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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 2.1896

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Fasc. I
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Mazzanti, Ferdinando: La scultura ornamentale romana nei bassi tempi, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.19208#0081

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LA SCULTURA ORNAMENTALE ROMANA NEI BASSI TEMPI

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un gruppo. Il Cataneo ha fatto giustamente osservare che i Greci della decadenza non sca-
nalarono mai le loro colonne, preferendo farle di marmi colorati e lucide, mentre gli artisti
romani si sbizzarrirono nello studio di svariate scanalature spesso girate ad elica: ecco
dunque un altro particolare che distingue l'arte costanti-
niana dalla bizantina.

Nelle catacombe, nelle basiliche antiche e nel Museo
cristiano del Laterano si vedono molti di questi sarcofagi
a colonnine, ed uno di grande dimensione e riccamente
ornato trovasi nella villa Celimontana.

Un capitello elegante è quello qui riprodotto da ori-
ginali esistenti in vari luoghi: ve ne ha uno in Santa
Cecilia, un altro in via dell'Archetto, un terzo al Museo
Nazionale romano ed altri due nel Museo Lateranense. Si
tratta, come si vede, di un capitello a forma di canestro
pieno di fiori, sormontato da una leggera tavoletta inta-
gliata a foglie d'acqua; è scolpito senza sviolinatile e tra-
fori, e che sia lavoro del v secolo si può desumere ' dal con-
fronto col festone che adorna il sott'arco del grande mosaico
di Santa Maria Maggiore, tutto a fiorellini a quattro pètali
regolarmente disposti.

11 battistero di San Giovanni, ricostruito da papa Ilario,
fra altre parti interessantissime conserva pure una porta in
bronzo che erroneamente credesi proveniente dalle Terme di Traforo di finestra del v secolo
Caracalla, ma le esigue sue proporzioni basterebbero ad

escludere quest'asserzione se la rozzezza del lavoro non in-
dicasse già per se stessa un'epoca assai più tarda ; del resto
SHpfF1 ^ l'iscrizione di papa Ilario sopra di essa incisa ce ne dà l'epoca

W & ^8P ^8^ ^ i§!8 Precisa- ® scompartita in quattro specchi, gli inferiori lisci
JMp ed i superiori ad arcatine rilevate, dentro le quali sono in-

■ ' jMj|l lH castrate altrettante croci d'argento: la fascia che contorna

■ ■ gli specchi era guarnita di borchie di cui non rimangono

■ ! riprodotta questo ornamento è

■ p| ^ 4| « gì io dimostrare l'insieme della

I I Fra i ruderi della basilica di

I ^p^T^p| B Santo Stefano sulla via Latina

. ÉÌlÈk jÉÈk 1 j. • Museo cristiano Lateranense

K denti, ornati di croci simili a

I quelle incise sulla porta ora descritta, e qui li riproduco
perchè molto caratteristici; ma assai più eleganti sono
| là é0tk étÈk éKk M | quelli di Santo Stefano Rotondo.

_ - ~ Pochi anni or sono fu rinvenuto, di fronte alla chiesa

lraforo di finestra del v secolo t r>. < •**• • • • T . i ^ ± r t-g ±

da frammenti esistenti nei Foro Romano dl Santa Maria m via Lata, un elegante traforo di finestra

quasi intatto adoperato in un balcone prospicente sul Corso,
ed oggi depositato nel magazzino archeologico municipale. Si tratta di una finestra semicir-
colare con mostra in giro sagomata a tre fascie piane ed una leggermente inclinata; tutta la
luce del vano è occupata da una graziosa intrecciatura (li anelli, disposti su tre file ver-
 
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