— 25 —
inclinalo che a nessun altro studioso esercizio potè
dar mano. Sottoposto agli insegnamenti di Dome-
nico Mona apprese tutto il sondamento dell’ arte,
tanto che valesse ad esprimere sulle tele il concetto
de’ suoi pensieri. Ma come che il maestro era uomo
di poca o nessuna comunicativa, si avvide Jacopo
che senza altro indirizzo non potea egli pervenire
a quel grado che desiderava, e però radunati aven-
do molti preziosi disegni di pittori eccellenti, sopra
di questi cominciò ad applicar 1’ animo, senza tra-
lasciare di fare attenta osservazione sui dipinti mi-
gliori de’ più eccellenti maestri che in Ferrara si
conservassero.
Trovo notato in un libretto particolare delle cose
domestiche di casa Naselli, avere un tal Francesco
di questo cognome, che poi fu pittore come mo-
streremo, pagate lire 24 per sua porzione di spesa
toccatagli nell’ accademia del nudo che sacevasi
1’ anno 1615 in casa di Jacopo Bambino nella strada
di Mirasole, onde da ciò si comprende, che dopo
la morte di Domenico Mona cominciò lo scolare a
cercare le più sicure verità sul nudo, senza più
badare nè ai disegni, nè agli insegnamenti del mae-
stro avuti da prima. Questo documento dandomi a
vedere in qual tempo cominciasse a siorire in Fer-
rara 1’ accademia del nudo, mi sa conoscere eziandio
come poi riuscissero eccellenti que’ pittori che in
Ferrara allora cominciavano a sarsi credito e che
mantennero in siore la professione.
In questi principii adunque operò il Bambini, e
tali veggiamo i quadretti satti intorno all’ icona di
Maria Vergine di rilievo in s. Stesano, tutti di sua
invenzione satti, ad esclusione della sola Visitazione
che è di mano moderna.
inclinalo che a nessun altro studioso esercizio potè
dar mano. Sottoposto agli insegnamenti di Dome-
nico Mona apprese tutto il sondamento dell’ arte,
tanto che valesse ad esprimere sulle tele il concetto
de’ suoi pensieri. Ma come che il maestro era uomo
di poca o nessuna comunicativa, si avvide Jacopo
che senza altro indirizzo non potea egli pervenire
a quel grado che desiderava, e però radunati aven-
do molti preziosi disegni di pittori eccellenti, sopra
di questi cominciò ad applicar 1’ animo, senza tra-
lasciare di fare attenta osservazione sui dipinti mi-
gliori de’ più eccellenti maestri che in Ferrara si
conservassero.
Trovo notato in un libretto particolare delle cose
domestiche di casa Naselli, avere un tal Francesco
di questo cognome, che poi fu pittore come mo-
streremo, pagate lire 24 per sua porzione di spesa
toccatagli nell’ accademia del nudo che sacevasi
1’ anno 1615 in casa di Jacopo Bambino nella strada
di Mirasole, onde da ciò si comprende, che dopo
la morte di Domenico Mona cominciò lo scolare a
cercare le più sicure verità sul nudo, senza più
badare nè ai disegni, nè agli insegnamenti del mae-
stro avuti da prima. Questo documento dandomi a
vedere in qual tempo cominciasse a siorire in Fer-
rara 1’ accademia del nudo, mi sa conoscere eziandio
come poi riuscissero eccellenti que’ pittori che in
Ferrara allora cominciavano a sarsi credito e che
mantennero in siore la professione.
In questi principii adunque operò il Bambini, e
tali veggiamo i quadretti satti intorno all’ icona di
Maria Vergine di rilievo in s. Stesano, tutti di sua
invenzione satti, ad esclusione della sola Visitazione
che è di mano moderna.