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https://doi.org/10.11588/diglit.4321#0167
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Parti I. Capo IV. 9/
presentarle un vecchio, che dava scuola di lira ad un gio-
vinetto ; vi era un altro Tempio della Fede eretto da Tar-
quinio Superbo . La casa dell'Editilo di Giove Capitolino fu
da Domiziano ridotta in Tempio di Giove Conservatore , per-
chè ivi celato si salvò da'tumulti Virgiliani . Si trova men-
f, zione de'Tempj della Fortuna Primigenia, della Fortuna Os»
„ sequente , della Fortuna Viscosa, cioè attaccata, fissa, per-
„ manente, come vuole Plutarco (1) , della Mente, di Venere
„ Ericina, di Giove Sponsore, del Dio Fidio , di Venere Cal-
„ va , nel qual Tempio il simulacro della Dea era rappresentato
„ con un pettine nella mano, giacché a quella le Matrone ave-
,, vano donato i loro pettini , resi ad esse inutili per essersi ra-
„ se, e dati i lor capelli in uso deile balestre „ ed altri stru-
„ menti di guerra nell'assedio del Campidoglio fatto da'Galli,
», come asserisce Lattanzio (2) , e Vegezio (3) . Eravi il Tempio
„ di Venere Capitolina, cui offrì Galba un ricchissimo moni-
„ le : il Tempio di Opi, ove si conservava il danaro di Cesa*
„ re. Il Tempio d'Iside e Serapide fu il luogo, ove Domiziano
„ dopo aver passato la notte presso il Tempio di Giove Capi-
,, tolino, si rifugiò alla mattina. Presso l'Asilo v'era il Tempio
„ di Cerere , ed in sito incerto i Tempj di Marte Bisultore , del-
„ la fortuna, d'Ercole, di Diana e Giove, di Giove , di Giù-
„ none Juga , onde a ragione si disse da Cicerone, che il Cam-
,, pidoglio era il domicilio delli Dei, ove secondo Vittore tut-
,, ti erano adorati ne' loro simulacri (4) . A questi sacri edifi-
zj si debbono aggiungere le statue moltissime dei Re di Ro-
ma, di varj personaggi illustri, di diversi Imperatori, il co-
„ losso d'Apolo, la Statua di Giove trasportata dall'antica
„ Preneste . Vi erano molte colonne rostrate, frale quali quella
„ di Cesare ; quattro lavorate col metallo de' rostri delle na-
„ vi nemiche dopo la battaglia Aziaca , erano nel Campidoglio ;
„ ed il Marliano (5) crede che sieno quelle , che era si veg-
,, gono in S.Giovanni Laterano . Vi erano le Vittorie, che Boc»
>, co Re di J^umidia offrì a Siila., coll'imagine di Giugurta pri-
s, gioniero, rammentate da Plutarco . Presso il Tempio di Gio-
,, ve Tonante vi erano ancora le Selle Patrocliane , delle qua-
s, li fa menzione Marziale (6), sito adattato alle necessarie co-
», modità, che forse era una delle centoquarantaquattro pub-
N „ bli-
(1) V. Pitis. Lexic Ant. Rom. pag. Su. §.
Fortuna Viscata . i, Lact. Divin. Instit. Lib.
«. caj>. XX. i 17. iti Vcgecms. Jib. IV. cJX.
(4) Donat. lib.II. cap.II. pag 114XS) Madian.
Hb. IL cap.VII. p. »$•(«) Marciai. LibXlI. j\.
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Parti I. Capo IV. 9/
presentarle un vecchio, che dava scuola di lira ad un gio-
vinetto ; vi era un altro Tempio della Fede eretto da Tar-
quinio Superbo . La casa dell'Editilo di Giove Capitolino fu
da Domiziano ridotta in Tempio di Giove Conservatore , per-
chè ivi celato si salvò da'tumulti Virgiliani . Si trova men-
f, zione de'Tempj della Fortuna Primigenia, della Fortuna Os»
„ sequente , della Fortuna Viscosa, cioè attaccata, fissa, per-
„ manente, come vuole Plutarco (1) , della Mente, di Venere
„ Ericina, di Giove Sponsore, del Dio Fidio , di Venere Cal-
„ va , nel qual Tempio il simulacro della Dea era rappresentato
„ con un pettine nella mano, giacché a quella le Matrone ave-
,, vano donato i loro pettini , resi ad esse inutili per essersi ra-
„ se, e dati i lor capelli in uso deile balestre „ ed altri stru-
„ menti di guerra nell'assedio del Campidoglio fatto da'Galli,
», come asserisce Lattanzio (2) , e Vegezio (3) . Eravi il Tempio
„ di Venere Capitolina, cui offrì Galba un ricchissimo moni-
„ le : il Tempio di Opi, ove si conservava il danaro di Cesa*
„ re. Il Tempio d'Iside e Serapide fu il luogo, ove Domiziano
„ dopo aver passato la notte presso il Tempio di Giove Capi-
,, tolino, si rifugiò alla mattina. Presso l'Asilo v'era il Tempio
„ di Cerere , ed in sito incerto i Tempj di Marte Bisultore , del-
„ la fortuna, d'Ercole, di Diana e Giove, di Giove , di Giù-
„ none Juga , onde a ragione si disse da Cicerone, che il Cam-
,, pidoglio era il domicilio delli Dei, ove secondo Vittore tut-
,, ti erano adorati ne' loro simulacri (4) . A questi sacri edifi-
zj si debbono aggiungere le statue moltissime dei Re di Ro-
ma, di varj personaggi illustri, di diversi Imperatori, il co-
„ losso d'Apolo, la Statua di Giove trasportata dall'antica
„ Preneste . Vi erano molte colonne rostrate, frale quali quella
„ di Cesare ; quattro lavorate col metallo de' rostri delle na-
„ vi nemiche dopo la battaglia Aziaca , erano nel Campidoglio ;
„ ed il Marliano (5) crede che sieno quelle , che era si veg-
,, gono in S.Giovanni Laterano . Vi erano le Vittorie, che Boc»
>, co Re di J^umidia offrì a Siila., coll'imagine di Giugurta pri-
s, gioniero, rammentate da Plutarco . Presso il Tempio di Gio-
,, ve Tonante vi erano ancora le Selle Patrocliane , delle qua-
s, li fa menzione Marziale (6), sito adattato alle necessarie co-
», modità, che forse era una delle centoquarantaquattro pub-
N „ bli-
(1) V. Pitis. Lexic Ant. Rom. pag. Su. §.
Fortuna Viscata . i, Lact. Divin. Instit. Lib.
«. caj>. XX. i 17. iti Vcgecms. Jib. IV. cJX.
(4) Donat. lib.II. cap.II. pag 114XS) Madian.
Hb. IL cap.VII. p. »$•(«) Marciai. LibXlI. j\.
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