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Maggi, Giovanni; Maupin, Paul; Losi, Carlo; Ehrle, Franz [Auth. o. Intro.]
Le piante maggiori di Roma dei sec. XVI e XVII: riprodotte in fototipia (Band 4): Roma al tempo di Urbano VIII. — Roma, 1915

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https://doi.org/10.11588/diglit.25473#0033
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VI. - Le iscrizioni della pianta

29

S. Biagio della Pagnotta

Piazza Padella.

S. Favstino e Iovita.

S. Nicolò d[e] Incor[onati],

Spirito S[anto] de Napolitani],

S. Eligio [degli Orefici].

L’Armata.

S. M[aria] della Morte.

La Longara.

S. Iacomo [alla Lungara],

Fernese.1

[S. Croce] dfella] Penitenza],

Fol. 37. P[alazzo] Farnese.

Strada Givlia.

S. Francesco de Mendicanti.2

Ponte Sisto.

S. Dorotea.

1 Parte del Giardino Farnese (Farnesina), anticamente di Ago-
stino Chigi.

8 Fondato da Sisto V nel 1578; più tardi il Collegio ed Ospe-
dale dei Cento Preti, v. Armellini, l. c., p. 427.

APPENDICE DI

I (v. p. 11).

Archivio di Stato di Roma. Archivio Criminale. 400.
Investigazioni (16 Nov. 1606-8 Dee. 1607), 1333, f. 169v:

« V. infra fol. 172. Die dieta [2 Octobris 1607] ».

« Investigetur ex officio curie nec non ad querelam Phi-
lippi quondam Virginii defuncti Sfilano Spoleti, degentis ad
Sanctam Annam, contra Paulum Ferrantem pictorem degen-
tem ad fontanam Trebii, in domo Francisci Espiti (?) in hospitio
eodem » :

« qualmente essendo io andato a seruire Giouanni Maggi
pittore alli Greci et dispiacendo a detto querelato, che io ui
sia andato, desiderando esso che io andassi a servir lui,
questa mattina, mentre io me ne staua in casa del signor
Cardinale Belarminio con detto Giouanni, che pengeua li in
casa, è uenuto li detto Paolo et mi ha cominciato ad ingiu-
riare di furbo et ladro, dicendo che io mi lasciaua disuiare ;
et detto mio padrone per leuare ogni inconueniente, hauen-
domi commesso, che me partessi, sono uscito fuora del
palazzo et [170] stando auanti Santa Maria di Trasteuere, è
uenuto Paolo et è entrato in casa del parrocchiano di
Santa Maria et è uscito fuora con un bastone et con esso
me ha dato una botta nella mano dritta, che me l’ha guasta,
et me l’ho fatta riponere da un prete, che non gli so nome,
ma passeggiaua di 11, dicendo l’offitio, prout ego notarius
uidi eius bracchium dexterum prope manum fascibus inuo-
lutum, et hic, etc. Et se non fussi stato detto prete, mi haue-
rebbe fatto peggio ; che non ci è stato presente altro. Dopo
esso è tornato a casa mia et ha detto a mia madre, che io

Palazzo Papale.

S. Pietro in Vaticano.

S. Marta.

Porta Pertvsa.

Fol. 42. La Guglia.

L’Inquisitiofne],

S. M[aria] in Campo Sfanto].
Porta de Cavalliggfieri],

Porta delle Fornace.

Le Fornace.

Fol. 43. S. Honofrio tit. de Cardinale],
Fol. 44. Occidens.

Fol. 45 senza iscrizione.

Fol. 46. Monte Gianicoflo],

Porta S. Pancratio.

Fol. 47. S. Pancratio tit. di Car[d]inali.
Fol. 48 senza iscrizione.

3 Secondo altri la Naumachia di Augusto; v. su questa erro-
nea asserzione Jordan-Hulsen, Topographie Roms, III, p. 640 ss.

DOCUMENTI.

non dessi la parola al sodetto maestro, che altrimenti mi
tatuerebbe fatto tornare morto a casa; et questo l’ha sentito
una donna, che sta sopra alla casa mia, che non gli so nome,
ma me ne informarò. Uedo però che la etc., et la donna si
chiama Teodora, et quando me [170v] venne a brauare al
palazzo sodetto, ci erano presenti anco Francesco muratore
et anco Pascarotto pittore a Ripetta alla spetiaria del Bufalo ».
« luravit, etc. ».

L. c., f. 172.

« Die dieta [5 octobris 1607] ».

Examinatus fuit prò Curiae infrascripte informatione per
me, etc. de mandato, etc. in officio, etc. Ioannes Maii, pictor,
degens ad Grecos, qui medio eius iuramento, tactis, etc. ad
opportunas mei interrogationes dixit et deposuit, etc.:

Martedì prossimo passato, se bene mi ricordo, stando io
a lauorare col Pascarotto pittore nella camera del signor
Cardinale Bellarminio, uenne lì un certo Siciliano pittore, il
quale ci disse, che non tenessimo Filippo, che è un giouane,
che staua li con noi, dicendo che s’era obbligato a star con
lui due anni; et si uoltò a decto regazzo dicendogli furbo,
ladro ; et noi, per leuare il rumore, dicessimo a detto Filippo,
che andasse uia, come esso fece; et dopo partì detto Sici-
[172v]liano; et la sera dell’istesso giorno tornò li detto
ragazzo con un suo zio, che il regazzo portaua il braccio al
collo, et disse che gli aueua dato con un bastone detto Sici-
liano nella piazza, et che noi fussemo testimonii come la
mattina era stato li a brauargli et ingiuriarlo; et non so
altro ».

In causa, etc., tunc, etc. ».

Giardino de Farnese.

La Longara.

Porta Settimmiana.

Fol. 38. S. Maria in Trastevere.

S. Calisto.

Piazza SS. Qvaranta, qvì si sten-
deva la Navmachia di Ce-
sare. 3

S. Maria della Scala.

S. Pietro Montorio.

L’Acqua Paola.

Monte Iannicolo.

Fol. 39. S. Cosmat[o] Mon[asterio] di
Monache di S. Franefesco]
Osservanti],

Fol. 40 senza iscrizione.

Fol. 41. Giardini.
 
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