ANTICHITÀ LOMELLINE
i.
Di una Necropoli presso Lomello.
Monche e talora incerte sono le notizie che gli scrittori
di cose lomelline (i) ci danno di questa stazione, che
taluno (2), non contraddetto dalla filologia, ritenne di ori-
gine preromana. Nè il posto ch'essa tiene negli itinerari (3).
in cui comparisce come mansio importante (4) sulla strada
che da Ticino conduceva alla città dei Taurini ed alle
Gallie, nè il suo suolo così prodigo di reliquie del passato
sembrerebbero legittimare tale oscurità, se non le giovasse
lo scempio che venne fatto de' suoi monumenti, venduti
da chi doveva curarne la conservazione, rubati, dispersi.
(1) E. Pollini, Annuario storico statistico fornellino per l'anno 1872,
pag. 128; Siro Severino Capsoni , Memorie istoriche di Pavia, vol. I,
pag. 243. Pauli Diaconi, De Gestis Langobardorum, lib. Ili, pag. 453.
Ex typographia Societatis Palatinae, Mediolani mdccxxiii. IWalkenaer,
Géographie ancienne historique et comparée des Gaules, t. III. Route
de Laumellum à Taurinis.
(2) Capsoni, op. cit. pag. 243 vol. I.
(3) De Fortia d'Urban, Recueil des itinéraires anciens, Paris mdcccxlv,
pag. 101 (It. Geros., mutaiio ad Cottias, mansio a Laumello XII, mu-
tatio Durits IX, Civitas TicenoXU. Nella Tav. Peuting., Vergilli XIII,
Cottias XII, Laumellum XII, Ticeno).
(4) Il compendiatore della geografìa dell' Anonimo Ravennate, de-
scrivendo le mansioni e mutazioni lomelline situate lungo questa strada,
cita soltanto Lomello e Cozzo come le più cospicue: « Item fiuxta)
suprascriptam civitatem, quae dicitur Staurinis est civitas quae appel-
latur Quadrata mumum, item Rigomagus, Cottias, Laumellon, Papia
quae est Ticinus... » (1. 4, c. 30).
i.
Di una Necropoli presso Lomello.
Monche e talora incerte sono le notizie che gli scrittori
di cose lomelline (i) ci danno di questa stazione, che
taluno (2), non contraddetto dalla filologia, ritenne di ori-
gine preromana. Nè il posto ch'essa tiene negli itinerari (3).
in cui comparisce come mansio importante (4) sulla strada
che da Ticino conduceva alla città dei Taurini ed alle
Gallie, nè il suo suolo così prodigo di reliquie del passato
sembrerebbero legittimare tale oscurità, se non le giovasse
lo scempio che venne fatto de' suoi monumenti, venduti
da chi doveva curarne la conservazione, rubati, dispersi.
(1) E. Pollini, Annuario storico statistico fornellino per l'anno 1872,
pag. 128; Siro Severino Capsoni , Memorie istoriche di Pavia, vol. I,
pag. 243. Pauli Diaconi, De Gestis Langobardorum, lib. Ili, pag. 453.
Ex typographia Societatis Palatinae, Mediolani mdccxxiii. IWalkenaer,
Géographie ancienne historique et comparée des Gaules, t. III. Route
de Laumellum à Taurinis.
(2) Capsoni, op. cit. pag. 243 vol. I.
(3) De Fortia d'Urban, Recueil des itinéraires anciens, Paris mdcccxlv,
pag. 101 (It. Geros., mutaiio ad Cottias, mansio a Laumello XII, mu-
tatio Durits IX, Civitas TicenoXU. Nella Tav. Peuting., Vergilli XIII,
Cottias XII, Laumellum XII, Ticeno).
(4) Il compendiatore della geografìa dell' Anonimo Ravennate, de-
scrivendo le mansioni e mutazioni lomelline situate lungo questa strada,
cita soltanto Lomello e Cozzo come le più cospicue: « Item fiuxta)
suprascriptam civitatem, quae dicitur Staurinis est civitas quae appel-
latur Quadrata mumum, item Rigomagus, Cottias, Laumellon, Papia
quae est Ticinus... » (1. 4, c. 30).