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Capo 1.
Di un'altra scultura, che offre pure un particolare straor-
dinario, non conosciamo che le copie del Ciacconio1, del de
Winghc ' e del Bosio ', l'ultima con un Giona barbato, mentre
su quella del de Winghc, più esatta, il profeta è imberbe,
come sempre, Le copie presentano la metà destra di un co-
perchio, rinvenuto nella via Tiburtina e già in casa di
Matteo Maurelio, nella strada detta de' Borgognoni , wmt
scrive il Bosio '. Il Garruccì lo riprodusse secondo la copia
.
,'wrj.
del Ciacconio alquanto aggiustata . Noi diamo quella del Co-
dice vaticano latino 5409, fol. 86 (fig. 126). La testa orna-
mentale d'uno dei Dioscori col berretto frigio sembra indizio
dell'età precostantiniana del frammento. La strana forma
d'ombrello, che ha la vela doppiamente ammainata, ci fa
pensare che sulla scultura originale l'albero maestro fosse
tutto inclinato da una parte, per la forza del vento, come
lo vedemmo già nel sarcofago 119.
Similmente inclinato era l'albero maestro su un fram-
mento sopralavorato ed abbellito da un « restauratore ■ vio-
lento, il quale, alla maniera ili l'rocuste, arrivò ad imporre la
forma ovale ad una scultura oblunga e rettangolare, come se
si trattasse d'una gemma. Codesta scultura, al pari d'un'altra
(p. 209), passò da una casa privata in via del Babuiiio al pa-
lazzo Sanscverino, dove è murata nel cortile. La fig. 12J la
mostra nello stato attuale; la lav. CLXII, 2, come era in ori-
gine. Si tratta dunque d'un residuo ili coperchio. Giona dor-
miente sotto la pianta sani stato a sinistra del getto perchè non
appare traccia veruna de! secondo pistrice la cui coda sarebbe
stata intrecciata, a meno che non l'abbia asportata il « restau-
ratore . Non vi sarà poi mancato la testa ornamentale. La
scultura deve ascriversi al secolo in. La maniera, onde il pro-
feta è traboccato in mare, ricorda, malgrado la sopralavora-
1 Cod. vm. U. 5^09, 86.
, le sculture più antiche; difatti il pistrice aspettava la
la a una certa distanza dalla nave, e non imuudiata-
2. Su un bello e grande frammento della metà destra
d'un coperchio, rinvenuto (l'anno ujzK) nel cimitero di Pre-
testato, s'incontra quel marinaio che, impaurito nel vedere
gettare Giona dalla nave, si copre il viso. 11 suo gesto e molto
naturale e lo distingue vantaggiosamente dai marinai che si
coprono il viso soltanto con la destra. Pure qui il pistrice
è un po' lontano dalla testa del profeta; e siccome anche il
lavoro è eseguito con grande facilità e disinvoltura, possiamo
senza tema ascrivere il frammento al secolo ut. Per rico-
struire la scena, basto completare il marinaio orante, aggiun-
gere la prora della nave col pilota e mostrare il pistrice in
tutta la lunghezza; :> destra abbiamo posto ( iiona dormiente,
guardato dal mostro (tav. CLXIX, 4).
Un esemplare completo delle due scen
tempo del de Rossi nel cimitero di Callisto, ma ora non vi
esiste più. La. scomparsa dovrebbe essere accaduta ben presto,
perche non mi rammento di averlo veduto. Lo riproduco
perciò secondo la copia del Carniccis (fig. 12S). Il r
orante porta un perizoma, gli altri due sono nudi. Molto
naturale è il modo come si effettua il getto: il marinaio abbrac-
cia Giona alla vita, e per avere più forza, ha posto un piede
sull'orlo della nave. Anche la bella posa del profeta dormiente,
che si appoggia sulla destra, tenendo la sinistra abbandonata
lungo 11 corpo, è un po' diversa da quella ordinaria; più 0
meno simile la vedremo ancora qualche altra volta. I due
■nostri emergono colla sola testa. Dalla poppa spicc
una colomha, a metà distrutta. Ciò deve dirsi a
pianta, se non è stata omessa dal copista. Per la d
artistica delle ligure, la scultura è una delle n
grande probabilità precostantiniana.
3. Di nove altri frammenti di coperchi i quattro primi
sono ancora prceostaminiani; gli altri apparter
Colo, Le sculture sono lavorate per lo più in fretta e con negli-
genza. Una delle migliori e quella d'un frammento del Mu-
seo del camposanto teutonico (Iti;-. CLXXl'I, .'): la nave
di Giona, una semplice barca, naviga accanto alle fiamme
dei tre fanciulli oranti, che ricorda il frammento riprodotto
a tati. CLXXI, 1. Notiamo inoltre un frammento affisso al-
l'aperto nel cortile dell'Episcopio di Porto: ivi Giona dorme
Capo 1.
