Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 2.1896

DOI Heft:
Fasc. I
DOI Artikel:
Mazzanti, Ferdinando: La scultura ornamentale romana nei bassi tempi, [1]
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.19208#0069

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
35

riali grezzi di cava le cui singole parti, lavorate contemporaneamente, recano tutte l'impronta
ben definita di un determinato stile; essi sono, nella generalità dei casi, edifìzi fabbricati
con materiali provenienti da altri più antichi monumenti, che
ti presentano un'accozzaglia di basi, colonne, capitelli, stipiti,
fregi, ecc., di differenti epoche e stile, di diverso ordine, di varia
misura.

Questo genere di costruzione, con parola assai appropriata,
fu detta architettura frammentaria, cioè formata con frammenti
architettonici preesistenti. (Ne tal gusto, che ad alcuni potrà sem-
brare barbaro, è cessato ancora del tutto oggigiorno, come lo pro-
vano il monumento Rosa al Yerano ed il piedistallo della statua
di Cola di Rienzo a' piedi del Campidoglio, con antichi fram-
menti composti, ed altro bellissimo monumento sepolcrale che il
pittore Attilio Simonetti sta ultimando nel suo studio).

I costruttori romani di quell'epoca non avevan bisogno di
far venire da lontane regioni pietre e marmi da scolpire, perchè
dentro la città stessa i ruderi dell'epoca imperiale presentavano
cumuli enormi di materiali utilizzabili. Con poca fatica e presso
il luogo dove si voleva innalzare il nuovo fabbricato (qualche
volta sul sito stesso) si aprivano cave maravigliose, da dove i marmi
uscivan fuori già lavorati, le colonne tornite e lucide, i capitelli
ed i fregi stupendamente intagliati, le lastre di marmo levigate,
i mattoni già cotti, le tegole ed i canali pronti per essere ricol-
locati sulla copertura degli edifìzi ; in tanta copia di materiali non
v'era che l'imbarazzo della scelta e la difficoltà di adattare cose di
diverso Ordine e misura in uno SteSSO edifìcio; ma SU questo punto Decorazione classica a fascie iti-
gli artisti si mostrarono di molto facile contentatura e non bada- frecciate nei sepolcri della via

Latina.

vano tanto pel sottile, impiegando nello stesso intercolonnio co-
lonne di marmi diversi liscie o scanalate e non sempre di eguale diametro, sormontate
da capitelli d'ogni sorta.

Data questa condizione]/]i cose, è facile comprendere come nessuna impronta dovevan

lasciare quei costruttori nelle parti or-
ganiche dei loro edifìzi, perchè tutte
formate con materiale raccogliticcio; ma
allorquando, completato il fabbricato
nella parte costruttiva, si poneva mano
alle opere decorative e di finimento (che
dovevano di necessità crearsi sul posto),
allora la perizia, l'ingegno, la valentia
degli artisti ebbe largo campo da eserci-
tarsi, ed allora soltanto appariva lo stile
proprio dell'epoca a dare l'intonazione
a tutto l'edifìcio, che assurgeva così a
monumento d'arte.

Pavimenti, altari, cibori, recinti mar-
morei, sepolcri, decorazioni murali, la-
cunari di soffitti, chiusure di porte e
finestre, pitture, mosaici, ecc., queste fu-
rono le opere in cui gli artisti dei bassi tempi dettero prova della loro maestria.

Ma accadde in seguito che per la smania di rinnovare la decorazione dei vecchi edifìzi,
o per la necessità di urgenti riparazioni ; o, peggio ancora, per la totale riedificazione degli

Pavimento a fascie intrecciate del sec. xn in San Clemente
 
Annotationen