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che furono ordinate a cottimo; e per sorvegliare al muro del fondamento delle medesime e
di ogni altra opera, fu nominato Berardino di Aldobrandino di Rinaldo Marini. Urgendo
apprestare i lavori, perchè si annunziava vicino l'arrivo del papa, fu presa altra delibera-
zione il 17 febbraio dal Consiglio dei consoli; e tutto il retratto del dazio di dieci soldi per
cento, imposto al contado, e i mille fiorini d'oro imposti alle terre che non pagavano dazi
furono convertiti per lo stesso scopo. 1
Intanto Bonifacio Vili, cui non si presentava, nelle vicende travagliate del suo pontificato,
rifugio più sicuro di Orvieto, pensava a prepararvi tutti i vantaggi di una comoda residenza.
Perchè, se anche il nuovo palazzo in poco tempo si fosse potuto compire, la singolarità della
Fio. 2a. - PALAZZO SOLIANO, PROGETTO ZAMPI
sua costruzione lo destinava unicamente ai concistori e alle grandi radunanze della curia; e se
per la persona del papa restava sempre il palazzo vescovile, dove poteva soggiornare, mancavano
forse le stanze per i curiali e per il Sacro Collegio. Perciò egli, il 2 ottobre 1300, contrattò
con il conte di Caserta, Pietro Caetani suo nipote, la cessione alla Chiesa Romana delle
possessioni di lui in Orvieto, e cioè la gran torre nuova, i palazzi, le case, le botteghe e la
corte che si trovavano nella contrada della Santa Pace, fra piazza del Popolo e la via
maggiore della città, e che erano già appartenuti a Ranieri della Terza e ai suoi consorti,
nonché di certi mulini, terre e vigne vicine al fiume Paglia nella contrada detta del Panta-
none, dandogli per compenso il castello di Ninfa in feudo perpetuo. L'atto fu sottoscritto
dal papa e da quattordici cardinali in Anagni. 2 II palazzo Caetani, già della Terza, poi
-- '
1 Arch. del Com. di Orvieto, Rif. 1300-1306, c. 95, 2 Arch. dell'Opera del duomo di Orvieto, Perg. ad an.
148, 149, 151. I palazzi nominati della famiglia Della Terza e la torre
che furono ordinate a cottimo; e per sorvegliare al muro del fondamento delle medesime e
di ogni altra opera, fu nominato Berardino di Aldobrandino di Rinaldo Marini. Urgendo
apprestare i lavori, perchè si annunziava vicino l'arrivo del papa, fu presa altra delibera-
zione il 17 febbraio dal Consiglio dei consoli; e tutto il retratto del dazio di dieci soldi per
cento, imposto al contado, e i mille fiorini d'oro imposti alle terre che non pagavano dazi
furono convertiti per lo stesso scopo. 1
Intanto Bonifacio Vili, cui non si presentava, nelle vicende travagliate del suo pontificato,
rifugio più sicuro di Orvieto, pensava a prepararvi tutti i vantaggi di una comoda residenza.
Perchè, se anche il nuovo palazzo in poco tempo si fosse potuto compire, la singolarità della
Fio. 2a. - PALAZZO SOLIANO, PROGETTO ZAMPI
sua costruzione lo destinava unicamente ai concistori e alle grandi radunanze della curia; e se
per la persona del papa restava sempre il palazzo vescovile, dove poteva soggiornare, mancavano
forse le stanze per i curiali e per il Sacro Collegio. Perciò egli, il 2 ottobre 1300, contrattò
con il conte di Caserta, Pietro Caetani suo nipote, la cessione alla Chiesa Romana delle
possessioni di lui in Orvieto, e cioè la gran torre nuova, i palazzi, le case, le botteghe e la
corte che si trovavano nella contrada della Santa Pace, fra piazza del Popolo e la via
maggiore della città, e che erano già appartenuti a Ranieri della Terza e ai suoi consorti,
nonché di certi mulini, terre e vigne vicine al fiume Paglia nella contrada detta del Panta-
none, dandogli per compenso il castello di Ninfa in feudo perpetuo. L'atto fu sottoscritto
dal papa e da quattordici cardinali in Anagni. 2 II palazzo Caetani, già della Terza, poi
-- '
1 Arch. del Com. di Orvieto, Rif. 1300-1306, c. 95, 2 Arch. dell'Opera del duomo di Orvieto, Perg. ad an.
148, 149, 151. I palazzi nominati della famiglia Della Terza e la torre