UN TRITTICO FIORENTINO DEI, XIV SECOLO
ASCRIVIBILE A. BAL1IASSARE BEGLI EMBRIACHI
ra i molti cimeli che adornano l'attraentissimo Museo
del Bargello in Firenze, vi ha nella vetrina degli avori
(n. 1798), al primo piano del palazzo, poco dopo la
collezione Carrand, un trittico d'avorio delle dimen-
sioni di 40 centimetri di larghezza su un'altezza di 60,
di cui siamo lieti di poter qui dare una riproduzione
fototipica (tav. I).
Questo trittico, che ha la cuspide di mezzo adorna
d'un fregio a larghi fogliami con pigna terminale e
ai lati due statuette di profeti tenenti fra mani sacri
filatteri, portale ante laterali girevoli sì da poter ve-
nire chiuso a foggia d'altarino portatile, ed è in ogni
sua parte circondato da fascie e filettature a tarsia di
legni bianchi e oscuri, con rombi intrecciantisi in alto
ed una greca nel basamento.
Si divide questo trittico, una volta aperto, in una fascia superiore in cui è raffigurato,
nello spazio trapezoide di mezzo ed in cinque pezzi longitudinali d'avorio, il Cristo crocifisso con
ai piedi la Tergine Madre e l'apostolo prediletto San Giovanni, aventi ai lati soldati, giudei
e sacerdoti del sinedrio, e, nei due spazi semi tri angolari dei lati, ed in due pezzi cadauno,
il soggetto di Cristo in abito di ortolano che appare alla Maddalena, prostrata a lui dinanzi
sulla sinistra di chi osserva, e l'altro soggetto analogo di Cristo che si mostra alle pie
donne prone ai suoi ginocchi, sul fianco destro.
Nella fascia inferiore, lo spazio rettangolare di mezzo offre in vista, nelle cinque piastrine
longitudinali, leggermente convesse come sono tutte in genere quelle del trittico, la Tergine
ritta in piedi tenendo abbracciato ii divino Infante, che ha alla sua destra una Santa con
libro fra mani che si rivela, dalla ruota del martirio posta a lei dietro, quale Santa Caterina
d'Alessandria, e dopo di essa San Pietro con le chiavi nella destra mano ed un libro nel-
l'altra, ed alla sua sinistra Santa Maria Maddalena col vaso degli unguenti, se non piuttosto
Santa Marta coll'aspersorio in una mano e l'idria dell'acquasanta nell'altra, e a lei presso
l'apostolo San Paolo con la spada levata in palo.
Nei due scompartimenti minori e parimenti rettangolari scorgiamo effigiati a destra
Santo Stefano, con la pietra sul capo, e San Lorenzo, senza però l'attributo della graticola,
ed a sinistra San Maurizio, con la spada del guerriero, e Sant'Antonio, col tradizionale
bastone su cui si appoggia.
Archivio storico dell'Arte, Serie 2", Anno II, fase. I-II. ^
ASCRIVIBILE A. BAL1IASSARE BEGLI EMBRIACHI
ra i molti cimeli che adornano l'attraentissimo Museo
del Bargello in Firenze, vi ha nella vetrina degli avori
(n. 1798), al primo piano del palazzo, poco dopo la
collezione Carrand, un trittico d'avorio delle dimen-
sioni di 40 centimetri di larghezza su un'altezza di 60,
di cui siamo lieti di poter qui dare una riproduzione
fototipica (tav. I).
Questo trittico, che ha la cuspide di mezzo adorna
d'un fregio a larghi fogliami con pigna terminale e
ai lati due statuette di profeti tenenti fra mani sacri
filatteri, portale ante laterali girevoli sì da poter ve-
nire chiuso a foggia d'altarino portatile, ed è in ogni
sua parte circondato da fascie e filettature a tarsia di
legni bianchi e oscuri, con rombi intrecciantisi in alto
ed una greca nel basamento.
Si divide questo trittico, una volta aperto, in una fascia superiore in cui è raffigurato,
nello spazio trapezoide di mezzo ed in cinque pezzi longitudinali d'avorio, il Cristo crocifisso con
ai piedi la Tergine Madre e l'apostolo prediletto San Giovanni, aventi ai lati soldati, giudei
e sacerdoti del sinedrio, e, nei due spazi semi tri angolari dei lati, ed in due pezzi cadauno,
il soggetto di Cristo in abito di ortolano che appare alla Maddalena, prostrata a lui dinanzi
sulla sinistra di chi osserva, e l'altro soggetto analogo di Cristo che si mostra alle pie
donne prone ai suoi ginocchi, sul fianco destro.
Nella fascia inferiore, lo spazio rettangolare di mezzo offre in vista, nelle cinque piastrine
longitudinali, leggermente convesse come sono tutte in genere quelle del trittico, la Tergine
ritta in piedi tenendo abbracciato ii divino Infante, che ha alla sua destra una Santa con
libro fra mani che si rivela, dalla ruota del martirio posta a lei dietro, quale Santa Caterina
d'Alessandria, e dopo di essa San Pietro con le chiavi nella destra mano ed un libro nel-
l'altra, ed alla sua sinistra Santa Maria Maddalena col vaso degli unguenti, se non piuttosto
Santa Marta coll'aspersorio in una mano e l'idria dell'acquasanta nell'altra, e a lei presso
l'apostolo San Paolo con la spada levata in palo.
Nei due scompartimenti minori e parimenti rettangolari scorgiamo effigiati a destra
Santo Stefano, con la pietra sul capo, e San Lorenzo, senza però l'attributo della graticola,
ed a sinistra San Maurizio, con la spada del guerriero, e Sant'Antonio, col tradizionale
bastone su cui si appoggia.
Archivio storico dell'Arte, Serie 2", Anno II, fase. I-II. ^