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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 1,2): Monumenti storici — Pisa, 1833

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https://doi.org/10.11588/diglit.4588#0164
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ìentamente le cose d'Egitto fino alla dinastia xxvi,
sostenute soltanto, o piuttosto temporeggiate dalla
virtù del capo dei Bubastiti Sciscionk; ma poscia
conturbate più gravemente da quella specie d'inter-
regno che fu occupato dagli Etiopi della vigesima-
quinta. La dinastia che venne poi, sconvolse in
mille modi le antiche istituzioni dell'impero; e vi-
de un re che con stolta presunzione stimò poter
conservare l'indipendenza, e farsi forte contro i
suoi, cercando gli aiuti e l'amicizia degli stranieri;
e questi invitò ed accolse nelle magistrature e nel-
la milizia, contro ogni consuetudine dei maggiori;
e diede loro, a danno degli stessi Egiziani, com-
modi, onori ed influenza. Un altro re che a que-
sto Psammetico succedette, non so se sfortunato,
od inetto, accrebbe colle ricevute sconfitte l'odio
dei popoli contro la famiglia dominante; e la ribel-
lione pose sul trono Amasi soldato infedele, il qua-
le dedito sempre ai piaceri ed ai vizi della sua vii
condizione, colla scaltrezza piuttosto che colla vir-
tù si mantenne nel regno. Le quali cose io consi-
derando , mi sono sembrate ragioni più che baste-
voli ad incitare l'appetito di Cambise figliuolo di
Ciro, per fare acquisto dell'Egitto. Più e diversi
motivi da Erodoto si riferiscono , secondo che i
Persiani, o gli Egizi raccontavano, perchè Cambi-
se si movesse a tanta conquista (i); ma tutti quei

(i) Erodoto lib. in, +6dr-
 
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