Di un'altra scultura, che offre pure un particolare straor-
dinario, non conosciamo che le copie del Ciacconio1, del de
Winghc ' e del Bosio ', l'ultima con un Giona barbato, mentre
su quella del de Winghc, più esatta, il profeta è imberbe,
come sempre, Le copie presentano la metà destra di un co-
perchio, rinvenuto nella via Tiburtina e già in casa di
Matteo Maurelio, nella strada detta de' Borgognoni , wmt
scrive il Bosio '. Il Garruccì lo riprodusse secondo la copia
.
,'wrj.
del Ciacconio alquanto aggiustata . Noi diamo quella del Co-
dice vaticano latino 5409, fol. 86 (fig. 126). La testa orna-
mentale d'uno dei Dioscori col berretto frigio sembra indizio
dell'età precostantiniana del frammento. La strana forma
d'ombrello, che ha la vela doppiamente ammainata, ci fa
pensare che sulla scultura originale l'albero maestro fosse
tutto inclinato da una parte, per la forza del vento, come
lo vedemmo già nel sarcofago 119.
Similmente inclinato era l'albero maestro su un fram-
mento sopralavorato ed abbellito da un « restauratore ■ vio-
lento, il quale, alla maniera ili l'rocuste, arrivò ad imporre la
forma ovale ad una scultura oblunga e rettangolare, come se
si trattasse d'una gemma. Codesta scultura, al pari d'un'altra
(p. 209), passò da una casa privata in via del Babuiiio al pa-
lazzo Sanscverino, dove è murata nel cortile. La fig. 12J la
mostra nello stato attuale; la lav. CLXII, 2, come era in ori-
gine. Si tratta dunque d'un residuo ili coperchio. Giona dor-
miente sotto la pianta sani stato a sinistra del getto perchè non
appare traccia veruna de! secondo pistrice la cui coda sarebbe
stata intrecciata, a meno che non l'abbia asportata il « restau-
ratore . Non vi sarà poi mancato la testa ornamentale. La
scultura deve ascriversi al secolo in. La maniera, onde il pro-
feta è traboccato in mare, ricorda, malgrado la sopralavora-
1 Cod. vm. U. 5^09, 86.
, le sculture più antiche; difatti il pistrice aspettava la
la a una certa distanza dalla nave, e non imuudiata-
2. Su un bello e grande frammento della metà destra
d'un coperchio, rinvenuto (l'anno ujzK) nel cimitero di Pre-
testato, s'incontra quel marinaio che, impaurito nel vedere
gettare Giona dalla nave, si copre il viso. 11 suo gesto e molto
naturale e lo distingue vantaggiosamente dai marinai che si
coprono il viso soltanto con la destra. Pure qui il pistrice
è un po' lontano dalla testa del profeta; e siccome anche il
lavoro è eseguito con grande facilità e disinvoltura, possiamo
senza tema ascrivere il frammento al secolo ut. Per rico-
struire la scena, basto completare il marinaio orante, aggiun-
gere la prora della nave col pilota e mostrare il pistrice in
tutta la lunghezza; :> destra abbiamo posto ( iiona dormiente,
guardato dal mostro (tav. CLXIX, 4).
Un esemplare completo delle due scen
tempo del de Rossi nel cimitero di Callisto, ma ora non vi
esiste più. La. scomparsa dovrebbe essere accaduta ben presto,
perche non mi rammento di averlo veduto. Lo riproduco
perciò secondo la copia del Carniccis (fig. 12S). Il r
orante porta un perizoma, gli altri due sono nudi. Molto
naturale è il modo come si effettua il getto: il marinaio abbrac-
cia Giona alla vita, e per avere più forza, ha posto un piede
sull'orlo della nave. Anche la bella posa del profeta dormiente,
che si appoggia sulla destra, tenendo la sinistra abbandonata
lungo 11 corpo, è un po' diversa da quella ordinaria; più 0
meno simile la vedremo ancora qualche altra volta. I due
■nostri emergono colla sola testa. Dalla poppa spicc
una colomha, a metà distrutta. Ciò deve dirsi a
pianta, se non è stata omessa dal copista. Per la d
artistica delle ligure, la scultura è una delle n
grande probabilità precostantiniana.
3. Di nove altri frammenti di coperchi i quattro primi
sono ancora prceostaminiani; gli altri apparter
Colo, Le sculture sono lavorate per lo più in fretta e con negli-
genza. Una delle migliori e quella d'un frammento del Mu-
seo del camposanto teutonico (Iti;-. CLXXl'I, .'): la nave
di Giona, una semplice barca, naviga accanto alle fiamme
dei tre fanciulli oranti, che ricorda il frammento riprodotto
a tati. CLXXI, 1. Notiamo inoltre un frammento affisso al-
l'aperto nel cortile dell'Episcopio di Porto: ivi Giona dorme