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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 2.1896

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Fasc. V
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Sant' Ambrogio, Diego: Se l'altare di Carpiano sia stato in passato un'arca funebre campionese
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https://doi.org/10.11588/diglit.19208#0490

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454 DIEGO SANT'AMBROGIO

« Toutes fois le corps de messieurs Galéas est aux Chartreux à Pavie, près du pare,
plus liaut que le grand autel, et le m'ont monstre les Chartreux, au moins ses os (et y monte
l'on par une eschelle) lesquelles sentaient comme la nature ordonne; et on pouvait yoir
paintes à l'entour de luy les armes de plusieurs cités qu'il avait usurpébs; et lui et son clieval
estoient plus liauts que l'autel et taillez de pierre, et son corps sous le pied du dit cheval ».

Ma, quand'anche quell'avello provvisorio fosse di marmo, e decorosamente adorno di
sculture, qual nesso innanzi tutto fra i bassorilievi dell'altare di Carpiano, con otto storie

Tav. III. - SARCOFAGO DI REGINA DELLA SCALA

(Nel Museo archeologico di Milano)

della Yita della Tergine secondo i Yangeli apocrifi, e i soggetti scultorii che potevano pre-
sumibilmente decorare un avello ducale?

Nessuno affatto, e d'altronde, dal momento che quella sepoltura interinale alla Certosa
di Giov. Galeazzo non ebbe luogo che nell'anno 1474, come si poteva in quell'epoca appre-
stare un avello funerario con sculture del xiv secolo?

E che i bassorilievi dell'altare di Carpiano si rivelino come sculture campionesi del
secolo xiv, e non assolutamente posteriori, è caposaldo importante nella definizione del-
l'astruso quesito, tantoché non si sa comprendere come l'arch. Cesa Bianchi abbia potuto
mettere innanzi con tanta asseveranza quella singolare presunzione, mentre poi aveva prima
 
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