DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.26670#0392
R
RIva Giusefpe Modcnese, trovandosi in Inghilterra pubblicò £v£
un Libretto di pochi fogii intitolato t Avviso ai Compofnorì ed
ai Cantami. Lonlra 1728*
S
SA.LVATORI Domenico figìio del vlveote Sig. Antonio e ddla S£«
gnora Virgmia Chiapelli di lui Moglie Cimd?ni Modene£5 e naco
a’ 5* dJ Aprile del 1748. dopo aver frequentate le Scuole de’ PP» ddL
la Comp. di Gesa in patrìa , ed essere ifaco istrutto ne! suonare il
CembAo e !’ Organo e nelk Regole dd Contrappunto dai Sig. D» lrt«
nocenzo Giglj, di cui si è detto poc* anzi. fu nei l'jóg. inviato a
Napoii nel Regio Conservatorio di S. Ontfrio , acsiocchè potgsfe per^
fezionare queiia fdkistima disposizione aìla Muli:a5 ch’egli avea sor*
tito dasla natura . Ivi di fatti fece sì rapidi € sì fclici progresìì 9 ch@
egli era considerato ccme ii primo fra tutti que’ valorosi sliievì 5 e
che fino dal second’ anno di quel suo soggiorno fu sceìto per uno dei
trc a comporre e dirigere ia solenne Musica solita farsi per la Nove*
na di S. Irene, 11 che pur fece 1* anno seguente per quella non meno
soknre della Novena di S. Emidìo * e in ambedue quelle cccasionl
l.a Musica dei gtovane Salvatori fu udita con iommo applauso , gc! aU
tamente lodata da que’ celebri Professori . Queste notizie giunte aìs
orecchio del Daca Francesco IIL di gloriosa memoria lo tncssero a
dare ai Salvatori un’ onorevole testimonianza dei suo gradimenso con
accordargli la sopravvivenza ai suddetto Giglj neli’ impiego di Mas®
fcro di Cappelia di questa Ducal Corte . Ma frattanto s ottimo gio®
vane cominciava ad ester travagliato da queile indisposizioni, che trophi
po presto il consiussero ai sepolcro. Richiamaco perciò a Modena 3
benchè fosse in uno staca cagiongvole di salute 9 nors eessè dals eserciw
tar©
RIva Giusefpe Modcnese, trovandosi in Inghilterra pubblicò £v£
un Libretto di pochi fogii intitolato t Avviso ai Compofnorì ed
ai Cantami. Lonlra 1728*
S
SA.LVATORI Domenico figìio del vlveote Sig. Antonio e ddla S£«
gnora Virgmia Chiapelli di lui Moglie Cimd?ni Modene£5 e naco
a’ 5* dJ Aprile del 1748. dopo aver frequentate le Scuole de’ PP» ddL
la Comp. di Gesa in patrìa , ed essere ifaco istrutto ne! suonare il
CembAo e !’ Organo e nelk Regole dd Contrappunto dai Sig. D» lrt«
nocenzo Giglj, di cui si è detto poc* anzi. fu nei l'jóg. inviato a
Napoii nel Regio Conservatorio di S. Ontfrio , acsiocchè potgsfe per^
fezionare queiia fdkistima disposizione aìla Muli:a5 ch’egli avea sor*
tito dasla natura . Ivi di fatti fece sì rapidi € sì fclici progresìì 9 ch@
egli era considerato ccme ii primo fra tutti que’ valorosi sliievì 5 e
che fino dal second’ anno di quel suo soggiorno fu sceìto per uno dei
trc a comporre e dirigere ia solenne Musica solita farsi per la Nove*
na di S. Irene, 11 che pur fece 1* anno seguente per quella non meno
soknre della Novena di S. Emidìo * e in ambedue quelle cccasionl
l.a Musica dei gtovane Salvatori fu udita con iommo applauso , gc! aU
tamente lodata da que’ celebri Professori . Queste notizie giunte aìs
orecchio del Daca Francesco IIL di gloriosa memoria lo tncssero a
dare ai Salvatori un’ onorevole testimonianza dei suo gradimenso con
accordargli la sopravvivenza ai suddetto Giglj neli’ impiego di Mas®
fcro di Cappelia di questa Ducal Corte . Ma frattanto s ottimo gio®
vane cominciava ad ester travagliato da queile indisposizioni, che trophi
po presto il consiussero ai sepolcro. Richiamaco perciò a Modena 3
benchè fosse in uno staca cagiongvole di salute 9 nors eessè dals eserciw
tar©