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48

Capo Xfl - Dm Immmniti con le

delia pemtmua

le assegna, d'accorilo con la bontà del lavoro, la seconda
mela del secolo III.

Il giovine colla palma e il vessi Ili (ero vestono una tuni-
ca cinta piii corta, come se lusserò snidati. (ìli alni hanno
pine la tunica cinta, ma con il »ìà.ti<-- e molto lunga e larga,
ciò che conferisce alla rapprese nta/ionc qualche cosa di Inn-
minile. intiromano, direi quasi orientale. Sembra anche che
l'artista li abbia voluto individualizzare, perche alcuni sono
calvi. Di uno solo s'è conservata la scarpa: essa copre tutto
il piede. La fiistigatrkc. finalmente, ha il torso nudo, per
essere pili spedita, e un largo cingolo che la pensare ai coc-
chieri di circo, una veste (limai), come un /yn/ia-, perù le scarpe
che lasciano visibili le dita, sono eleganti e sarebbero degne
d'una dea. La testa, alquanto danneggiala e d'una larghezza
straordinaria, suppone una ricca capigliatura ed un vero ri-
tratto; perciò il volto è un po' grezzo, come la grande testa
col ritratto, ora scolorito, della defunta. Ciò fa vedere che-
la lustigatrice era un personaggio importante, volendotene
perpetuare i tratti, come su sarcofagi cristiani suol rappre-
sentarsi il ritratto del dottore ecclesiastico della catecumena.

Non era di certo facile dispone undici personaggi iti
un'unica composizione. Che l'artista vi sia riuscito, nessuno
vorrà negarlo. Abbiamo nel centro il momento saliente del-
l'azione, cioè la fustigazione; e questa e inquadrata da due

rimprovero, a destra dalla indicazione simbolica dell'etici tu
finale della cerimonia, culminante nelle parole lolla e vittoria.
Tutto è quindi ben ponderato; tutto pieno di vita. L'esecu-
zione artistica lascia a desiderare soltanto per l'abuso ilei
trapano, specie nelle barbe c nei capelli, che sembrano spu-
gne. A parte questo diletto, l'artista merita il nostro plauso;
La tenitura è una delle opere più considerevoli dell'arte fu-
nebre del HI secolo.

L'aspetto militare dei due che portano palma e vessillo,
lunula le ligure di militi che sono dipinti in un arcosolio
(l<ll ipti^ci] -.ilici distico, .1 pochi passi distante dal cimitero
di Prete-stato. Nulla quindi di strano d'incontrarvi un mo-
numento d'un alno culto.

l'ei stabilire il nome di questo, non abbiamo altre ri-
sorse che la scena stessa della lustigazione. Questa, essendo
la prostituzione più vile della dignità di donna, sembrerebbe
compatìbile soltanto con una setta come quella degli Entra-
titi pagani, presso cui la donna era ritenuta ..creatura di
Satana », il matrimonio, per conseguenza. - condannato ed
abolito". Ma delle pratiche interne del loro culto nulla è
noto. Sarà perciò più prudente astenersi da far nomi ',

Comunque, la setta in questione era immorale, con istin-
ti perversi. E cosi si spiega meglio, come i sarcofagi dei suoi
seguaci abbiano potuto essere così presto manomessi, per
servire di materiale per tombe cristiane.

CAPO XIII

SARCOFAGI E FRAMMENTI CON RAPPRESENTAZIONI DI GESÙ

Osservazioni preliminari.

te alle immagini che si riferiscono all'infanzia di Gesù. Tra
queste occupa, anche oggi, il primo posto la celebre pittura
ilei cimitero di Priscilla , che i appi esenta il profeta Isaia,
vestito da Hlosolo, col rotolo nella sinistra e in atto di addi-
tare coli'indice della destra la stella, risplendente- al disopra
di Maria seduta col divm Bambino sulle ginocchia; dunque,
il profeta in atto di predire la nascita del Salvatore dalla
Vergine e, appresso, l'avveramento della profezia: .Ecco la
vergine concepirà e partorirà un figlio, ed il suo nome sarà
Emmanuel' '. L'artista aggiunse la della, simbolo della Imi,
per alludere alla seconda parte della profezìa. Isaia glorifica
invero la luce, simboleggiata dalla stella che sorgerà sopra
Gerusalemme alla nascita dell'Emmanuele, luce nella quale
procederanno le genti e i Re: .Surge illuminare [eiusalc-m:
quia venit lumen tuuin, et gloria Domini super te orla est.
Quia ecce tenebrie operici» terrari, et caligo populoi: super

' Vedi anche Lue» BHUKAni.. Salili .tNgnifr». ]>. l.|-,

te autem orietur Dominus, et gloria eius in te ridebitur. Et
ambulabunl gente! in lumine tuo, et reges in splendore ot-
tus tur '. Vedemmo, conseguentemente, la stella sostituita
una volta dal monogramma :); una volta dal .% ', perché la
luce e in fondo Cristo stesso, come lo afferma già l'evange-
lista Giovanni *.

Fin dai tempi del de Rossi, vale u dire dal sessanta in-
circa del secolo passato, si soleva vedere un gruppo ugnale,
con Padorazione dei Magi fuso in un'unica scena, sul noto
epitafio ili Severa, proveniente anch'esso dd cimitero di Pri-
scilla ed ora nel Museo lateranenst (XIV, t ). Cosa strana
perchè le copie, cominciando da quella, del lesto eccellente,
in Angelo Mai ', poi quella del TrifUct omaggio, offerto a
Pio IX, (ino all' ultima pubblicazione ufficiale, dedicata a
Pio X ", mostrano, unanimemente, dietro la cattedra della
Madonna un personaggio vestito della corta tunica cinta,
abito sopra tutto ilei lavoratori, e colla destra stesa, quasi
in segno di protezione, al di sopra della testa di Maria. Onde
udii e da meravigliarsi che parecchi studiosi di archeologia

■ ; ,,9i , Ep. ,, j
 
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