ralienkabinett und wurde unter Karl III. zum Gründer und ersten Direktor des kö-
niglichen Naturalienkabinetts in Madrid, für das Teile seiner eigenen Sammlung er-
worben wurden.
22. 2. 1774
Mengs aus Florenz an Maron in Rom:
»Avendo dovuto spedire sabato prossimo passato il Ritratto del Sig:or Car-
dinale de Zelada1, e temendo ehe il mede(si)mo in alcuna parte potesse es-
sere prosciugato, le ho scritto al mede(si)mo Sig.or Cardinale, ehe manda il
ritratto a casa di V: S: Illust:ma ehe ero sicuro della di Lei amicizia, ehe mi
averebbe fatto tanto favore di darle un poco di vernice, e glielo averebbe ri-
mandato il giorno doppo, spero dunque questo favore da V: S: Ill:ma, e per
minorarle l’incomodo, in caso ehe Ella non avesse della vernice preparata,
ne ho mandato un botoncino dentro un botticino o sia stuchio di legno, con
il corriere di Milano ed indirizato al Sig:or Abate Marcabruni2; per dar la
detta vernice sul quadro, e meglio ehe il quadro sia un pochetto scaldato, o
al sole, o ad ugual calore di foco, e sia dato con pennello morbido; non dico
questo come se dubitassi ehe V: S: IllusLa lo sapia, ma solamente per farle
ricordare queste bagatelle, sapendo ehe Ella non si serve di vernice. Dalia
Gazetta di Firenze ho inteso ehe ha felicemente terminato il Ritratto del
Duca di Glodscester onde le facio li miei complimenti, desiderandole ehe il
premio sia proporzionato al di lei merito, del quäle pero non posso dubitare.
Mia Moglie e figli le fanno a V: Sig.a Ilust.a lor devoti Complimenti, pregan-
dola meco insieme porgere li nostri ossequi alla Sua Sig: a Consorte. E per
non piü tediarla passo a s sottoscrivermi di tutto cuore e con la maggior
stima ed asfetto«
(Eigenhändig, Leipzig, UB, Autographensammlung Nebauer, Künstler)
1 Vgl. Bd.l, Kat.Nr. 240
2 Vgl. biogr. Dok. 15. 2. 1773
6. 3.1774
Mengs aus Florenz an Anton von Maron in Rom:
Dankt dafür, daß Maron das Porträt des Kardinal Zelada (s. Bd.l, Kat.Nr.
240) gefirnisst hat. Erklärt genau sein Verfahren zur Herstellung des Firnis-
ses und die dazu verwendeten Bestandteile. Antwortet ablehnend auf die
ihm von Maron übermittelte Anfrage des Bildhauers Hewetson1, ob Mengs
ihm einen seiner Abgüsse zur Verfügung stellen könnte. Er könne sich aber
aus Florenz einen Abguß bestellen und diesen anhand seines (Mengs’) Ex-
emplar überarbeiten. Richtet Grüße an alle römischen Freunde aus, insbe-
sonders an Byres. Frau und Kinder lassen, soweit mit ihm in Florenz wei-
lend, grüßen.
(Bonn, UB, Inv. Nr. S 2591, Nr. 29, nach von Einem 1973/1, S. 68/69,103/104)
1 Christopher Hewetson (1737-1798), englischer Bildhauer in Rom, ab 1765 in Rom,
unter seinen zahlreichen Porträtbüsten ist auch eine von Mengs, s. hier S. 427.
