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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0110
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■■ 154 scpolcr

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ehio e adorno di sculture di contenuto sacro. I .'abbiamo ripro-
dotto a tav. CXX, 2. « In esso», scrive il de Rossi, ■;

il cadavere d'una donna, giacente e distcsn sopra lunga lastra
dì marmo sorretta da due spranghi.* di ferro affisse alle late-
rali pareti del sarcofago... Era supino e sulle ossa qua e là
splendevano i frammenti dell'aureo tessuto della veste e
fiocchi d'oro, dai lembi di essa <> dalle estremità della tintura
caduti. 11 capo era piegato e il cranio tutto fracassato, ma eli-
porto da ampia spugna satura di saligne e di sanguigne croste
screziata . lai scheletro fu portato sano sulla lastra nella
chiesa di S. Sebastiano; ma i professori chiamati ad esaminarlo
anatomicamente, l'hanno tutto disfatto. Gli epitafì indicanti
i nomi dei sepolti attorno, come anche quello della donna
deposta nel sarcofago, sarebbero t stati affissi al pavimento
già da lunga età spogliato e distrutto . Potrebbe anche darsi
però che il nome della donna fosse slato taciuto a bella posta,
per salvaguardarne cioè il sarcofago, come si è verilieato in
altri simili casi, p.e. nel mausoleo di Probo dietro l'abside
della basilica di S. Pietro, dove i sarcofagi stavano nascosti
sotto il pavimento e gli epitafi si leggevano negli epistilii delle
colonne del mausoleo, rovinato in tempo di N'ieola V '.
ii Perciò in difetto d'ogni memoria intorno a quella defunta,
benché la spugna posta sotto il capo fracassato e chiusa nel
sepolcro potesse parere religiosa cura di accoglierne il sangue
e perciò indizio di martirio, non ne fu pronunciata sentenza
veruna « '. In questo contegno di somma corre tic zza scien-
tifica, ebbe certo gran parte il maestro.

Dalle sculture che sono del secolo iv, e più probabilmente
della seconda che della prima metà, nulla risulta che p

■ '.Iella domi;! dipo-ta nel sarcofago.

" ina non abbiamo che l'annunzio
della triplice negazióne di s. Pietro, scena, come vedemmo,
assai in ioga appunto nell'età della pace '.

11 coperchio poi mostra nel mezzo Li cartella sorretta da
putti e rimasta vuota, per la ragione accennata. Nella metà
destra sono due scene di Giona, alle quali l'unno da riscon-
tro, in quella sinistra la eadula di Adamo ed l'iva nel paradiso
e il busto solamente abbozzato e non finito della defunta

il particolare non e tanto carattenstiec
corona tenuta dall'aquila al disopra e
tire sul sarcofago da me ricomposto.
lai;, CI.X, .', a un quarto del vero, dev
desimo artista che ha scolpito il sarcofago". Per persuader-
sene basta esaminare le pieghe degli abiti: esse sono identiche
e fatte eoi (rapano.

Dunque pure qui il busto della defunta è effigiato in
mezzo a scene tratte dal Vecchio Tesi amento. Cosi Io vediamo
anche su tre dei quattro coperchi sopra menzionati, quindi
su monumenti del tv secolo. Così anche sul coperchio del
sarcofago inedito d'un Aurelio, equìte romano, del mede-
tempo {tav. CLXXIX, 2) \
 
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