• ; cioè n>
/on,olc*
^T-fino al
?• finoajj,
43-s-. finoà
luinottial^J)
:1 i paesi nuo,
>elimitatead
tti inontuosi,!
fe J eperciòsi
assblutamea,
I l'altre caifc
fferenzi
> obliquità^1
le rettamente
cchissìmi, co-
versolVno,e
iacciatij&k1
tane'72.g»
aeri 3 che sono
3 emenotem-
e di Collanti-
più ancorai
:rng
^uardoin
j jessendoche
hordaqiA
e à Ponento»'
L-ieice così per
)?nonria)te«
)skpiìi)*Ì
crra:laons
uttavi^"'
per il 0é
i.horcj
COss'
daii^1!
i ma
^lieuahos
ntoq<
siti ài?'
òdi &
$
Parte Prima; Llb. Secondo, Cap. II- 99
Ma passando più oltre, serine Strabone,che si come il Geografo deue , non soloelTcrFilosofo lib.i.Cj.
naturale; ma etiandio saper dimoilrar scientificamente in disegnole sigure celeiti,rafrronomiche,e pa-
rimente! Climi,iegranaezze,le dislanze de' luoghi, & anco le forme Geometriche, e le disserenze lo-
ro, con appropriar tutte le cose a5 liti particolari delle Regioni 3 e paesi, così apunto con quelle parole :
quando■> $> domain adificaturus faber h&c ante proJJHciat>cr vrbem condens Àrchitcctus : nedum totum ter-
rarum orbem animo conapens vir. (Egli dice) esier necesìario all'Architetto saper bene tutte quelle
parti contra l'openioni di tanti illetterati, e sciocchi, volendo come vfficio ilio particolare, e pro-
prio, di far edificare le Citta, & anco limare qual si voglia reale, e nobile edifìcio : che, e quelle, e que-
llo egli sappia porli,ne luoghi più conueneuoli, più sani,e meno incomodi al bisogho delle cose : però
! oiion paia Urano ad alcuno, le noi tratteremo con qualche diligenza quella materia.
Et incominciando di qua , e cola certa , che la Geografia , èiubalternata d'uria'par-
te della Geometria, e delia Antologia : poseiache il Geografo dee hauer piena cognitione delle for-
me , de Climi, e delle Regioni, e per via delia Fiiosofia naturale, delia natura delle acque, e dell'aerei
in modo ch'egli vienne àfarevna cognitione di tutte le qualità dell'habitat© della terra: lequali tutte
cose sono di somma importanza,& anco necessaria all'Architetto, per saper molto bene quella de' Cli-
mi, le diuersìti delle Regioni, le temperie, & intemperie de' luoghi,& anco le disferenze delle acque,&
aitresi ie qualità dell'Aere, le situàtioni, e forze de V enti, e perche senza quelle cognitioni malamente '
egli potrebbe far'alcuna delle sodette cose, però di tutte ne trattaremo,à parte, a parte.
E per maggior intelligenza l'uso di metter in Disegnole Città,e le Prouincie3e tutte le parti della
deterrà è cosa antichisììma innanzi a Tolomeo, e Strabone ; perche Herodoto,dice, cheAriitagorà Ti- i^TO ,
ranno di Mileto, mosirò à Cleomeno Re di Spartani vna tauola ih piano, doue era intagliato tutto il fec. 373.
circuito della .terra conoseiuta in quei tempi, e con i mari, e con i fiumi per dentro, & anco Augnilo
Imperatore, e Marco Àgrippa diedero sine a quel beiiinimo Portico incominciato da Ottawa sua so~
reila,nèl quale era dipinto la Cósmograda yniuersale di tutto il mondo; ma come dice Piinio,con quai- jib> x
che errore traseurato da tali prosessori non bene periti in quella materia.
T v T t o che Arinotele tenelle per cosa ridicola, come egli dice, che si potette far la arcuinone Metheo-
del Globo della terra, e che a tempi suoi vi erano di quelli, che la faceuario tutta habitabiie ; perciò re lib.z.