12. 3.1774
Zeitungsbericht über ein Geschenk, das Mengs für das Gemälde mit dem
Traum des hl. Joseph (s. Bd.l, Kat.Nr. 28) erhält:
»Avendo il sig. Antonio Mengs primo Pittore di S. M. Cattolica presentato a
S. A. R. un quadro rappresentante un S. Giuseppe a cui dormendo appare
lAngelo ehe gli dice di fuggire in Egitto, e stata la detta opera tanto gradita
dal Real Sovrano ehe per mostrare al Professore la sua sodisfazione gli ha
fatto consegnare per mezzo di S. E. il sig. Conte di Thurn1 un cospicuo re-
galo consistente in una scatola d’oro smaltata con entrovi cento Rusponi.«
(Gazzetta Toscana, 12. 3. 1774, Nr. 11, S. 42)
1 Graf Anton Thurn-Valsassina (1723-1806), General der toskanischen Nobelgarde,
stand der großherzoglichen Hofhaltung im Palazzo Pitti vor, s. auch biograph. Dok.
23. 10. 1773.
29. 3. 1774
Mengs aus Florenz an Maron in Rom:
»Illmo: Sig. Cognato Pro.ne Col.mo/ Le chiedo scusa, ehe non le scrivo di
proprio pugno, mentre sto rasfredato, ed ho la testa, e gli occhi aggravati;
onde servirä questa questa solamente p(er) avvisarla ehe aver io ricevuto la
scatola coll’anello di brillanti, e la ringrazio infinitamente della bontä, ehe
ha p(er) me e li miei. Le auguro felicissime le prossime S: Feste di Pasqua, si
a V. S. Ill.ma come alla di Lei gentilissima Sig.a Consorte anche da Parte di
mia Moglie, e Figli, e con la piü sincera gratitudine passo a sottoscrivermi/
Di V. S. lllma. Umo:Dmo: ed Obblig.mo Servitore e Cognato Antonio Raffael
Mengs«
(Forli, Biblioteca Comunale, Fondo Piancastelli)
31.3.1774
Ignazio Hugford aus Florenz an Innocenzo Ansaldi1 in Pescia:
»(...) Mi consola la speranza ehe Ella mi da di rivederLa tra pochi giorni in
Firenze, onde son di parere ehe il saluto al Signor Cavalier Mengs lo poträ
fare in persona, non essendo ancora partito: egli e ben vero ehe va metton-
dosi all’ ordine e incassando la roba. L’ istesso giorno e momento ehe egli
partirä per Spagna, la sua moglie partirä per rirornarsene a Roma (...)«
(Pescia, Bibi. Comunale C. Magnani, Fondo Ansaldi, cass. 14, fase. A15/2,
nach Perini 2001, S. 493)
1 Innocenzo Ansaldi (1734-1816) Literat und Maler in Pescia, 1772 Bekanntschaft mit
Mengs in Rom. Von Perini als Verfasser der Lettern ad una amico von 1786 identi-
fiziert, die bisher irrtümlich (Roettgen 1999, S. 9) als Werk von Casto Innocente An-
saldi galt.
2. 4. 1774
Zeitungsbericht über die Bekanntmachung des Gipsformers Vincenzo
Ciampi, der durch ein Manifest verkündet, daß sich in seiner Werkstatt die
Gipsabformungen berühmter Bildwerke befinden »e fra le altre quelle della
porta di mezzo del Battistero di S. Giovanni di Firenze le quali sono state
dal medesimo gettate ad istanza dell’Illustre Pittore sig. Cav. D. Antonio
Mengs al Servizio di S. M. C. ed altre molte ehe offerisce a discreti prezzi.«
(Gazzetta Toscana, 2. 4. 1774, Nr. 14, S. 55)
3. 4. 1774 (Ostern)
Wohnung und Haushalt der Familie Mengs gemäß dem Stato d’anime der
Pfarrei Ss. Vincenzo ed Anastasio, Rom:
»Palazzo Panfili:/ Michele Guazzi 85, Anna Maria 44, Catarina figlie zitelle,
Carlo Giuseppe Rati 37, Gio. Zampara Ser.re 28.«
(Rom, ASV, Pfarrei Ss. Vincenzo ed Anastasio, Stato d’anime, vol. 15, o. S.)
