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Riconoscendo questa importanza della collezione Bocchi di Adria,
il Mommsen, il quale l'aveva studiata per le iscrizioni nell'anno 1867,
propose all'Accademia delle scienze di Padova ed all'Instituto di corri-
spondenza archeologica di Roma di pubblicarne una descrizione corredata
dei necessari disegni. Incaricato di questo lavoro, mi condussi in Adria
nella primavera détt'anno 1868 per compilare un catalogo della collezione
e per sorvegliare all'esecuzione dei disegni, nell'istesso tempo studiando
le poche antichità della città, esistenti fuori di casa Bocchi, e le carte
riferibili agli scavi ed ai ritrovamenti accidentali di antichità, che il
sig. prof. Bocchi ha riunite presso di se e liberalmente mise a mia
disposizione. Ritornato in patria mi diedi al lavoro e potei mettere
alla disposizione di codesti istituti il manoscritto compiuto nel mese
di giugno 1870, mentre il sig. Bartoccini di Perugia aveva di già
inciso in rame le tavole, che dovevano accompagnare il mio catalogo.
Non occorre riferire qui tutte le circostanze che senza colpa mia hanno
ritardato di sette anni la pubblicazione del mio manoscritto. Solamente
prego i lettori di volere rammentare tanto questo ritardo quanto la circo-
stanza che in tutti questi anni non ho avuto presso di me il manoscritto e
che per conseguenza non ho potuto profittare del ritardo per rivederlo di
nuovo. Anzi quando finalmente nell'anno passato si potè dar mano alla
pubblicazione, mi trovavo tanto occupato dai doveri d'un impiego del
tutto alieno a questi studi, che mio malgrado mi vidi costretto a stam-
pare il manoscritto tale quale lo ebbi terminato sette anni fa, e di
rinunziare a qualsiasi correzione o aggiunta. Benché lo scopo principale
di questo lavoro sia quello di proporre un inventario esatto delle antichità
adriesi, pur tuttavia nessuno più dell'autore può deplorare essergli stato
impossibile di profittare di quei lumi che segnatamente lo studio dei vasi
greci deve alle ricerche di questi ultimi anni, cioè a quelle pubblicazioni
a tutti note, che hanno grandemente arricchito il materiale scientifico
e nell' istesso tempo più esattamente precisato i problemi e promossone
lo scioglimento. Così pur troppo ho da raccomandare questo libretto
all' indulgenza dei lettori.
Il seguente catalogo comprende tutte le anticaglie riunite nella casa
Bocchi o esistenti altrove in Adria colla sola eccezione delle lapidi scritte
ora completamente stampate nel Corpus inscr. lat. V n. 2515-2579, 8829,
di cui ho descritto quelle sole che sono corredate di rilievi. Dipoi ho
Riconoscendo questa importanza della collezione Bocchi di Adria,
il Mommsen, il quale l'aveva studiata per le iscrizioni nell'anno 1867,
propose all'Accademia delle scienze di Padova ed all'Instituto di corri-
spondenza archeologica di Roma di pubblicarne una descrizione corredata
dei necessari disegni. Incaricato di questo lavoro, mi condussi in Adria
nella primavera détt'anno 1868 per compilare un catalogo della collezione
e per sorvegliare all'esecuzione dei disegni, nell'istesso tempo studiando
le poche antichità della città, esistenti fuori di casa Bocchi, e le carte
riferibili agli scavi ed ai ritrovamenti accidentali di antichità, che il
sig. prof. Bocchi ha riunite presso di se e liberalmente mise a mia
disposizione. Ritornato in patria mi diedi al lavoro e potei mettere
alla disposizione di codesti istituti il manoscritto compiuto nel mese
di giugno 1870, mentre il sig. Bartoccini di Perugia aveva di già
inciso in rame le tavole, che dovevano accompagnare il mio catalogo.
Non occorre riferire qui tutte le circostanze che senza colpa mia hanno
ritardato di sette anni la pubblicazione del mio manoscritto. Solamente
prego i lettori di volere rammentare tanto questo ritardo quanto la circo-
stanza che in tutti questi anni non ho avuto presso di me il manoscritto e
che per conseguenza non ho potuto profittare del ritardo per rivederlo di
nuovo. Anzi quando finalmente nell'anno passato si potè dar mano alla
pubblicazione, mi trovavo tanto occupato dai doveri d'un impiego del
tutto alieno a questi studi, che mio malgrado mi vidi costretto a stam-
pare il manoscritto tale quale lo ebbi terminato sette anni fa, e di
rinunziare a qualsiasi correzione o aggiunta. Benché lo scopo principale
di questo lavoro sia quello di proporre un inventario esatto delle antichità
adriesi, pur tuttavia nessuno più dell'autore può deplorare essergli stato
impossibile di profittare di quei lumi che segnatamente lo studio dei vasi
greci deve alle ricerche di questi ultimi anni, cioè a quelle pubblicazioni
a tutti note, che hanno grandemente arricchito il materiale scientifico
e nell' istesso tempo più esattamente precisato i problemi e promossone
lo scioglimento. Così pur troppo ho da raccomandare questo libretto
all' indulgenza dei lettori.
Il seguente catalogo comprende tutte le anticaglie riunite nella casa
Bocchi o esistenti altrove in Adria colla sola eccezione delle lapidi scritte
ora completamente stampate nel Corpus inscr. lat. V n. 2515-2579, 8829,
di cui ho descritto quelle sole che sono corredate di rilievi. Dipoi ho