Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 2.1896

DOI issue:
Fasc. V
DOI article:
Bertaux, Émile: L' esposizione d'Orvieto e la storia delle arti
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.19208#0459

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
L'ESPOSIZIONE D'ORVIETO E LA STORIA DELLE ARTI

423

pare certo clie allora la croce e il calice furono depositati, colle reliquie, nel nuovo sepolcro
che venne eretto nel Duomo dall'architetto Leonardo Marcacci.

Accenno appena a reliquiari e a calici del Quattrocento, eli'io aveva già avuto agio di

incensiere d'argento con smalto

(Duomo d' Orvieto)

vedere nelle città di Puglia. Il migliore di questi oggetti, il calice di Bitonto, collo stemma
dei Balzo-Enghien, è stato illustrato in una monografia del conte E. di Torre-Rogadeo ; il
solo interesse che presenta quest'oggetto risiede negli stemmi e nel marchio Ter, che porta,
unico esempio del punzone adoprato dagli orefici di Teramo. La crocetta di Giovinazzo è
graziosa, malgrado un piede carico d'edicolette sovrapposte ; ma tutto il resto non serve che
a rammentare la povertà artistica, nella quale la Puglia giaceva, nel mentre che i tre Abruzzi
 
Annotationen