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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 2.1896

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Fasc. II
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Mazzanti, Ferdinando: La scultura ornamentale romana nei bassi tempi, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.19208#0217

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E nei mosaici romani noi troviamo pure i nodi formati da due o più anelli incrociati, le
stelle a sei e ad otto punte formate da listelli intrecciati, or retti, or curvi, or mistilinei.
Troviamo gli archetti accavallati, i gigli, ecc., motivi
che ritroviamo poi in epoca più tarda nei rozzi lavori
dei bassi tempi, i cui artefici avevano certo assai
meno erudizione di noi, ma guardavano dove cammi-
navano, e, ammirando quei graziosi intrecci che ave-
vano costantemente sotto gli occhi, li riproducevano.

Avrei potuto citare moltissimi altri esempi, ma ho
voluto restringermi ai soli mosaici esistenti in Roma
ed anteriori alla scuola bisantina, per affermare la
verità del mio asserto con prove materiali di fatto che
escludano qualsiasi dubbio o incertezza. Del resto nel-
l'opera sull'arte cristiana del P. Garrucci se ne possono
vedere anche degli altri.

*

* *

Gli edifìzi dell'epoca costantiniana subirono tali
e tante trasformazioni, che poco o nulla della loro de-
corazione pervenne sino a noi. ISToi sappiamo però che
le prime basiliche cristiane erano di grande magnifi-
cenza, e per molti secoli, massime ai popoli latini che qui accorrevano in frequenti pelle-
grinaggi, esse servirono di modello per tutte le loro chiese. Ed è a presumersi che quelle
imitazioni non si limitassero soltanto alla forma architettonica dell'edifìcio, ma si estendessero
anche alle sue parti decorative.

Quindi è naturale che gli artisti, che in quell'ambiente vivevano, vi s'inspirassero di

continuo ; ed è infatti
negli oggetti d'arte di
quel periodo che noi ab-
biamo trovato e trovere-
mo i prototipi di certi mo-
tivi ornamentali da essi
adoperati così di sovente.
Yeggasi, a mo' esempio,la
croce gemmata di forma
latina che campeggia nel
centro del gran mosaico
di Santa Pudenziana alla*
quale s'inspirarono gli
artisti del vi secolo che
scolpirono i plutei di Santa
Bai bina, di San Clemente,
di Santa Maria in Cosme-
din, ecc.; nei paliotti dal-
l'ottavo all'undicesimo se-
colo, vedesi riprodotta la
croce incisa sull'antico al-
tare in legno di San Silvestro ornata da freccette. Yeggansi pure i pavoni scolpiti sul grande
sarcofago in porfido di Santa Costanza, che è nella sala a croce greca del Museo vaticano,
con la coda che sembra formata da una sola piuma; non sono essi il prototipo di quei pavoni
rozzamente scolpiti sui paliotti e sugli archivolti dei bassi tempi?


Confronto di motivi ornamentali: a - Da uno
scudo etrusco-romano nel Museo Faleriano;
b - Architrave delTviii secolo in Santa Maria
in Cosmedin ; c - Dal piedestallo della co-
lonna Traiana

a b c

Origine delle intrecciature romane: a- Scomparto a quadrati curvilinei (Terme
di Caracalla); L - Lo stesso raddoppiato (Mausoleo Santa Costanza); c - Lo stesso
quadruplicato (Traforo di finestra)
 
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