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zetto 1 cui Raffaello lasciò l'esecuzione della sepoltura Chigi.2 Basta però un confronto anche
superficiale delle due figure del bronzo con la nostra riproduzione 3 del rilievo fiorentino,
FANCIULLE DANZANTI, BASSORILIEVO ANTICO DEL LOUVRE, GIÀ IN VILLA BORGHESE
per accorgersi delle forti differenze, che pur prescindendo dallo stato di conservazione,4
distinguono le due opere nei particolari del panneggio. All'incontro è talmente esatta la
FANCIULLE DANZANTI, BASSORILIEVO ANTICO NELLA GALLERIA DEGLI UFFIZI
1 Vasari, Lorenzetto, Vili, pag. 213 LM ; IV, pag. 579
Mil. ; Michaelis, 1. c., pag. 223.
2 Gnoli, 1. c., pag. 318.
3 Da una fotografìa Brogi (n. 10014). La prima fan-
ciulla a sinistra è quella del tipo 40 ; la media del tipo 41.
Cfr. la nota seguente.
4 Alla figura a sinistra (tipo 40) manca attualmente,
e così almeno fin dai tempi del Winckelmann (vedi Monum.
ined. I, n. 147, e Hauser, 1. c., pag. 48 s.), la parte supe-
riore del corpo. Il disegno del Codex Pighianus, n. 320, in-
vece, secondo gentilmente m'informa il sig. dott. F. Koepp
(sul disegno del Codex Coburgensis, n. 194, mi mancano
notizie precise), dà questa figura intiera, con il braccio
Archivio storico dell'Arte, Serie 2% Anno II, fase. IV.
destro piegato avanti al petto ed avvolto nel manto,
(come per esempio la prima ninfa del rilievo pubbli-
cato negli Annali dell'Istituto di corrisp. archeol., 18C3,
tav. L, 2). Se questa parte si dovesse ritener genuina,
si avrebbe un' ulteriore prova che il modello di Raf-
faello non era l'esemplare fiorentino. Sarebbe però pos-
sibile che quel pezzo fosse comunque restaurato (e si
confronti quel che lo Hauser, pag. 49, osserva sulla terza
figura nel medesimo disegno). Ma anche allora l'idea
che Raffaello avesse fatto i suoi studi sul rilievo degli
Uffizi, avrebbe per supposizione necessaria che tra il
1520 ed il 1550 (anno a cui rimontano i disegni pi-
ghiani7 vedi Matz, Monatsber. d. preuss. Akad., 1871,
zetto 1 cui Raffaello lasciò l'esecuzione della sepoltura Chigi.2 Basta però un confronto anche
superficiale delle due figure del bronzo con la nostra riproduzione 3 del rilievo fiorentino,
FANCIULLE DANZANTI, BASSORILIEVO ANTICO DEL LOUVRE, GIÀ IN VILLA BORGHESE
per accorgersi delle forti differenze, che pur prescindendo dallo stato di conservazione,4
distinguono le due opere nei particolari del panneggio. All'incontro è talmente esatta la
FANCIULLE DANZANTI, BASSORILIEVO ANTICO NELLA GALLERIA DEGLI UFFIZI
1 Vasari, Lorenzetto, Vili, pag. 213 LM ; IV, pag. 579
Mil. ; Michaelis, 1. c., pag. 223.
2 Gnoli, 1. c., pag. 318.
3 Da una fotografìa Brogi (n. 10014). La prima fan-
ciulla a sinistra è quella del tipo 40 ; la media del tipo 41.
Cfr. la nota seguente.
4 Alla figura a sinistra (tipo 40) manca attualmente,
e così almeno fin dai tempi del Winckelmann (vedi Monum.
ined. I, n. 147, e Hauser, 1. c., pag. 48 s.), la parte supe-
riore del corpo. Il disegno del Codex Pighianus, n. 320, in-
vece, secondo gentilmente m'informa il sig. dott. F. Koepp
(sul disegno del Codex Coburgensis, n. 194, mi mancano
notizie precise), dà questa figura intiera, con il braccio
Archivio storico dell'Arte, Serie 2% Anno II, fase. IV.
destro piegato avanti al petto ed avvolto nel manto,
(come per esempio la prima ninfa del rilievo pubbli-
cato negli Annali dell'Istituto di corrisp. archeol., 18C3,
tav. L, 2). Se questa parte si dovesse ritener genuina,
si avrebbe un' ulteriore prova che il modello di Raf-
faello non era l'esemplare fiorentino. Sarebbe però pos-
sibile che quel pezzo fosse comunque restaurato (e si
confronti quel che lo Hauser, pag. 49, osserva sulla terza
figura nel medesimo disegno). Ma anche allora l'idea
che Raffaello avesse fatto i suoi studi sul rilievo degli
Uffizi, avrebbe per supposizione necessaria che tra il
1520 ed il 1550 (anno a cui rimontano i disegni pi-
ghiani7 vedi Matz, Monatsber. d. preuss. Akad., 1871,