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Rapporti intorno agli scavi ed ai ritrovamenti accidentali di antichità

fatti nel suolo della città di adria.

Dominici Marii Nigri Veneti Geographiae Commentariorum libri XI. Basileae 1557.

Pag. 125. Ad has paludes 12 mil. pass, a lìtore maris Adria urbs Graeca Adriano infusa
amne sita fuit Atrio, prius appellata quo in loco multa vetusta sane ut murorum fragmenta
ac marmora iacentia ubique indicant vasaque complura tuia vitrea tura testacea aevi (p. 126)
illius forma sane admiranda quae vel effocliuntur vel a piscatoribus immissis retibus per paludes
extrahuntur: cuius adhuc urbis pars in insula palustribus aquis circuraflua restat piscatoriis
casis habitat quae corrupto vocabulo Adria Ari appellai in quam tenuitatem qua deinde scraper
fuit, Veneti Urseolo duce bello eara devictam perduxerunt.

Le Orationi volgari di Luigi Grotto Cieco d'Hadria. Venetia 1603 f. 91' Oratione ... in morte del
clariss. M. Michiel Marino Rettor di questa Città recitata . . . nella Chiesa della Fontana il dì
18 Agosto nel 1575.

... E se già molti anni hauesse potuto indouinar che '1 sito suo fosse domito esser minerà di
si pretioso thesoro ; haurebbe serbato con auara e strettissima accuratezza tutti gii eletti marmi e
le preggiate colonne che in varij tempi si son cauati dal profondo grembo delle sue antiche ruine
e mandati a ornar le più famose città dell'Italia per fabricar un sepolcro degno d'accogliere il velo
terreno del Diarissimo M. Michiele Marino.

Le Origini di Padova, di Lorenzo Pignoria. In Padova appresso Pietro Paolo Pozzi 1625 p. 66 vd. n. 690-693.

Giangirolamo Bronziero, Istoria delle origini e condizioni de' luoghi principali del Polesine di Rovigo.
Venezia 1747.

A p. 50-64 si ragiona di Adria.

p. 58 «... cavandosi non solo nei borghi ma anco tra campagna e penetrando non più che
sei o sette piedi sotterra si trovano fragmenti di colonne e marmi d'ogni sorte, fondamenti volte ed
altre masse di pietre ...»

p. 59 rammenta un musaico ritrovato «incerto campo dei Bocchi verso Ravenna». Poi continua:
«E così in ogni tempo d'ogni intorno per li canali sotto acqua sono stati sentiti pavimenti e muraglie
ma sempre più verso Ravenna che altrove. Da cinquanta o poco più anni in qua oltre il pavimento
suddetto sotto terra sono stati trovati ponti, fontane, pozzi e canne di piombo," pezzi di alabastro
 
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