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FRANCESCO SCALA PITTORE
Originario dell’ antica città d’Adria nel polesine
di Rovigo si fu Francesco Scala del quale ora sia-
mo per trattare. Ne’ suoi primi anni fu costui chia-
mato da un genio tutto solitario piuttosto alla col-
tivazione della campagna, per così secondare la
professione de’ suoi antenati : ma la continua oc-
casione di praticare in casa del conte Pinamonte
Bonacossi, splendore delle teatrali operazioni in
Ferrara, al cui servigio stava col titolo di sattore
di campagna suo padre, non so come gli convertì
F animo a maneggiare i pennelli, e motivo princi-
pale ne fu il vedere il teatro, e i lavori delle scene,
alle quali come famigliare di quel cavaliere si tro-
vava presente. Svelato perciò questo suo desiderio
al padrone, questi comechè nudriva gran voglia di
sarsi una creatura, la quale in tutto e per tutto
sosse sua dipendente, non lasciò di coltivare il suo
genio, sottomettendo il giovinetto agli insegnamenti
di Francesco Ferrari gran srescante, che a quel
tempo era nel fiore del suo operare, e sacea me-
raviglie sul buon gusto delle scene. Si può perciò
FRANCESCO SCALA PITTORE
Originario dell’ antica città d’Adria nel polesine
di Rovigo si fu Francesco Scala del quale ora sia-
mo per trattare. Ne’ suoi primi anni fu costui chia-
mato da un genio tutto solitario piuttosto alla col-
tivazione della campagna, per così secondare la
professione de’ suoi antenati : ma la continua oc-
casione di praticare in casa del conte Pinamonte
Bonacossi, splendore delle teatrali operazioni in
Ferrara, al cui servigio stava col titolo di sattore
di campagna suo padre, non so come gli convertì
F animo a maneggiare i pennelli, e motivo princi-
pale ne fu il vedere il teatro, e i lavori delle scene,
alle quali come famigliare di quel cavaliere si tro-
vava presente. Svelato perciò questo suo desiderio
al padrone, questi comechè nudriva gran voglia di
sarsi una creatura, la quale in tutto e per tutto
sosse sua dipendente, non lasciò di coltivare il suo
genio, sottomettendo il giovinetto agli insegnamenti
di Francesco Ferrari gran srescante, che a quel
tempo era nel fiore del suo operare, e sacea me-
raviglie sul buon gusto delle scene. Si può perciò