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-'•ii i ri —

INTRODUZIONE

ALLA

TOPOGRAFIA DI ROMA.

jf. i.

Del Circuito dì Roma , e sue Porte .

NON vi è alcun dubbio, che l'antica Roma deve
considerarsi in varj tempi. Vivente Romolo com-
prese essa per alcun tempo il solo Monte Palati-
no ; poscia anche il Capitolino dopo l'unione fatta coi
Sabini, conservando in un tempo, e nell'altro sempre
quattro Porte , delle quali una era verso il Tevere , l'altra
riguardava l'Aventino , la terza il Celio verso l'Anfitea-
tro , e la quarta il Campo Marzio verso il moderno Cor-
so . La Porta Carmentale fu detta ancora Scelcrata , cioè
Infausta, per essere da quella esciti i Fabj 5 allorché an-
darono a combattere al Fiume Cremerà contro i Vejen-»
ti (i) . La Porta , che riguardava l'Aventino, si disse Ro-
manula , forse dal nome di Romolo ; l'altra si disse Pan-
dana , a pandenclo, dall' essere più aperta delle altre ; la
quarta Mugonia a mugìtu Boum, come vuole Festo , pa-
scolando allora gli armenti nel Campo Marzio . Si fa men-
zione ancora dagli Autori delle Porte dette Palatium,
Trigonia , Lìbera , Januale, e Saturnia : ma in tanta va-
rietà d'opinioni sopra le medesime seguiteremo il Dona-
to , che crede la Libera essere stata l'istessa che la Panda-
na ; così ancora la Saturnia , e il Palatium , e la Janua-
le essere stata l'istessa cosa vicino al Palatino (i) .

Tra i tempi di Romolo , e di Servio Tullio variaro-
no le cose, andando sempre più allargandosi la Città ; ma
sino a qual punto , si rende incerto ancora . Dopo Servio
Tullio sino ad Aureliano Imperatore probabilmente vi fu-

rono

(i) Vcd.Dion. , eGio. Petizon. (s) Ycd-Van, Nardi». Donat.
 
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