Alpogano, e Tebitio fecero il computo del circuito del mondo di 2o500. miglia, e Tolomeo 2 2 500. caP«2«
ma Poilìdoniole ascrilTe di 30000. Eratoslene Cireneo di 3 i 5 od. & Hipparco sino di 3 56 2 5. miglia : ;
^obenche Àristarco Samio, & altri lo fecero di aìtre,e differenti grandezze : forsi per la diuersità delle ini-
bire de'paesij e de stadij,& assegnaudo chi più, e chi meno miglia ad ogni Grado . E parimente si è ve-
rificato più volte da'nauiganti del Mondo nuouo, e verso i Poli : essendosi seorperto nell'America
tanti, e eoli memorabili Regni,e Prouincie a' tempi de' nosrri Aui ; & ancol'habitar comodamente sot-
to all'Equinottiale tutte cose contra l'opinione deimeclesimo Aristotile. ' ,'.'
E tanta l'importanza dell'eleggere i paesi buoni, che non'è pò isibile darne ruttigli auuerti-
.menti neceilarjj sé non in generale : perche di certo, non si rjtroua alcuna Regione, al Mondo, laquale
habbia ( come dice anco Herodoto ) tutto quello, che le fi dibisogno, ò per necesfità del viuere, ò per libro 2.
comodità dell'habitare, ò per lautezza ; e perciò noi riputiamo eìser fra tutte l'altre molto ottima lacap,Z3'
npstra Italia; perche lei sola ha la maggior parte delle cose principali, e neceiìarie, oltre, che può esser
^0participata in mille maniere dalle altre Regioni, e paesi ancora che lontaniilìmi. E che ciò lì! vero,
i'huomo non può lungamente viuere senza Aria buona né senza cibo ; né senza esercitio, né senza quie
te, e riposTo : laónde ià dibisogno, che i paesi habbiano le campagne buone, e sruttifere per le cose ne-
ceslade al viuere ; acciò che non si habbia a mandar aitroue a ricercarle, e condurle con difsicolti, e spe-
sa : e perciò, come dice Trogo Pompeo, l'Asia per l'abbondanti ricchezze, e per la fertilità dei paese fu iib..fac.
causa, che per ella si facefsero molte, e grandissime guerre, e finalmente ella diuenne soggetta al Ro-
mano Imperio. ;
S e, e. vero quello, che narra Pausania, che là parte delia Traccia, che acquislò Alessandro Ma- iib.i.f.
gno,non fune per sé slesla molto grande 5 ma però non fu mai alcuna altra Regione, che propagale la I?-
lp>ecie, e desse maggior numero d'huomini ch'essa, sé non voleslìmo dar quella lode alla Francia, per
5 olaqual cofa non su mai alcun potentato, che sogìogasse tutta la Tracia, ne la miglior parte della Fran-
cia sé non i.Romani: i quali kfeiarono da parte ie parti iterili, & alpine, e sottoposle all'cccemuo fred-
do,ò caldo : onde si comprende c'hebbero sempre mira d'acquistar solole Regioni abbondanti; come
l'Egitto,e quelle di popoli douitiofi3 e ricchi, come neil'Asia.
E a m 0 r e a, dentro de' promontorij3hebbe la sua figura quali a simiglianza della foglia dei Piata- lib. x, f.
no,cioé tendente al circolare, e però molto capace, & il collo veniua ad esier l'i slimo di Corin to : fìi di 2°-
circuito di 5oo.òfusse 5 50. miglia : benché al presente cresea alquanto più nspetto alle atterrationi
intorno a' Mari.Le principali nationi di essa,ftirono i Messenijae gli Elei alla parte del mare Adriatico,ò
I 2 Ionio,
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^T-fino al
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ro, con appropriar tutte le cose a5 liti particolari delle Regioni 3 e paesi, così apunto con quelle parole :
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rarum orbem animo conapens vir. (Egli dice) esier necesìario all'Architetto saper bene tutte quelle
parti contra l'openioni di tanti illetterati, e sciocchi, volendo come vfficio ilio particolare, e pro-
prio, di far edificare le Citta, & anco limare qual si voglia reale, e nobile edifìcio : che, e quelle, e que-
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mi, le diuersìti delle Regioni, le temperie, & intemperie de' luoghi,& anco le disferenze delle acque,&
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