie occorrenze del
P[opolo] R[omano] e di cose accadute in Roma dal 1593 al
1599, scritto da Amelio Ruffini, agente delli Conseruatori ed
ordinato per decreto del Popolo, nel magistrato di Fabritio
Boccapaduli, Camillo Coronati, Prospero Iacobacci, con se r fila-
to ri], e Lorenzo Altieri priore, per instruttione perpetua dei
magistrati futuri ». Quivi al f. 161v si trova una breve descri-
zione della spaventosa inondazione del 23 decembre 1599.

Ibid., f. 165, si parla della prima « congregatione » tenuta
per trovare un rimedio opportuno contro le inondazioni •col-
l’intervento di alcuni architetti (f. 165v : Giac. della Porta,
Gio. Fontana, Ottaviano Mascarino, Pietro Paolo Olivieri).

Ibid., ff. 169v-171v, si narra che il 3 febr. 1599 vien deciso
l’invio di periti per èsaminare il corso superiore del fiume
e dei suoi confluenti. Sono incaricati di questa missione,
oltre ad alcuni capi del comune di Roma, vari architetti,
(f. 170v) « il padre Giouanni del Giesu, M. Iacomo della Porta,
M. Gio. Fontana».

Ibid., ff. 173v-174, si descrive la partenza della missione,
« con loro il padre Giouanni del Giesu, Gio. Fontana e Gio.
Paolo Maggi, architetti ».

Ibid., ff. 175V-183T, la relazione dd. 20 aprile 1599 presen-
tata dal capo della missione « Mutio Mathei » è firmata (f. 182)
anche dagli « architetti : Reuerendo padre Giouanni de Rosis
Giesuita, M. Gio. Fontana, M. Gio. Paolo Maggio, M. Carlo
Monino da Morco ».

Ibid., f. 183v: «Li quattro di Maggio 1599 Filimi signori
conseruatori e deputati diedero a fare l’opera de ponti, muro
e regolatore alle Chiane e al ponte Buttarone a mastri Gio.
Paolo Maggio e Carlo Monino da Morco, a stima de periti
et altre conditioni, rogatosene il signor Horatio Fosco [scri-
basenato] sudetto ».

Negli Avvisi del 1599 nel Cod. Urbin. 1067, f. 200v, tro-
viamo, sotto il 20 marzo 1599 : « Partirono lunedì li deputati
mandati dal Popolo Romano per ueder li fiumi ch’entrano
nel Teuere et a misurare l’acque, udendo sapere la causa
dell’inondatione e farne poi la relatione al Papa per riparare
a i futuri pericoli ».

Ibid., f. 201 : « Li deputati partiti lunedì per ueder li fiumi
et misurare l’acque furono i signori Mutio Mattei, Mario
Capizucchi, il caualliere Crescentio et Lorenzo Castellari et
li tre architetti Giouanni Fontana, il Padre Giouanni Gie-
suita et Giouanni Paolo Maggi, fra quali il Mattei ebbe dal

bibliografico del Tevere. Roma, 1876. Sull’inondazione del 1598
vedi Andrea Bacci, Del Tevere libro quarto, con un sommario
di Ludovico Gomez di tutte le inondazioni dal principio di Roma
sino al 1530, aggiuntevi l'altre sino a quest’ultima del 1599.
Roma, 1599 ; Paolo Beni, Discorsi sopra l’inondatione del Tevere
posti in luce da Gaspari Ruspa. Roma, 1599; Marsilius Cagna-
tus, De Tiberis inundatione medica disputatio. Romae, 1599;
Iacomo Castiglione, Dell’inondatione del Tevere. Roma, 1599. Si
cita inoltre Giuseppe Castalio, Tyberis inundatio anni MDIIC.
Romae, 1599.
 
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