15. 4. 1774
Zeitungsbericht über Mengs’ Abreise von Florenz:
»E partito da questa Cittä alla volta di Madrid il Sig. Cav. Antonio Mengs
famosissimo Pittore, e fra le varie autentiche prove della sua sorprendente
abilitä ha lasciati in questa Cittä presso Lord Cowper, oltre a vari disegni,
tre quadri in Tavola uno dei quali rappresenta il Salvatore ehe porta la
Croce (Bd.l, QU 45), l’altro il ritratto di se medesimo (Bd.l, Kat.Nr. 279), ed
il terzo quello di S. E. (Bd. 1, QU 122). Queste tre sole Opere formeranno sem-
pre un degno elogio al celebre Professore.«
(Notizie del Mondo, Samstag, 16. 4. 17741, Bd. VI, Nr. 31, S. 247)
1 Der Florenz betreffende Teil der Ausgabe ist datiert auf den 15. 4. 1774.
23. 4.1774
Zeitungsbericht über Mengs’ Abreise von Florenz:
»Il celeberrimo sig. Cav. Antonio Mengs la scorsa settimana parti in compa-
gnia del sig. Santi Pacini nostro accreditato Pittore alla volta di Parma per
ivi osservare le preziose Pitture del Coreggio beuche piü volte viste dal me-
desimo sig. Cavaliere, e indi passare a Milano, e Torino dove separatisi il
nostro sig. Pacini ritornerä alla Patria per la volta del Genovesato osser-
vando il piü raro ehe si trova in Pittura. Mylord Cowper ha acquistati piü
monumenti di suo sorprendente pennello possedendo attualmente tre qua-
dri in tavola uno de’quali rappresenta il Salvatore ehe porta la Croce l’altro
il ritratto di se medesimo, e il terzo quello del predetto famosissimo re oltre
diversi disegni.«
(Gazzetta Toscana, 23. 4.1774, Nr. 17, S. 66)
Vor 4. 5.1774
Bericht über Mengs’ Aufenthalt in Parma (vgl. Brief Mengs an Azara vom
4. 5. 1774, s. u.). Während dieses Aufenthaltes macht er u. a. die Bekannt-
schaft des Bildhauers Gaetano Callani1:
Biographische Dokumentation 551
niglichen Naturalienkabinetts in Madrid, für das Teile seiner eigenen Sammlung er-
worben wurden.
22. 2. 1774
Mengs aus Florenz an Maron in Rom:
»Avendo dovuto spedire sabato prossimo passato il Ritratto del Sig:or Car-
dinale de Zelada1, e temendo ehe il mede(si)mo in alcuna parte potesse es-
sere prosciugato, le ho scritto al mede(si)mo Sig.or Cardinale, ehe manda il
ritratto a casa di V: S: Illust:ma ehe ero sicuro della di Lei amicizia, ehe mi
averebbe fatto tanto favore di darle un poco di vernice, e glielo averebbe ri-
mandato il giorno doppo, spero dunque questo favore da V: S: Ill:ma, e per
minorarle l’incomodo, in caso ehe Ella non avesse della vernice preparata,
ne ho mandato un botoncino dentro un botticino o sia stuchio di legno, con
il corriere di Milano ed indirizato al Sig:or Abate Marcabruni2; per dar la
detta vernice sul quadro, e meglio ehe il quadro sia un pochetto scaldato, o
al sole, o ad ugual calore di foco, e sia dato con pennello morbido; non dico
questo come se dubitassi ehe V: S: IllusLa lo sapia, ma solamente per farle
ricordare queste bagatelle, sapendo ehe Ella non si serve di vernice. Dalia
Gazetta di Firenze ho inteso ehe ha felicemente terminato il Ritratto del
Duca di Glodscester onde le facio li miei complimenti, desiderandole ehe il
premio sia proporzionato al di lei merito, del quäle pero non posso dubitare.
