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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 1,2): Monumenti storici — Pisa, 1833

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https://doi.org/10.11588/diglit.4588#0040
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le e degno di memoria illustrassero il loro regno. E
ciò infatti fu scritto ( certamente secondo le ricevu-
te relazioni) da Diodoro siculo, con questo scu-
sandosi del non aver riferito i nomi di sette tra
questi monarchi (1). Ma a Proteo (che è Thuoris di
Manetone, e Ramses IX dei monumenti ) ei fa suc-
cedere Remphis , che Erodoto chiama /ìampsini-
to, (2) infame per immoderata avarizia e per im-
mensa copia di accumulate ricchezze. Dei sette re
che succedettero, la fama, al dir dello storico sici-
liano, conservò il nome del solo Nilf.o, il quale,
avendo fatto scavare per pubblica utilità molti ca-
nali derivati dal fiume che prima chiamavasi Egit-
to, Nilo in memoria di queste opere lo nominò.
Nel latercolo di Eratostene, presso il Sincello, il
penultimo, cioè il trentesimosettimo re, è chiama-
to Phruron, ed anche Nilo che, secondo il sistema
di quel catalogo, sarebbe l'interpretazione del pri-
mo nome. Ma della lista di Eratostene non può te-
nersi conto, come altrove ho notato, per l'indagi-
ne delle successioni.

Di questo re soprannominato Nilèo è fatto men-
zione in un passo dal siciliano Dicearco, storico e
critico tenuto in grande stima da Cicerone, da Pli-
nio, da Suida e da tutta l'antichità; il qual passo
ci è stato conservato dallo scoliaste di Apollonio ro-

(t) Voi. 1 de'Monum. Stor. pag. 77.
(2) Ivi.
 
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