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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 3): Supplemento — Rom, 1936

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https://doi.org/10.11588/diglit.2083#0057
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cristiana, anche ortodossi, vi abbiano riconosciuto ». Giuseppe, la pute sua pei distinguere la figura del padre putativo
Perù tutte queste copie sono inesatte. Sulla fotografìa di Gesù nelle rappresentazioni antiche, vietandoci assoluta-
che feci fare per l'ultima parte di quest'opera (fig. tji), il menti- di riconoscerla, in primo luogo, sul nostro epitafio.
personaggio in parola veste il pallio filosofico, come il prò- Difatti sui pochi monumenti, tutti gallici, ma dipendenti da
fera Isaia sull'affresco priscilliano, e coli'indice della destra Roma, che rappresentano san Giuseppe, questi veste la tu-
addita, come lui, la stella, visibile fra il gruppo della Ver- nica esomide, abito notorio dei lavoratori. Così lo vedemmo
gine ed il primo dei Magi. Come si spiega un tale cambia- in due scene del sogno (lavo. XXI. i; XXVI. i). in cui l'an-
niento? mi domanderà il lettore. gelo gli intima di prendere Maria in casa sua, e in una sce-
i colpa dell'errore Fatale delle copie è unicamente del na dell'adorazione dei Magi, dove egli e seduto, però rivolto

rozzo scalpellino che ebbe l'incarico di rubricare, perii Tri- dal lato opposto, come un personaggio secondai

plier omaggili, le iscrizioni del Museo lateranense e che rubricò realtà egli è nel suo entourage (lav. XV. 2). Vestito di sempli-
il nostro epitafio a tc esomide. egli ap-

modo suo, cambian-

do il pallio filosofico
di Isaia in una tuni-
ca corta, che era più
di gusto suo. Per da-

arbitrio, riprodut ia-
■no a fig. ,„ la co-
pia più clli.ua quel-
la del I-iFi | '.

severa*
INDeoVI
VAS-

pare anche nella sce-
na [lav. XXVI. 1) in

cui eseguisce l'intimo

dell'angelo: Exur-

geus juteili Joseph
a sonino . . . accepit
( Mariani ) coniugem

suam" (Mai ih 1, 24).
Vedendo elle gli

dell'errore spetta al cav. Leonardo Frenguelli, il quale, senza stantemente della oomu, abbiamo il diritto, anzi l'obbligo
conoscere il fallo grossolano dello scalpellino, rubricò di di escluderlo dalla scena dell'adorazione dei Magi, che mo-
propria iniziativa, dopo una pulitura generale dell'epitafio, stra un personaggio in abiti sacri, sta barbato o imberbe,
coscienziosamente il disegno inciso. Avendolo io un po' so- dietro la cattedra, ovvero Fra la Madonna e il primo dei
spettato, oggi (10 marzo 1934) gli domandai, se Fosse cosi. Magi: il barbato è lo Spirito Santo, l'imberbe l'angelo che
ed egli me lo confermò. sulla scultura di Cartagine ci si presenterà alato.

La nostra copia Fotografica corregge ancora un altro er-
rore delle copie stampate: il Bambino non è nudo, bensì g _ Adorazione M Magi.
vestilo di una tunica che arriva fino alle ginocchia. I Magi

hanno il loro costume consueto. Il grande svolazzo delle 1. Fra le scene dell'infanzia di Gesù da noi pubblicate

clamidi li avvicina a quelli del coperchio Doria e della fron- quella che prevale, è l'adorazione dei Magi. A causa del
te frammentaria di S. Marcello, oggi del Museo delle Terme, grande numero delle Figure che la compongono, la scena fu
ambedue monumenti del III secolo (lav. CCIV. i e .;). dagli artisti, come si disse, spesso riservata ai coperchi. Tale

Severa, la defunta cui si augura la vi/a in Din, era di e il (rammento africano riprodotto a lai: CCLXXXX, 1; tale
stirpe nobile, a giudicare dalla patta amtabulata; nella sinistra anche quello rinvenuto a s. Sebastiano con la scena completa,
stringe il rotolo, e colla destra fa il gesto oratorio, come
tanto spesso i defunti nei sarcofagi. Tutto insieme fa vederi
che abbiamo dinanzi una adulta. La lastra, troppo corti
(|03 0,32), non bastava quindi per chiudere la sua tomba
ce ne volle ancora un'altra. Trattandosi di una defunta di-
stinta, bisogna supporre che anche la seconda lastra lossi
ornata d'una scena sacra, probabilmente del ritinto dei tri
fanciulli di adorare la statua di Nabucodònosor, come ir
molti casi.

Il domina della nascita di Gesù dalla Vergine era, dun-
que, talmente radicato nella coscienza cristiana, che entrò per- ma di conservazione cattiva e d'un lavoro assai superficiale
fino nell'epigrafia Funeraria. A causa delle lettere e del For- del IV secolo (tao. CCl.XXXII. ./}. L'adorazionie riempie la
molario, il tic Rossi attribuisce l'epitafio di Severa, a ragione, metà sinistra d'un coperchio che nel mezzo aveva la tabella
al III secolo. Allo stesso tempo rinvia anche il disegno del dell'iscrizione sorretta da putti alati, ed agli angoli le teste
busto della defunta e della adorazione dei Magi colla prole- dei principi degli apostoli: solo quella di s. Pietro £ -

.uppongono '

11 primo dei Magi, rivolgendosi ai due altri,

molto abile. Onde la rassomiglianza dei Magi con due scul- colla destra la stella che questa volta è scolpita nel listello

ture parimenti del secolo III. superiore del coperchio, il che aumenta il valore del fram-

Abbiamo in tal guisa acquistato un monumento assai mento, essendo la stella di solito stata riservata al pennello
prezioso, perchè fregiato del disegno genuino d'una scena

rara dell' infanzia di Gesù, e perciò capace di contribuire ■ Hmvm-DtrMhmtm m din Kai*komt>,a. M( i7. P. 3s5.
 
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