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BULLETTINO

dimostrandola propria della parte più nobile del cimitero di Pri-
scilla, ove fu la basilica di S. Silvestro. Dalla notizia citata,
benché di carattere fantasmagorico, pare si raccolga l'ipogeo
degli Acilii essere stato visitato e spogliato circa la metà del
secolo XVII 1.

Il comm. de Kossi presentò la fotografìa di una singolare
pisside in avorio di forma cilindrica proveniente da Cartagine,
donata dal sig. comm. Chiellini al museo di Livorno. Dichiarò
il simbolismo delle figure a rilievo che ne adornano la parte
esterna, rappresentanti la moltiplicazione dei pani in modo di-
verso dal consueto: giacché il Salvatore è seduto nel centro nel-
l'atto di distribuire il pane ai discepoli, i quali lo ricevono con
riverenza sulle mani velate. Ài piedi di lui sono due cofani dei
pani moltiplicati. La scena circolare è chiusa da un'aquila ad
ali spiegate di tipo classico, effigiata sotto la serratura dello
scrigno prezioso. Il raro cimelio è forse del quarto o quinto se-
colo, e dee aver servito, come altri della medesima foggia, a cu-
stodia della sacra eucaristia ; alla quale allude la rappresentanza
esteriore, come il disserente dimostrò dal confronto coi monu-
menti 2.

Finalmente il signor Àynaloff presentò una monografia ar-
cheologica in lingua russa su tre antichi vasi cristiani del
Chersoneso; un'altro opuscolo del signor Eediné sopra un dittico
della biblioteca di Ecmiazin ; ed una pregevole opera parimente
in russo scritta dal prof. Bilai di Kasan sulle antichità bizan-
tine in genere e specialmente sui monumenti di Costantinopoli.

1 Intorno a queste notizie relative al monte delle Gioie vedi l'espo-
sizione fattane dal medesimo comm. Lanciani nel Bull, della Comm. arch.
coni. 1891 pag. 323-325.

G. B. de Rossi

2 Vedi nel Bull. 1891 pag. 47 c segg. tav. IV, V.
 
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