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Visconti, Giambattista Antonio; Visconti, Ennio Quirino
Il Museo Pio-Clementino (Band 7): Miscellanea del Museo Pio-Clementino — Rom, 1807

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https://doi.org/10.11588/diglit.3455#0097
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INDICAZIONE DE* MONUMENTI
CITATI NEL CORSO DELLE ILLUSTRAZIONI
E rappresentati nelle due Tavole A , e B .

=#*-

TAVOLA A.

I geroglifici segnati sulla tunica, grembiule, edi-
cola , pilastro, pastosorio , plinto &c. della Pasto-
fora spiegata alla tavola VI, sono esattamente rico-
piati sull' annesso rame. L' indicazione che siegue
disegna quelli che sono incisi in ciascuna delle par-
ti della statua qui sopra mentovate.
Fig. i- Geroglifici segnati attorno attorno la fi-
gura sul suo manto o grembiule e sul pilastro dove
appoggia il dorso.
a, b, e, d Pilastro.
e,s,g, h Parte destra del manto sotto il brac-
cio dritto della figura.
i, k , /, in Sulla manica destra della tunica.
/z, o, p , q Parte sinistra del manto sotto il brac-
cio manco.
r, s , t, u Sulla manica sinistra della tunica.
Fig. <i. Geroglifici incisi sulla parte esteriore del
pasto o edicola che la figura sostiene.
a , b , e, d Sul piano superiore orizzontale .

b,e,f, e Sul dinnanzi dell'edicola attorno la
cavita dov è il simulacro.
g > h, i, b Sulla fiancata destra.
e, k, l, m Sulla fiancata sinistra.
n'°*P>f>q,r Sui tre lati del pilastro o pa-
stoforio che regge l'edicola. F
to se~^.StlHSCÌa *'-rVa rÌP°rtata al lu°S° vuo-
r2 u angUStla dell° sPazio n°n avendo
permesso di collocare al lor sito i geroglifici di que-
sta striscia . 6U^ULU ul 4UC
rhP rfman^T0^16-'/ncisì sul masso verticale liscio
ne SS/? dSa tstliT fiS,Ura' ss PÌlaStr°
** A™» ™» culL01a> e A plinto 5 al sito segnato
, dove non capevano . ó
Fig. 3. Geroglifici segnati sul piano „rizzonta.
e del plinto sovra cui dost la fi„ orizzonta
di della medesima. P * fagUra' attorno a Ple"
a, b,,c, d Dalla parte del pie destro,
e,/ Dalla parte del sinistro.

TAVOLA B.

N. i. a 5. O Otto questi cinque numeri vedonsi di-
w3 segnati gli amori , o piuttosto Gen]
bacchici, che ornano le taccie delle are sulle quali
sorgono i candelabri incisi nella tav. XXXIX. e XL.
e i compagni di questi.
Il candelabro esposto nella tavola XXXIX., ol-
tre il putto che regge nella sinistra un paniere di
frutta, e de fiori nella destra, il qual basso-rilievo
si vede inciso nella tavola stessa, ha da un altro la-
to il basso-rilievo disegnato qui , sotto il N. I. Il Ge-
nio Bacchico che vi è rappresentato ha gli attributi
medesimi che vedonsi spesso nelle mani de' Fauni ;
solleva delle uve nella man sinistra che tiene solle-
vata in alto, ed ha nella destra il pedo o baston pa-
storale .
II basso-rilievo del terzo lato è cancellato.
L'altro candelabro corrispondente presenta in
un lato un basso-rilievo simile a quello che si vede
inciso nella tavola XXXIX ; ha pure un lato cancel-
lato; ed offre nel terzo il basso-rilievo disegnato qui
sotto il num. 1. Il Genio ha per attributo un cornu-
copie . Ciocché rende questo emblema degno d'osser-
vazione si è, che il corno non assomiglia a quello
d'un bue5 la superficie di esso non è liscia , né la sua
iorma è rotonda, è al contrario scabra ed angolosa co-
me nelle corna d' un caprone . Senza dubbio l'arte-
fice ha voluto indicare che questo corno d' abbondan-
za non è quello d' Acheloo cangiato in toro ; è anzi
quello della Capra Amai tea. Un tal corno convien me-
glio ad un genio di quella deità la cui vittima è il capro.
« candelabro esposto nella tavola XL presenta

descritto.V1" b™liev° «™»e a»'ultimamente
descrmo, il basso-rilievo del secondo lato si trova
mc.so nella stessa tavola XL , il num. 3. rapo e ° ta
il bassorilievo eh' è nell'ultimo. 11 putto ^ nel a
sinistra un volatile, nella destra un moooTo Ah
biam veduto altrove che soesoo , graPPolo. Ab-
han raDore^,.,.- j > ?P gh antlchl scultori
sona7PurS de Put» che orzano con varie
volaXLaJ!,delab,r0 corrisP°ndente a quello della Ta-
vola XL. ha un lato anch' esso il cui basso-rilievo non
e diverso da duello rVè a;, u«u>&o-ruievo non
la. Più curii» -ii d^Snat0 "ella stessa tavo-
ato e , '1 ba«o-nhevo che orna il secondo
mero 1 II «^ d'am° *' dlSeSno sotto 1««o nu-
mero 4.11 Gemo e m atto di cingersi la fronte con un
nastro o dutdema, e così imita is celebre èZZTl
atleta che si cinge la fronte d'una benda,opera di Poli-
cleto, della quale esisteva una copia antica di ma-mo
assai conservata negli Orti Farnesiani sul Palatino'
Vedesi edita nella raccolta che ha per titolo 7 ?
res staraarum Urbis Rcnae icones £££ fe
mann, a cui questa osservazione n™ e •
u ~aa^*.*.~ l 11 MWVd*lone non era sfuggita,
ha addotta una bella Drova HpIU «. , •
... , Fuva della sua consettura iu
una figura simile scolpita sul cippo d'un defunto che
si chiamava Aa<W,o, come un'allusione evidente
a questo nome. Questo cippo, così interessante per
la stona delle arti, è ora nel Museo Vaticano. Al
tempo di Winckelmann era nella villa Sinibaldi ,
coni egli stesso lo avverte in una nota che si legge
nel Libro IL, cap.IX. §. 16. della Storia delle Arti,
edizione Romana. In questa nota non omette il ce-
lebre antiquario d'indicare il basso-rilievo che qui

esa-
 
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