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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0098
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ij IV. - Rifiuti' dei tic famiutli iti mUnarc In -

fornacis quasi
pane somigli

]' "angelo del
di Damaso (.

della fornace.
D'un intere

vcnlum roris flantem... > '■ A Nabucodònosor
nte ad un figlio di Dio: « spccìcs quarti simitis
monumento più chiaro per la presenza dcl-
ignorc» e il coperchi" di-1 sarcofago di-Ila cripta
. t.'A"A7.Y, 2): sulla metà destra lo vediamo
uIli, sulla sinistra insieme con essi nelle fiamme

e- particolare sono quelle rappr

destra è riprodot
La metà sinistra



in cui si vedono due fanciulli eoi!'- anidri" del Signore » nella
fornace; il terzo, spinto dal ccimirionc, si affretta di raggiun-
gere i suoi compagni, il primo dei quali gli porge la mano
per aiutarlo ad entrare nella fornace.

La scena più completa ci è offerta dalla metà sinistra d'un
coperchio proveniente da Porto, ora n. toc nel Museo late-
ranense (tira. CCI, /). Lo stato della scultura lascia molto
a desiderare: manca tutta la base con la parte inferiore della
scena; le figure sono per lo più ottuse, alcune senza volti,
altre, invece, di una conservazione ili-creta. Queste non sono
punto rigide e rivelano un artista abile e capace di rendere
animata la scena. Non sarà perciò troppo azzardato di ascri-
vere il frammento ancora al secolo iti.

A giudicare da altri monumenti, la metà destra del co-
perchio avrà contenuto l'adora/aonc dei Magi, riscontro adat-
tatissimo: da una parte si rifiuta, sotto pena di essere bruciati
vivi, l'adorazione di un re terrestre, dall'altra si adora il Re
celeste nel neonato infante Gesù. 11 coperchio del sarcofago
pubblicato a tao. CLl, /, aveva una tale rappresentazione
completa, del secolo IV adulto. I„i parte superstite della metà
In proporzioni madori ■: tur, (VlV.Y.Y/, >>.
scomparsa da molto tempo.

Di un altro esempio della stessa rappresentazione esiste
un pezzo contenente la fornace con due Magi e l'angelo
nelle fiamme; è murato nel secondo piano de! palazzo San-
Severino e coperto d'un colore chiaro dato dall'imbian-
chino [tav. CCI, 2). L'n frammento più grande, d'un terzo
esempio, è uscito dagli scavi eseguiti nel 10,29, a S. Seba-
stiano (toc. cit., 4); il centurione conserva ivi ancora un
pezzo del suo bastone. 11 riscontro sarà stalo anche qui l'ado-
razione dei Magi, Pensai allora ad una scultura nel Museo
de! Camposanto teutonico, che mi pareva avere tutti i requi-
siti da poter figurare come l'altra metà del coperchio, essendo
più o meno identica a quella vaticana. La nostra venne sco-
perta al tempo de! Bosio » in una vigna appresso alla chiesa
di S. Sebastiano sulla via Appia ■■::. In tempi a noi vicini è
riapparsa sul mercato antiquario, ma rotta in due pezzi.
« io li ho veduti », scrive il Carnicci, separatamente, l'uno
presso il Capobiaiteo, l'altro presso lo Scalandrini, negozianti
di antichità, e in prima li feci colie;iungere insieme, poscia mi
sono avveduto che erano cosi pubblicati una volta, e soltanto
ne ho supplita la parie di mezzo, oggi perduta, cioè i doni del
primo Magio e la stalla con parte elei bue ■■ '. Cosi completata

' Dan., 3. « scg-

l'acquistò il benemerito mons, de W;i:il. Per facilitare il con-
fronto, l'abbiamo riunita col frammento nel Museodi S. Seba-
stiano a tur. cit., .5. Ora si vede elle le due sculture non sono
dello stesso artista: nell'adorazione le figure sono assai pìu ro-
buste, per non dir tozze. La parte moderna l'abbiamo contor-
natad'una linea bianca. La sopra lavorazione non ostata segnata,
perchè si estende a tutto il resto. Il terzo e il secondo Magio
tenevano i loro doni su mani velale dalla clamide: il terzo due
bottiglie con mirra, cambiate in uccelli, il secondo, globuli del-
l'incenso. Il primo aveva nella sinistra la corona e con la destra
indicava la stella. Tutti i volti sono intenzionalmente rotti.
Anche il frammento lateranense coli'adora'ione fu soprala-
vorato; il terzo Magio ricevette una specie di piatto, le bot-
tiglie, la forma di uccelli, e la figura della Madonna fu tutta
ammodernata.

La maniera di offrire i doni su mani velate dalla clamide,
non s'incontra, nell'arte romana,su altri monumenti. In Gallia
fu imitata sul coperchio di Saint-Gilles (tav. CCII, 3), e in
Spagna su un sarcofago, le cui sculture sono dipinte con co-
lori ad olio {tav. CCXIX, 3). Il restauratore del frammento
del Camposanto la guastò tic! secondo Magio. Non dubi-
tando dei ritoc-
chi moderni. Re- ! '. ."

siste troppo sulla
bontà del lavoro
di questa ultima
scultura : C'est
pour le style et
l'exécution, la
mcilleurc repré-
sentatìon de cette sci
des mages apparali
asscz grossicrement
la Vierge est assise

0m\

/s /ir/*

: que j'ai vue. D'ordinaire, l'adoration
r des bas-rcliefs d'une basse epoque,
eaillés. Les mages se suivent à la file;
r un fauteuil avec l'enfant dans les
bras. lei les attitudes et le groupement soni très heureux,
et semblent indiquer une epoque antéricure au quatrième
siede ■■'. Il restauratore ha, come si disse, ritoccato tutte le
figure. La scultura appartiene alla seconda metà del se-
colo IV, al pari del coperchio vaticano. Il disegnatore del
Hosio, finalmente. Iia dato sulla copia di ambedue i rilievi,
al pastore che colla destra adora l'infante nel presepio, la
barba, e al Magio che indica la stella, una brocca nella
destra, errore, di cui ancora oggi non sì può addurre una
ragione plausibile. Il Garruccì corresse, in parte, sulla sua
copia, gli errori, ma ne aggiunse uno nuovo per conto suo:
il secondo Magio s'avvicina, sul coperchio vaticano, con

coi tre fanciulli che da precursori dei Magi
ali i Magi stessi, li abbiamo riservati al capitolo
dell'infanzia di Gesù.
 
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