Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (2.1856)

una cattiva imitazione di qualche tipo egizio, da prima io lo
rossomigiiava alla montagna solare , simbolo che avrebbe
avuto una stretta connessione con quelli della parte infe-
riore. Ma osservando più acuratamente il disegno dell'im-
pronta, e meditandovi più seriamente, mi pare di ravvisare
in esso la riproduzione male eseguita di quel gruppo che
consta de! parallelogrammo édel braccio che sostiene la piccola
piramide che si pronunzia Pet, e significa quegli che ap-
partiene a . . . , e serve a formare nomi d'individui ,
come Petamone , 'Petosiri, etc. Quindi la riunione di tutti
i simboli si dovrebbe leggere Petphrè^ nome eh'è assai
comune nei geroglifici egizii, e corrisponde al Putipharis
della Volgata (Gen. XXXVII, 36). Mi conferma in questa
opinione il trovare molti scarabei con nomi di privati
individui, come si può vedere nel catalogo del Museo
Egiz. di Torino p. 158, n. 55 — 96. Anzi nel numero
38 e 39 della medesima pagina si trova il nome di Petisis
che ha molta analogia con questo. Aggiungi che quando
lo sparviero è rappresentato non come geroglifico, ma come
una personificazione della Divinità a cui è dedicato, ha
sempre annessi alcuni emblemi, come lo stallile, e lo scet-
tro uncinato, ciò appare da molti altri scarabei, e dalla
gemma di un anello in oro di partinenza al sullodato
Cav. Spano, dei quali parleremo in altro articolo.

P. C. Orcurti

AMULETO CON ISCRIZIONE FENICIA

Infiniti sono gli amuleti che si scuoprirono in Tharros
di questa figura che pare rappresenti un Tifone o un
cattivo genio. La materia per l'ordinario è di pasta bianca,