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https://doi.org/10.11588/diglit.26670#0236
33°
perfezionò maggiormente sotto il- rlnnomato Pìttore di ProspettÌ¥e
Giampaolo Panini Piacensino® Tornato a Modena circs ii 1725.
snioaò a dipingere in dìverse caìèe a dar pruove del suo ta!entos
E per cercare ad esso più ampio e più util campo trasferilsì a Vene«
zia?. ove ancor prese moglie » Viaggiò per !a Germania, e levando in
prospettiva i disegni di molte Fortezze, ne vendette parecchi con non
picciol guadagno e Fu ancora in Ispagna e in Inghiiterra , ove fu as«
sai sovente occupafo nel dipinger le Scene per diversi Teatri. Stabilisssi
finalmente in Napolì, e vi si trattenne circa 20» anni impiegato al
servìgio di quel Teatro B.eale in quaiìtà d* Inventore s Dipintore , ed
Àrchitetto dells Scene 3 nei quale impiego meritò 1* onore di esfers
dichisrato s come ivi dicono, Ajutante della Real Foriera, tito!os
che porta seco ii diristo di vesiir runiformes e di a.vere un fiocco
fianchi. Era egli fecondo nds iovenzione , naturale nds espressione s
e maraviglioso nello spiegar T idee àt Poeti. La Scena singolarmente
del Labirsoto nei Dramma di Arianna e Teseo ebbe grandissimo ap«
pTaulb. In occasione innoltre della partenza da Napoli del Re Carlo
IIL dipinse tre gran quadri 5 che surono sommamente ammirati, ne®
quali vedevafì espressa la pareenza del Re eoìla R.eal fiotta, la coro«
nazione del Re prcsente,, e una eruzìon dd Yesuvio » Morì a*' 27»
d’ Aprile. del 1777. lasciando un Legato ài ventimila ducati a benefi-
eio di que! Monte della Miserìcerdìa. E iì R_e per dar pruova della
slima5 in cui avea i taJemi del Joli5 ordinò che h metà ddlo fiipen»
dio a lui assegnato- continuasse a pggarsi alla vedova mogiie. Molti
disegni ne son rimafii in Napoli s che fanno sempre meglio conoscer®-
la singolare abilità 3 di cui era dotato®
L
‘F Aìnati- Marco Carpiglano scolaro dr M. Luìgi de !a Foresse
JLst Pittor Parigino,, ma siahilito m Garpi, e divenutone Gittadino?
su mediocre Pittore, e diversi quadri se m hanno nelle Chiese dl quel-
la Gittà 3 delie quali non. glova il sar disiinta menziont. » Ei dipìnfe
perfezionò maggiormente sotto il- rlnnomato Pìttore di ProspettÌ¥e
Giampaolo Panini Piacensino® Tornato a Modena circs ii 1725.
snioaò a dipingere in dìverse caìèe a dar pruove del suo ta!entos
E per cercare ad esso più ampio e più util campo trasferilsì a Vene«
zia?. ove ancor prese moglie » Viaggiò per !a Germania, e levando in
prospettiva i disegni di molte Fortezze, ne vendette parecchi con non
picciol guadagno e Fu ancora in Ispagna e in Inghiiterra , ove fu as«
sai sovente occupafo nel dipinger le Scene per diversi Teatri. Stabilisssi
finalmente in Napolì, e vi si trattenne circa 20» anni impiegato al
servìgio di quel Teatro B.eale in quaiìtà d* Inventore s Dipintore , ed
Àrchitetto dells Scene 3 nei quale impiego meritò 1* onore di esfers
dichisrato s come ivi dicono, Ajutante della Real Foriera, tito!os
che porta seco ii diristo di vesiir runiformes e di a.vere un fiocco
fianchi. Era egli fecondo nds iovenzione , naturale nds espressione s
e maraviglioso nello spiegar T idee àt Poeti. La Scena singolarmente
del Labirsoto nei Dramma di Arianna e Teseo ebbe grandissimo ap«
pTaulb. In occasione innoltre della partenza da Napoli del Re Carlo
IIL dipinse tre gran quadri 5 che surono sommamente ammirati, ne®
quali vedevafì espressa la pareenza del Re eoìla R.eal fiotta, la coro«
nazione del Re prcsente,, e una eruzìon dd Yesuvio » Morì a*' 27»
d’ Aprile. del 1777. lasciando un Legato ài ventimila ducati a benefi-
eio di que! Monte della Miserìcerdìa. E iì R_e per dar pruova della
slima5 in cui avea i taJemi del Joli5 ordinò che h metà ddlo fiipen»
dio a lui assegnato- continuasse a pggarsi alla vedova mogiie. Molti
disegni ne son rimafii in Napoli s che fanno sempre meglio conoscer®-
la singolare abilità 3 di cui era dotato®
L
‘F Aìnati- Marco Carpiglano scolaro dr M. Luìgi de !a Foresse
JLst Pittor Parigino,, ma siahilito m Garpi, e divenutone Gittadino?
su mediocre Pittore, e diversi quadri se m hanno nelle Chiese dl quel-
la Gittà 3 delie quali non. glova il sar disiinta menziont. » Ei dipìnfe