Mia Moglie e figli le fanno a V: Sig.a Ilust.a lor devoti Complimenti, pregan-
dola meco insieme porgere li nostri ossequi alla Sua Sig: a Consorte. E per
non piü tediarla passo a s sottoscrivermi di tutto cuore e con la maggior
stima ed asfetto«
(Eigenhändig, Leipzig, UB, Autographensammlung Nebauer, Künstler)
1 Vgl. Bd.l, Kat.Nr. 240
2 Vgl. biogr. Dok. 15. 2. 1773
6. 3.1774
Mengs aus Florenz an Anton von Maron in Rom:
Dankt dafür, daß Maron das Porträt des Kardinal Zelada (s. Bd.l, Kat.Nr.
240) gefirnisst hat. Erklärt genau sein Verfahren zur Herstellung des Firnis-
ses und die dazu verwendeten Bestandteile. Antwortet ablehnend auf die
ihm von Maron übermittelte Anfrage des Bildhauers Hewetson1, ob Mengs
ihm einen seiner Abgüsse zur Verfügung stellen könnte. Er könne sich aber
aus Florenz einen Abguß bestellen und diesen anhand seines (Mengs’) Ex-
emplar überarbeiten. Richtet Grüße an alle römischen Freunde aus, insbe-
sonders an Byres. Frau und Kinder lassen, soweit mit ihm in Florenz wei-
lend, grüßen.
(Bonn, UB, Inv. Nr. S 2591, Nr. 29, nach von Einem 1973/1, S. 68/69,103/104)
1 Christopher Hewetson (1737-1798), englischer Bildhauer in Rom, ab 1765 in Rom,
unter seinen zahlreichen Porträtbüsten ist auch eine von Mengs, s. hier S. 427.
12. 3.1774
Zeitungsbericht über ein Geschenk, das Mengs für das Gemälde mit dem
Traum des hl. Joseph (s. Bd.l, Kat.Nr. 28) erhält:
»Avendo il sig. Antonio Mengs primo Pittore di S. M. Cattolica presentato a
S. A. R. un quadro rappresentante un S. Giuseppe a cui dormendo appare
lAngelo ehe gli dice di fuggire in Egitto, e stata la detta opera tanto gradita
dal Real Sovrano ehe per mostrare al Professore la sua sodisfazione gli ha
fatto consegnare per mezzo di S. E. il sig. Conte di Thurn1 un cospicuo re-
galo consistente in una scatola d’oro smaltata con entrovi cento Rusponi.«
(Gazzetta Toscana, 12. 3. 1774, Nr. 11, S. 42)
1 Graf Anton Thurn-Valsassina (1723-1806), General der toskanischen Nobelgarde,
stand der großherzoglichen Hofhaltung im Palazzo Pitti vor, s. auch biograph. Dok.
23. 10. 1773.
29. 3. 1774
Mengs aus Florenz an Maron in Rom:
»Illmo: Sig. Cognato Pro.ne Col.mo/ Le chiedo scusa, ehe non le scrivo di
proprio pugno, mentre sto rasfredato, ed ho la testa, e gli occhi aggravati;
onde servirä questa questa solamente p(er) avvisarla ehe aver io ricevuto la
scatola coll’anello di brillanti, e la ringrazio infinitamente della bontä, ehe
ha p(er) me e li miei. Le auguro felicissime le prossime S: Feste di Pasqua, si
a V. S. Ill.ma come alla di Lei gentilissima Sig.a Consorte anche da Parte di
mia Moglie, e Figli, e con la piü sincera gratitudine passo a sottoscrivermi/
Di V. S. lllma. Umo:Dmo: ed Obblig.mo Servitore e Cognato Antonio Raffael
Mengs«
(Forli, Biblioteca Comunale, Fondo Piancastelli)
31.3.1774
Ignazio Hugford aus Florenz an Innocenzo Ansaldi1 in Pescia:
»(...) Mi consola la speranza ehe Ella mi da di rivederLa tra pochi giorni in
Firenze, onde son di parere ehe il saluto al Signor Cavalier Mengs lo poträ
fare in persona, non essendo ancora partito: egli e ben vero ehe va metton-
dosi all’ ordine e incassando la roba. L’ istesso giorno e momento ehe egli
partirä per Spagna, la sua moglie partirä per rirornarsene a Roma (...)«
(Pescia, Bibi. Comunale C. Magnani, Fondo Ansaldi, cass. 14, fase. A15/2,
nach Perini 2001, S. 493)
1 Innocenzo Ansaldi (1734-1816) Literat und Maler in Pescia, 1772 Bekanntschaft mit
Mengs in Rom. Von Perini als Verfasser der Lettern ad una amico von 1786 identi-
fiziert, die bisher irrtümlich (Roettgen 1999, S. 9) als Werk von Casto Innocente An-
saldi galt.
