Briefe zu den Herkulanischen Entdeckungen • Text
69
lasciai indurre dal mio Padrone a cui si erano indirizzati. Io ressi piü d’otto giorni con una pa-
tienza da S. Macario, ma vedendo poi ehe le parole [p.2r] erano gittate acani, gli mandai tutti in
quel paese col voto di non impegnarmici mai piü. Al primo, trovandomi solo con lui in caroz-
za, nell’andare al Belvedere, feci un discorso sopra la bellezza dell’Apollo, di Laocololnte, del
5 Torso &c il quäle avrebbe mosso a attenzione sin’a uno di que Canonici Tedeschi deH’Impero,
ehe vengono a Roma a far la loro residenza, ma il Barone becco e quel ehe gli va dietro non
diede ne anche segno di vita accanto a me. Arrivato nel Cortile delle Statue tutto sfiatato, lo la-
sciai in vista delle Statue senza dirgli motto, e 11 rimase come uno ehe vuol recere e non puö.
Diede una guardatina alle Statue con quel viso Caledonio e insipido Brittannico e se ne parti per
10 portarmi alle quattro Fontane senza veder altro. Allora me la fece salire e gli feci un’Omelia co’-
fiocchi, coll’intenzione di lasciarlof.] Il Lord Baltimore fissatosi in testa d’andare a Costantinopoli
e di fermarvi la sua dimora, ebbe a Vienna la Nuova della Peste, e per disperazione se ne venne
in Italia; e perche per far conoscenza di Chimici e di Speziali. Li rafccojmandai Internari il
quäle era ridotto all’ultima miseria. Se l’ha portato seco a Napoli, e poi farä il viaggio destinato
15 da Ragusa per terra. Ecco le mie Nuove. Addio.
Le miei rispetti e saluti alla Sigra Vostra Consorte, al Sigre D. Annibale e al Sigre Consigl. de
Hagedorn.
Winckelmann.
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lasciai indurre dal mio Padrone a cui si erano indirizzati. Io ressi piü d’otto giorni con una pa-
tienza da S. Macario, ma vedendo poi ehe le parole [p.2r] erano gittate acani, gli mandai tutti in
quel paese col voto di non impegnarmici mai piü. Al primo, trovandomi solo con lui in caroz-
za, nell’andare al Belvedere, feci un discorso sopra la bellezza dell’Apollo, di Laocololnte, del
5 Torso &c il quäle avrebbe mosso a attenzione sin’a uno di que Canonici Tedeschi deH’Impero,
ehe vengono a Roma a far la loro residenza, ma il Barone becco e quel ehe gli va dietro non
diede ne anche segno di vita accanto a me. Arrivato nel Cortile delle Statue tutto sfiatato, lo la-
sciai in vista delle Statue senza dirgli motto, e 11 rimase come uno ehe vuol recere e non puö.
Diede una guardatina alle Statue con quel viso Caledonio e insipido Brittannico e se ne parti per
10 portarmi alle quattro Fontane senza veder altro. Allora me la fece salire e gli feci un’Omelia co’-
fiocchi, coll’intenzione di lasciarlof.] Il Lord Baltimore fissatosi in testa d’andare a Costantinopoli
e di fermarvi la sua dimora, ebbe a Vienna la Nuova della Peste, e per disperazione se ne venne
in Italia; e perche per far conoscenza di Chimici e di Speziali. Li rafccojmandai Internari il
quäle era ridotto all’ultima miseria. Se l’ha portato seco a Napoli, e poi farä il viaggio destinato
15 da Ragusa per terra. Ecco le mie Nuove. Addio.
Le miei rispetti e saluti alla Sigra Vostra Consorte, al Sigre D. Annibale e al Sigre Consigl. de
Hagedorn.
Winckelmann.