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DESCRITTO ED ILLUSTRATO gn

ma in quello di lato cvvi maggiore elicilo, mentre Iside sovrana è seduta in trono, ed eser-
cita le attribuzioni di regina. Aurea corona le cinge il crine: con la sinistra sostiene lo
scettro, e con la destra accenna la pagina d'un libro, che in seno stringe5 ed in fatti
ivi si rappresentano le respettive istruzioni, ch'ella diede agli egiziani, e due di essi gli
seggon di lato (1). — All'estremità dell'arco da una banda vedesi Mercurio che col suo-
no della zampogna addormenta il pastore Argo (2), e nell'opposta parte evvi Mercu-
rio, che dopo avello addormentato gli recide la testa (5). 11 centocchiuto pastore è in
terra: Mercurio sul terreno l'incalza alle spalle, e la ricurva balenarne scimitarra è già
per cadérgli sul collo. Argo vinto pretende difendersi: ha tutta la fiducia concentrata
nel volto-, sembra voglia rizzarsi, poiché un braccio tempestato d' occhi, siccome 1' al-
tro, è poggiato ad un sasso, e fa viva forza con esso per riaversi. Quantunque ciò sia acca-
duto dopo il combattimento enunciato, non veggonsi uè soldati, nò armi, nè resti di
trafitta gente, o di militare bagaglio. —Esaminate per quanto la brevità esigevalo i la-
vori del Pinturicchio, che tennesi mai sempre esalto, grazioso, vago, e ncll' areggiar
delle teste quasi inimitabile, non restami che passare ai marmi, che fanno corona
unitamente ad alcune antiche pitture, in questa sala, E pel primo interessa contemplare
un bassorilievo in islucco, il quale esprime Venere ed Amore, che assistono il mo-
ribondo Adone, come potrà il lettor mio vederlo alla Tavola XXXVI lettera A. Adone
a Biblo nella Fenicia fu veduto da Venere, la quale preferendo la conquista di lui a
quella degli Dei, abbandonò il soggiorno di Citerà, d'Amatunta, di Pafo, per seguirlo
nella foresta del monte Libano, ov' egli andava cacciando. Marte, geloso della prefe-
renza data da Venere al giovane principe, si cangiò in cinghiale, o si servì per vendi-
carsi del soccorso di Diana, la quale suscitò un animale di tale specie, o lo irritò lasciando-

(1) Il primo ottagono della Tavola XXX esprime il trasformò in questo stesso volatile a lei eonsecrato. Ma gli

fatto descritto. egizi contano un altro Argo, cioè un fratello d' Osiride.

(a) Distinguesi da'suoi cent'occlii. Giunone affidò ad es- Questo principe avanti di partire per la conquista dell'///-
so la custodia della vacca Jo. I greci il fanno pronipote d'slr- die, oltre Mercurio ed Ercole, die per ministro ad Iside
go figlio di Giove e di Niobe figlio di Arcsiorc o Alci- nella sua reggenza anche Argo, ed a fin d'essere esattamente
tore e nipote di Jaso, I poeti gli danno il nome di Pano- istruito di tutto ciò che accadeva . aveva stabilito nelle prin-
jites, che in greco significa tutt' occhi. Esso era sì forte, che cipali città cento intendenti, i quali furono chiamati gli oc-
uccise il loro che devastava VArcadia, il Salirò che rapiva chi di Argo. Finché ci rimase fedele, VEgitto pacifico e
e divorava i bestiami di questo medesimo paese, c la ter- tranquillo provò tutti i vantaggi di un buon governo; ma la
ribile Ocliidna, metà ninfa e metà serpente, mostro nato lontananza d' Osiride e quella di Ercole, il quale area lor-
dali'unione di Crisaore con Calliro, e figlia dell'Oceano, mato il progetto di penetrare fino all'estremità dell' Afri-
Argo sposò Ismene figlia del fiume Asopo, e ne ebbe un ca, gli fecero concepire la speranza di rendersi padrone del
figlio, al quale ei diede il nome del suo avo/aio. I poeti paese. Egli die principio alla sua sedizione col rinchiudere
gli attribuivano cento occhi, cinquanta de'quali stavano aper- Iside in una torre, e per mezzo degli intendenti, ch'erano
ti, mentre il sonno teneva chiusi gli altri cinquanta. Secondo sue creature, si fè proclamare re in tutte le città della loro
gli altri mitologi ei non ne chiudeva mai più di due alla giurisdizione. Mercurio disprezzato da Argo, siccome pria-
volta. Allorché- Giunone ebbe ih suo potere Ja sua rivale Jo , cipe unicamente dedito alle scienze, si formò un partito,
che Giove aveva cangiata in Giovenca, ne fidò la cura ad radunò delle truppe , mosse contro Argo , lo sconfisse e
Argo; ma Mercurio per ordine di Giove lo fè addormen- gli tagliò il capo. Ecco quanto ritraesi sì dalla egizia mi-
tare col suono del suo flauto, e gli tagliò la testa. Giunone tologia, che dalla greca istoria.

prese i suoi occhi e gli sparse sulla coda del pavone, e lo (3) L' uccisione di Argo fa parte della Tavola XXX,
 
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