I QUADRI ITALIANI NELLA GALLERIA 01 STRASBURGO 281
personali, egli, col suo ingegno, dà l'impronta a una discendenza di non ispregevole rilievo:
come sarebbero il Marescalco, lo Speranza e Francesco da Ponte, il fondatore della ben nota
famiglia di pittori oriunda dalla non lontana Bassano. Bartolomeo Montagna possiede il
senso del monumentale in un grado come pochi dei suoi connazionali. Qualunque siano le
dimensioni effettive delle sue figure, esse si muovono sempre in un ambiente spazioso, e
sembrano appartenere a una schiatta sovrumana. Nella raccolta di Strasburgo il maestro è
rappresentato in modo non indegno con la tavola n. 6: la Madonna con San Giuseppe in
adorazione del Bambino, mezze figure di grandezza naturale. (Yedi la fìg. 2a). Le figure
Fio. 2\ - LA MADONNA E SAN GIUSEPPE
IN ADORAZIONE DEL DIVIN FIGLIUOLO, DI BARTOLOMEO MONTAGNA
(Fotografia M. Gerschel)
formano un gruppo ideale, le teste sono di carattere severo, i paneggiamenti ricchi e
grandiosi. Una specialità dell'artista è il paesaggio finamente elaborato : roccie sulle sponde
di un lago, alla cui riva si muove una processione di cavalieri. Il quadro è eseguito prima
del 1500, e tradisce l'origine mantegnesca del suo maestro. In seguito i suoi tipi diventano
più tondi, la ricerca del bello plastico si scosta della severità quattrocentistica del suo stile.
La nostra tavola è abbastanza sciupata e ripassata nei contorni. Vista ad una distanza
convenevole fa nondimeno buon effetto, giacche, in generale, non ha perduto il suo carattere
originario.
Il n. 87 ci offre un grazioso quadretto di Giovanni Speranza: la Madonna col Bambino
adorata da San Giuseppe, lavoro di un'intimità incantevole dei primi tempi del maestro,
quando, all'ombra del suo maggiore compagno, il Montagna, non gli mancava ancora il
proprio calore. Benché il nostro quadro non sia la produzione di un maestro di primo ordine,
Archivio storico dell'Arte, Serie 2", Anno II, fase. IY.
C
personali, egli, col suo ingegno, dà l'impronta a una discendenza di non ispregevole rilievo:
come sarebbero il Marescalco, lo Speranza e Francesco da Ponte, il fondatore della ben nota
famiglia di pittori oriunda dalla non lontana Bassano. Bartolomeo Montagna possiede il
senso del monumentale in un grado come pochi dei suoi connazionali. Qualunque siano le
dimensioni effettive delle sue figure, esse si muovono sempre in un ambiente spazioso, e
sembrano appartenere a una schiatta sovrumana. Nella raccolta di Strasburgo il maestro è
rappresentato in modo non indegno con la tavola n. 6: la Madonna con San Giuseppe in
adorazione del Bambino, mezze figure di grandezza naturale. (Yedi la fìg. 2a). Le figure
Fio. 2\ - LA MADONNA E SAN GIUSEPPE
IN ADORAZIONE DEL DIVIN FIGLIUOLO, DI BARTOLOMEO MONTAGNA
(Fotografia M. Gerschel)
formano un gruppo ideale, le teste sono di carattere severo, i paneggiamenti ricchi e
grandiosi. Una specialità dell'artista è il paesaggio finamente elaborato : roccie sulle sponde
di un lago, alla cui riva si muove una processione di cavalieri. Il quadro è eseguito prima
del 1500, e tradisce l'origine mantegnesca del suo maestro. In seguito i suoi tipi diventano
più tondi, la ricerca del bello plastico si scosta della severità quattrocentistica del suo stile.
La nostra tavola è abbastanza sciupata e ripassata nei contorni. Vista ad una distanza
convenevole fa nondimeno buon effetto, giacche, in generale, non ha perduto il suo carattere
originario.
Il n. 87 ci offre un grazioso quadretto di Giovanni Speranza: la Madonna col Bambino
adorata da San Giuseppe, lavoro di un'intimità incantevole dei primi tempi del maestro,
quando, all'ombra del suo maggiore compagno, il Montagna, non gli mancava ancora il
proprio calore. Benché il nostro quadro non sia la produzione di un maestro di primo ordine,
Archivio storico dell'Arte, Serie 2", Anno II, fase. IY.
C