2. 4. 1774
Zeitungsbericht über die Bekanntmachung des Gipsformers Vincenzo
Ciampi, der durch ein Manifest verkündet, daß sich in seiner Werkstatt die
Gipsabformungen berühmter Bildwerke befinden »e fra le altre quelle della
porta di mezzo del Battistero di S. Giovanni di Firenze le quali sono state
dal medesimo gettate ad istanza dell’Illustre Pittore sig. Cav. D. Antonio
Mengs al Servizio di S. M. C. ed altre molte ehe offerisce a discreti prezzi.«
(Gazzetta Toscana, 2. 4. 1774, Nr. 14, S. 55)
3. 4. 1774 (Ostern)
Wohnung und Haushalt der Familie Mengs gemäß dem Stato d’anime der
Pfarrei Ss. Vincenzo ed Anastasio, Rom:
»Palazzo Panfili:/ Michele Guazzi 85, Anna Maria 44, Catarina figlie zitelle,
Carlo Giuseppe Rati 37, Gio. Zampara Ser.re 28.«
(Rom, ASV, Pfarrei Ss. Vincenzo ed Anastasio, Stato d’anime, vol. 15, o. S.)
15. 4. 1774
Zeitungsbericht über Mengs’ Abreise von Florenz:
»E partito da questa Cittä alla volta di Madrid il Sig. Cav. Antonio Mengs
famosissimo Pittore, e fra le varie autentiche prove della sua sorprendente
abilitä ha lasciati in questa Cittä presso Lord Cowper, oltre a vari disegni,
tre quadri in Tavola uno dei quali rappresenta il Salvatore ehe porta la
Croce (Bd.l, QU 45), l’altro il ritratto di se medesimo (Bd.l, Kat.Nr. 279), ed
il terzo quello di S. E. (Bd. 1, QU 122). Queste tre sole Opere formeranno sem-
pre un degno elogio al celebre Professore.«
(Notizie del Mondo, Samstag, 16. 4. 17741, Bd. VI, Nr. 31, S. 247)
1 Der Florenz betreffende Teil der Ausgabe ist datiert auf den 15. 4. 1774.
23. 4.1774
Zeitungsbericht über Mengs’ Abreise von Florenz:
»Il celeberrimo sig. Cav. Antonio Mengs la scorsa settimana parti in compa-
gnia del sig. Santi Pacini nostro accreditato Pittore alla volta di Parma per
ivi osservare le preziose Pitture del Coreggio beuche piü volte viste dal me-
desimo sig. Cavaliere, e indi passare a Milano, e Torino dove separatisi il
nostro sig. Pacini ritornerä alla Patria per la volta del Genovesato osser-
vando il piü raro ehe si trova in Pittura. Mylord Cowper ha acquistati piü
monumenti di suo sorprendente pennello possedendo attualmente tre qua-
dri in tavola uno de’quali rappresenta il Salvatore ehe porta la Croce l’altro
il ritratto di se medesimo, e il terzo quello del predetto famosissimo re oltre
diversi disegni.«
(Gazzetta Toscana, 23. 4.1774, Nr. 17, S. 66)
Vor 4. 5.1774
Bericht über Mengs’ Aufenthalt in Parma (vgl. Brief Mengs an Azara vom
4. 5. 1774, s. u.). Während dieses Aufenthaltes macht er u. a. die Bekannt-
schaft des Bildhauers Gaetano Callani1:
Biographische Dokumentation 551