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erexit eam. Et cum vocasset sanctos et viduas, assignavit
eam vivam ». Il pendant di Tabita "è un uomo barbato,
che la penula caratterizza per ebreo. Essendo il campo fra
le due colonne troppo ristretto per poter dare lo spazio
necessario al miracolo della risurrezione stessa, l'artista
scelse il momento dopo il miracolo. Non si può negare che
la sua composizione è molto inferiore a quella delle due altre
sculture. Visto trattarsi di un'opera d'arte di provincia, lo
stile è ancora tale da permetterci di assegnarla alla fine del
secolo iv. Lo stesso si dica del sarcofago dì S. Massimino,
mentre il frammento, il migliore di tutti, è della seconda
metà di quel secolo.

§ IV. - Punizione di Anania e Zaffira.

Io non ho mai incontrata tanta difficoltà nella ricostru-
zione d'una scena frammentaria, come quando volli comple-
tare un piccolo frammento scavato al tempo del de Rossi
nel cimitero di S. Callisto. Al primo aspetto la scultura
informe (fig. 94) pareva il residuo d'una Pietà, soggetto
impossibile per i primi secoli della Chiesa. Ma dopo un
attento esame, vi riconobbi una grande rassomiglianza col
frammento più completo, « trouvé en 1835 à l'abbaye de
Saìnt-Ruf, prés d'Avignon, et conserve au Musée Calvet ».
E. Le Blant, di cui abbiamo riferito la testimonianza, pubblicò
il frammento nella Casette archéotogique, dandone la giusta
interpretazione: « Le groupe principal nous montre un
homme tenant par les jambes un personnage couché que l'on
transporte, et dont le corps était évidemment soutenu par
un ou deux individus... Il s'agit ici de l'histoire d'Ananias
et de Saphira » '.

La possibilità della spiegazione si deve ad uno dei ri-
lievi della cassetta eburnea di Brescia, su cui la storia di
Anania e Zaffira è rappresentata in due scene conformi al
testo della sacra Scrittura. Questa racconta che Anania,
d'intesa colla sua moglie, depose ai piedi degli apostoli sol-
tanto una parte del denaro ricavato dalla vendita del suo
terreno, ritenendo l'altra parte per sé. 0 Dixit autem Petrus:
Anania, cur tentavit satanas cor tuum, mentiri te Spiritili
sancto et fraudare de pretio agri ?... Non es mentitus bomi-
nibus, sed Deo. Audiens autem Ananias haec verba, cecidit
et exspiravit... Surgentes autem iuvenes amovcrunt eum,
et efferentes sepelierunt ». Dopo « quasi tre ore » si presentò
davanti all'apostolo Zaffira ed ebbe per la stessa ragione la
stessa sorte :. Sull'avorio 3 Pietro è seduto e parla a Zaffira

Fig 94.

che sta in piedi; fra ambedue, a terra, il sacco contenente il
.denaro, che Anania aveva deposto. Appresso quattro giovani
asportano il morto. Tutti e cinque vestono la tunica, i por-
tatori la tunica cincia, Anania la t/iscincta; Zaffira indossa una
dalmatica che lascia trasparire le forme del corpo. Sul fram-
mento d'Avignone, come apparisce dalla mia ricostruzione
(tav. CXXXXV, 3), soltanto due uomini trasportano il de-
funto: l'uno, quasi intiero, è caratterizzato dalla penula come
Giudeo. Lo scultore del sarcofago fu quindi più preciso. Noi
l'abbiamo seguito, dando la
penula ad Anania e all'altro
portatore. Nel fondo spicea
un terzo giovane, aggiunto,
come spesso, per riempire
il vuoto. Abbiamo comple-
tata l'architettura secondo
altri sarcofagi gallici.

La scultura di Avignone
ci è poi servita per la rico-
struzione del frammento
callistiano (tav. cit., ri. 2).
Ci siamo però limitati alla scena di Anania. Su quello di
Avignone segue un'altra scena, quasi intiera, della quale il
Le Blant non tenne verun conto. Vi è rappresentato Nostro
Signore accompagnato da un apostolo e con la destra stesa
verso una donna in ginocchio: " Sappiamo - scrive il Gar-
ruccì - che così si è figurata l'emorroissa e talvolta anche
la Cananea » '. Bisogna invertire le parti, perchè l'emor-
roissa s'incontra raramente nella scultura, mentre la Cananea
ne è un soggetto ovvio; la vediamo anche qui.

La rappresentazione della morte di Anania su un sarcofago
stupisce il Le Blant che ne reca una ragione alquanto
strana. 0 A quel ordre d'idées », domanda egli, « peut se
rattacher la représentation de cette scène excepdonneile?
S'il ne s'est borné a copier quelque modèle tombe sous sa
main, pourquoi le sculpteur d'une tombe chrétienne nous
montre-t-il ce grand cxemple d'une punìtion celeste, comme
ceux des sarcophages pai'ens nous font voìr les suppliccs
d'Ixion, de Tantale et des Danaì'des? Serait-ce pour epou-
vanter ceux qui voudraient tenter de violer la tombe? J'aban-
donne à de plus habiles la solution de ce petit problème » '.
La soluzione ci sembra più semplice. Abbiamo già incontrato
altri sarcofagi dove, accanto ai miracoli del Signore, si tro-
vano scene di Pietro, per rilevare, con tale parallelismo, gli
immensi privilegi del Vicario di Cristo.

1 Caule, tav. Vili, 4, p. 29; Gaiette archéologique, 1878, tav. XV,

P. 73-

: Actus apost., 5, 1-10.

1 Garrucci, VI, tav. 444.

' Garrucci, tav. 400, 9, p. 14.J.

1 Gaule, p. 30.
 
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