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chi le parli o l'ascolti. Egli è barbato e vestito di chitone ed himation
e regge lo scettro nella sin., è rappresentato cioè da re di Tebe, ciò
che doveva diventare in seguito, e non da viandante come al solito. Gli
corrisponde dall'altro lato una Furia , rappresentala essa pure di faccia,
la cui apparenza differisce un poco dalla solita, essendo essa vestita di
un lungo chitone che lascia affatlo nuda la parte superiore del corpo,
mentre ha i capelli sciolti come la Sfinge. Con ambedue le mani regge
una face, di cui il fusto soltanto è conservato.

Su ciascuno de'Iati corti evvi un giovane nudo meno una clamide
avvolta al braccio sinistro, che si difende da un serpe, quello a sinistra
(6) mediante una clava, mentre all'altro del lato destro (a) manca l'arma
insieme col braccio destro. Si potrebbe pensare al combattimento col
dragone di Marte ; però esistendo, come or ora vedemmo, un tipo diverso
per la rappresentanza di quella scena, le nostre dovranno annoverarsi fra
la numerosa schiera di quelle che sotto forma di vari combattimenti
alludono alle pene inflitte alle anime nell'Orco.

1, a. Museo di Volterra n. 3SÌ; Inghirami, Mon. Etr. I, 68, s. v.
Overbeck 1. e. p. 58 n. 70. Rappresentanza simile, molto consumata. La
coda della Sfinge finisce in una testa di serpe, la zampa s. è alzata,
mentre la destra invece che sul cranio umano riposa sopra un rialzo di
forma pressoché tetragona. La Furia sta appoggiata ad un pilastro ed è
vestita del solito chitone corto, che lascia nudo il busto, e di stivali
da cacciatrice ; nella d. regge un oggetto mutilo, probabilmente il fusto
di una face. Sul fianco d. (Inghirami 1. e. tav. 99) vi è Caronte seduto
verso sinistra; veste un chitone corto e con la d. appoggiasi al fusto del
solito martello. La testa è imberbe, dalle solite fattezze brutte e spa-
ventevoli e con orecchie ferine. L'altro fianco recava una figura simile,
ora distrutta.

CAP. VII.

L'ACCIECAMENTO DI EDIPO.

VII, 1 Firenze Museo etrusco n. 538; Gori Museo etr. I, ÌWi;
Micali, Mon. inai. k6; Zannoni, Illustr. di due urne etr. tav. I ; Inghirami
Mon. etr. I, 71; Overbeck tav. I n. 12 p. 67 n. 76; I. 0,7k; alabastro
volterrano. Nel bel mezzo sta in ginocchio un uomo imberbe, vestito
 
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