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stesso. Infelice pure è la spiegazione da lui proposta. Eùtu/yk b <poj[y>v vel è <pvW\w ga *
da leggere piuttosto Eutu/vjs è fopow; cfr. le iscrizioni di due gemme, CIGr. 7343. 734.^
e di un anello d'oro, ivi 8575. La lettera antepenultima sulla tavola del Boccili non h
forma di semplice I e poteva facilmente copiarsi non del tutto esattamente da chi non in
tendeva la leggenda.. Le lettere accusano l'epoca romana. La giusta spiegazione è pro-
posta di già da 0. Keil, Rheìn. Mus. XIX 1864 p. 614, il quale cita ancora le iscri-
zioni CIGr. 7045,1)057.
VI.
GEMME.
702-742.
702. Anello d'oro antico con pasta paonazza (lunga m. 0,011, larga 0,008), in cui
è incisa una foglia di vite.
703-713. Collana moderna composta di pietre antiche.
703. Niccolo lungo 0,007, largo 0,005.
Amore che va v. s., e tiene traile mani un vaso.
704. Niccolo lungo 0,008, largo 0,007.
■Un uomo munito di clamide (v. s.) sta appoggiato col gomito sinistro sopra una co-
lonna; nella sinistra pare abbia tenuto una lancia, nella destra protesa tiene un oggetto
poco chiaramente espresso, probabilmente un elmo. A s. al suolo evvi lo scudo.
705. Corniola lunga 0,008, larga 0,007.
Giove (v. d.) colle gambe involte in un panno è assiso sopra un trono con dorsale,
appoggiando colla destra lo scettro e tenendo nella sinistra il fulmine; a d. al suolo vi
è l'aquila. La testa del dio pare cinta di una corona. Il lavoro della pietra è molto
trascurato.
706. Corniola lunga 0,010, larga 0,009.
Testa di giovane v. s. con benda intorno ai capelli. È desso apparentemente un
ritratto.
707. Corniola lunga 0,013, larga 0,009.
Ganimede (v. s.), munito di una clamide e di una corona che gli cinge i capelli, vien
portato in su dall'aquila. Nella destra pare tenga un piccolo bastone (pedum?). Nel fondo
vi è incisa l'iscrizione C ■ CAECEN C . F
Ne ha parlato il Bocchi, Grande Illustr. del Lombardo - Veneto V 2 p. 50, ove però
invece di CARCEN è erroneamente stampato CARCENIUS. Un' impronta in ceralacca ne
^
, -ne Vit
1 Ve sl
VluDga
Siesta di «
n0. Eliotropo lun
Sopra il carro di ^
{^.H*no
HI, Eliotropo lun
Un canestro da civ
T. jv a destra due og
112, Pasta paonaz:
litote veduto di :
daniide ed ha sulla m
US, Pasta di forai
1 gatto (t. s.) In
Ui-717. Bracciale
là, il pie era di
É«te da Adria, 11
711, Sardonico lui
Grappo di tre gue
ai sulle ginocchia,
i compagni. La pietra (
delle impronte; vd. Oi
"5. Corniola lunj
Bl Nero elma
lancia.
'lfi' Nola lun^
Horaig^
frusta.
} Cwii»la Inni
stesso. Infelice pure è la spiegazione da lui proposta. Eùtu/yk b <poj[y>v vel è <pvW\w ga *
da leggere piuttosto Eutu/vjs è fopow; cfr. le iscrizioni di due gemme, CIGr. 7343. 734.^
e di un anello d'oro, ivi 8575. La lettera antepenultima sulla tavola del Boccili non h
forma di semplice I e poteva facilmente copiarsi non del tutto esattamente da chi non in
tendeva la leggenda.. Le lettere accusano l'epoca romana. La giusta spiegazione è pro-
posta di già da 0. Keil, Rheìn. Mus. XIX 1864 p. 614, il quale cita ancora le iscri-
zioni CIGr. 7045,1)057.
VI.
GEMME.
702-742.
702. Anello d'oro antico con pasta paonazza (lunga m. 0,011, larga 0,008), in cui
è incisa una foglia di vite.
703-713. Collana moderna composta di pietre antiche.
703. Niccolo lungo 0,007, largo 0,005.
Amore che va v. s., e tiene traile mani un vaso.
704. Niccolo lungo 0,008, largo 0,007.
■Un uomo munito di clamide (v. s.) sta appoggiato col gomito sinistro sopra una co-
lonna; nella sinistra pare abbia tenuto una lancia, nella destra protesa tiene un oggetto
poco chiaramente espresso, probabilmente un elmo. A s. al suolo evvi lo scudo.
705. Corniola lunga 0,008, larga 0,007.
Giove (v. d.) colle gambe involte in un panno è assiso sopra un trono con dorsale,
appoggiando colla destra lo scettro e tenendo nella sinistra il fulmine; a d. al suolo vi
è l'aquila. La testa del dio pare cinta di una corona. Il lavoro della pietra è molto
trascurato.
706. Corniola lunga 0,010, larga 0,009.
Testa di giovane v. s. con benda intorno ai capelli. È desso apparentemente un
ritratto.
707. Corniola lunga 0,013, larga 0,009.
Ganimede (v. s.), munito di una clamide e di una corona che gli cinge i capelli, vien
portato in su dall'aquila. Nella destra pare tenga un piccolo bastone (pedum?). Nel fondo
vi è incisa l'iscrizione C ■ CAECEN C . F
Ne ha parlato il Bocchi, Grande Illustr. del Lombardo - Veneto V 2 p. 50, ove però
invece di CARCEN è erroneamente stampato CARCENIUS. Un' impronta in ceralacca ne
^
, -ne Vit
1 Ve sl
VluDga
Siesta di «
n0. Eliotropo lun
Sopra il carro di ^
{^.H*no
HI, Eliotropo lun
Un canestro da civ
T. jv a destra due og
112, Pasta paonaz:
litote veduto di :
daniide ed ha sulla m
US, Pasta di forai
1 gatto (t. s.) In
Ui-717. Bracciale
là, il pie era di
É«te da Adria, 11
711, Sardonico lui
Grappo di tre gue
ai sulle ginocchia,
i compagni. La pietra (
delle impronte; vd. Oi
"5. Corniola lunj
Bl Nero elma
lancia.
'lfi' Nola lun^
Horaig^
frusta.
} Cwii»la Inni