-( 13 )-
Tutt' e tre le urne rappresentano la sola catastrofe, senza accennarne
la cagione. Però, come tutte le altre rappresentanze anteriori oppure
contemporanee, come i vasi della Magna Grecia, esse certamente dipen-
dono non già dalla versione alessandrina, divenuta poi comune, secondo
la quale Atteone venne punito dalla dea per averla veduta mentre si
bagnava nella fonte partenia, bensì da quella più antica, che cioè egli
aspirasse alle nozze di Semele e perciò si altirasse l'ira di Giove ge-
loso, il quale lo fece morire per mezzo dì Diana Q). Più specialmente
si può dire che queste rappresentanze subiscono l'influenza della tra-
gedia greca, che generalmente seguiva la versione antica. Siccome
però non conosciamo l'andamento dell'azione né delle ToSónSe? di Eschilo,
ne di alcun'altra tragedia riferibile a questo mito, così rimane affatto
incerto, se la figura del re nel n. 5, l'unica fra le accessorie che abbia
un carattere individuale, sia desunta dalla tragedia e debba chiamarsi
Aristeo ossia Cadmo, oppure se l'artista l'abbia scelta fra quelle solite a
rappresentarsi, senza farsi un'idea precisa del nome che potesse spettarle
in questa rappresentanza.
GAP. V.
IL SUPPLIZIO DI DIRCE.
Tutti i monumenti dell'arte antica che rappresentano questo sog-
getto, dipendono dall'Antiope di Euripide. Il medesimo soggetto fu poi
trattato, o, per dir meglio, fu tradotta in latino la tragedia del poeta
greco (lo attesta Cicerone) da Pacuvio, il quale anch'egli ritenne il titolo
di Antiopa. Ne fu conservato l'argomento da Igino, e non possiamo far
meglio che trascriverne qui l'intera favola 8. Eadem (se. Antiopa) Euri-
pidis quam scribìt Ennius (1. Pacuvius). JSyctei regis in Boeolia futi filici
Antiopa, bkts formae bonitate Juppiler adductus gravidam ferii, quam pater
cum punire vellet, propter stuprimi minitans periculum, Antiopa effugit.
casu in codem loco, quo Ma pervenerat, Epopeus Sicyonius stabat. is mu-
(!) Acusilao presso Apollodoro 3, 4,4; Stesiooro alla versione alessandrina, come erroneamente feci io
presso Pausania IX, 2, 3; cf. le dotte osservazioni dello stesso Personificai, psych. Affecte in der spàteren Va-
Schwartz Ann. d. Inst. 1882 p. 296 ss. Neppure per il senmalerei (1874) p. 34: la presenza di Venere con
vaso pugliese del museo di Berlino Gerhard Apul.u.lucan. Amore si spiega molto meglio come allusione all'amore
Vasenb. tav. VI (n. 3239 Furtwangler) si deve pensare di Atteone per Semele.
Tutt' e tre le urne rappresentano la sola catastrofe, senza accennarne
la cagione. Però, come tutte le altre rappresentanze anteriori oppure
contemporanee, come i vasi della Magna Grecia, esse certamente dipen-
dono non già dalla versione alessandrina, divenuta poi comune, secondo
la quale Atteone venne punito dalla dea per averla veduta mentre si
bagnava nella fonte partenia, bensì da quella più antica, che cioè egli
aspirasse alle nozze di Semele e perciò si altirasse l'ira di Giove ge-
loso, il quale lo fece morire per mezzo dì Diana Q). Più specialmente
si può dire che queste rappresentanze subiscono l'influenza della tra-
gedia greca, che generalmente seguiva la versione antica. Siccome
però non conosciamo l'andamento dell'azione né delle ToSónSe? di Eschilo,
ne di alcun'altra tragedia riferibile a questo mito, così rimane affatto
incerto, se la figura del re nel n. 5, l'unica fra le accessorie che abbia
un carattere individuale, sia desunta dalla tragedia e debba chiamarsi
Aristeo ossia Cadmo, oppure se l'artista l'abbia scelta fra quelle solite a
rappresentarsi, senza farsi un'idea precisa del nome che potesse spettarle
in questa rappresentanza.
GAP. V.
IL SUPPLIZIO DI DIRCE.
Tutti i monumenti dell'arte antica che rappresentano questo sog-
getto, dipendono dall'Antiope di Euripide. Il medesimo soggetto fu poi
trattato, o, per dir meglio, fu tradotta in latino la tragedia del poeta
greco (lo attesta Cicerone) da Pacuvio, il quale anch'egli ritenne il titolo
di Antiopa. Ne fu conservato l'argomento da Igino, e non possiamo far
meglio che trascriverne qui l'intera favola 8. Eadem (se. Antiopa) Euri-
pidis quam scribìt Ennius (1. Pacuvius). JSyctei regis in Boeolia futi filici
Antiopa, bkts formae bonitate Juppiler adductus gravidam ferii, quam pater
cum punire vellet, propter stuprimi minitans periculum, Antiopa effugit.
casu in codem loco, quo Ma pervenerat, Epopeus Sicyonius stabat. is mu-
(!) Acusilao presso Apollodoro 3, 4,4; Stesiooro alla versione alessandrina, come erroneamente feci io
presso Pausania IX, 2, 3; cf. le dotte osservazioni dello stesso Personificai, psych. Affecte in der spàteren Va-
Schwartz Ann. d. Inst. 1882 p. 296 ss. Neppure per il senmalerei (1874) p. 34: la presenza di Venere con
vaso pugliese del museo di Berlino Gerhard Apul.u.lucan. Amore si spiega molto meglio come allusione all'amore
Vasenb. tav. VI (n. 3239 Furtwangler) si deve pensare di Atteone per Semele.